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«Stato e Chiesa»: Ernesto Rossi contro il clericalismo. Una battaglia per la democrazia.

Autore:
Editore: Rubbettino Editore.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Storia Politica.
Dettagli: cm.17x24, pp.222, brossura copertina figurata a colori. Coll.Storia Politica.

Abstract: Sullo sfondo del miracolo economico, l'Italia vive un periodo importante di confronto politico sull'impronta da dare al nuovo Stato democratico. Ernesto Rossi si colloca in questo quadro per la sua attività in favore di uno Stato laico e liberale, seguendo la via tracciata dal suo maestro Gaetano Salvemini. Rossi si contraddistingue per le pubblicazioni anticlericali da lui redatte e curate per l'editore Parenti di Firenze, gli articoli su "Il Mondo" di Mario Pannunzio e "LAstrolabio" di Ferruccio Parri, i convegni organizzati con gli Amici del Mondo e il Movimento Gaetano Salvemini, passando attraverso l'esperienza della fondazione del Partito radicale, la proclamazione del 1967 come anno anticlericale" e gli inizi della campagna a favore del divorzio. L'esame delle carte inedite di Ernesto Rossi, di proprietà della Fondazione Rossi-Salvemini, restituisce il quadro più privato della battaglia anticlericale di Rossi in favore di uno Stato laico e liberale, che si presenta come la logica prosecuzione del suo antifascismo e corre parallela alla lotta al protezionismo e ai monopoli, in una parola alla lotta al nuovo sanfedismo.

EAN: 9788849816457
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Roma, Bonacci Ed. 1996, cm.13x21, pp.285, brossura Coll.I Fatti della Storia. Saggi,38. L'irredentista Salvatore Barzilai ha avuto un ruolo non del tutto secondario nella vita politica italiana del primo ventennio del Novecento. Dal 1900 al 1912 è stato il deputato del partito repubblicano italiano che ispirava la linea politica del gruppo parlamentare di tale partito anche se non condivideva del tutto la dottrina mazziniana. Autorevole esponente della massoneria egli è stato anche ministro nel governo Salandra e membro della delegazione italiana a Versailles. L'autore non ha voluto scrivere un'opera apologetica ma si è soffermato sull'attività politica di Barzilai e sulle sue concezioni ideologiche che sono state quasi del tutto ignorate dalla storiografia italiana; ha cercato anche di approfondire la storia del suddetto partito. Il lavoro si è valso dell'utilizzo di materiale fin qui inedito esistente presso l'Archivio Centrale dello Stato, l'Archivio di Stato di Roma, la Domus Mazziniana di Pisa e l'Archivio del Grande Oriente.

EAN: 9788875733179
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Torino, Einaudi 1970, cm.10,5x18, pp.471,(9), brossura. Coll. Nuovo Politecnico, 40.

EAN: 9788806304294
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Traduz.di M.G.Cavallo. A cura di Arnaldo Bagnasco. Bologna, Soc.Editrice Il Mulino 2002, cm.13,5x21,3, pp.334, brossura cop.ill.a col.con bandelle. Coll.Incontri,25.

EAN: 9788815084347
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Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore 2022, cm.14,5x22,5, pp.160, brossura sopraccoperta figurata. Collana Storie. Le immagini sono il cuore del linguaggio del potere. I dibattiti di oggi sulla cosiddetta "cancel culture" e sulla presunta tendenza di alcuni gruppi sociali a limitare la libertà di espressione altrui non colgono che ogni testo, identità o forma sono da sempre sottoposti a relazioni di potere, che di volta in volta ne hanno indotto la vittoria o la cancellazione, la preservazione o la mutilazione. E i cancellati di ieri possono certo rischiare di diventare i cancellatori di oggi o di domani. Nel passato, come nel presente, le figure sono state impiegate per costruire, negoziare, negare la fama, l'onore, la reputazione, il credito degli individui, nell'ambito di specifici e ricostruibili rapporti economici, sociali e culturali. Per conoscere questa saga piena di intrighi e colpi di scena è necessario decifrare le relazioni storiche e contemporanee fra immagini e potere, e poi inquadrare le figure nei loro contesti di creazione, rielaborazione e superamento, anche per il tramite della cancellazione. Germano Maifreda, storico dell'economia, costruisce un intreccio di storie che raccontano un passato in cui le idee, assieme ai testi e alle figure che le trasmettevano, sono state più volte cancellate o corrette attraverso l'applicazione di teorie e pratiche di potere sbilanciate, talora violente. Dal Rinascimento, quando l'immagine divenne un dispositivo per l'affermazione di nuovi ceti sociali o minoranze come gli ebrei, passando per gli spartiti censurati nel Risorgimento e per le statue contese durante l'Unità d'Italia, Giordano Bruno a Roma e Paolo Sarpi a Venezia, fino alle opere d'arte sequestrate ai "nemici" durante la Seconda guerra mondiale e alle scene proibite in Salò di Pasolini, Maifreda ci svela come dai conflitti passati fra movimenti, idee, gruppi sociali abbiamo ereditato un universo culturale niente affatto neutrale o intatto. Dal Rinascimento fino a oggi la storia italiana è costellata di infinite vicende di piccolo e grande dissenso, intellettuale e popolare, che si svolgono in un territorio inaspettato, affascinante e difficile da decifrare: le immagini. Un intreccio di storie concrete di pitture, statue, fotografie e scene cinematografiche "contese" che getta luce sulla figura come tecnologia del potere.

EAN: 9788807111594
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