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Inni alla notte e cantico dei morti.

Autore:
Curatore: Introduzione e traduzione di Renato Poggioli.
Editore: Einaudi.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.16x24, pp.122, ritratto in antiporta. bella rilegatura in mezza pelle e angoli con 5 nervi e piatti fasciati in carta decorata. Titoli e fregi in oro al dorso. Nuova Collana di Poeti Tradotti con Testo a Fronte,2.

CondizioniUsato, molto buono
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Riduz. in versi italiani e introduzione di Vincenzo Errante. Testo tedesco a fronte. Milano, Istituto di Alta Cultura - Gruppo Editoriale Domus 1942, cm.13x19, pp.124,(9), ritratto inciso dell'A. protetto da velina all'antiporta, brossura. Collana Preziosa, I. Uno dei 500 esemplari impressi su carta a mano filigranata delle cartiere Miliani di Fabriano, nostro n. XXXIX.
Usato, molto buono
EUR 39.00
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Traduzione e introduzione di Augusto Hermet. Lanciano, Carabba Editore 1919, cm.11,5x17, pp.125, brossura, copertina ornata. Collana Cultura dell'Anima,25.
Da collezione, buono
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#288457 Storia Moderna
Traduz.di Ervino Pocar. Postfaz.e note di Giorgio Cusatelli. Milano, SE 2021, cm.13x19, pp.76, brossura, cop.fig.a col.con bandelle. Stato di nuovo. Coll.Piccola Enciclopedia,11. “La Cristianità ossia l’Europa”, pagine dal titolo già allora impossibile, redatte in poche settimane nell’autunno del 1799, ebbero subito vicende tempestose, incontrando resistenze imbarazzate nello stesso gruppo degli amici romantici, e furono poi adottate, in un clima radicalmente mutato, a punto d’appoggio del movimento di reazione della Santa Alleanza. Equivoco vistoso, che avrà conseguenze gravi nel campo della critica, ma che interessa specialmente quale conferma dell’inevitabilità che, in situazioni recessive, quanto significa verità e libertà, cioè rivoluzione, debba assumere lo statuto, anche intrinseco, dell’ambiguo. Il confronto tra “La Cristianità ossia l’Europa” e i precedenti interventi politici di Novalis (“Fede e bellezza” e numerosi spunti dei “Frammenti”, che qui presentiamo) rivela continuità e coerenza nell’evoluzione del suo pensiero politico e consente di collocare il centro di gravità del suo capolavoro politico nel programma di una rinascita morale estranea a posizioni confessionali specifiche e ancorata all’utopia del sorgere di un tempo «diverso», di una soglia escatologica in cui abbia fine la strumentalizzazione dell’uomo implicita nella sua adesione coatta alla Storia.

EAN: 9788867236459
Nuovo
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Disponibile
Traduzione di Roberto Fertonani. A cura di Virginia Cisotti. Milano, Mondadori Ed. 1984, cm.11x18,5, pp.166, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Collana Biblioteca,37. Ediz.con testo a fronte.
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Cambridge, University Press 1982, cm.14x21,5, pp.X,253, 9 tavv.bn.nt. brossura cop.fig. Testo in inglese. This book is a major reappraisal of Byron's poetry, which grapples firmly with the paradox of his work - that in spite of his enormous influence, the magnetic power of his personality, and the fascination of his life, the poetry is often of inferior quality and so inconsistent in its attitudes that Byron's poetic seriousness is inevitably called into question. The focus of the book is the nature of Byron's relationship with his public and its effect on his poetry; a subject that has remained largely unexplored. Dr Martin considers Byron's anomalous position as an aristocrat in a literary market governed by commercial interests and middle class tastes and reading habits. He suggests that the whole of Byron's poetry can be seen as a performance determined by a number of factors: Byron's anxieties about his modernity, his contemporaries, and the image his readers were ready to fashion for him.

EAN: 9780521287661
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Note: Edizione del 1982.
EUR 10.33
-32%
EUR 7.00
Disponibile
Traduz.di C.Pischedda. Torino, Giulio Einaudi Ed. 1957, cm.16x22, pp.702, 31 tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela. Coll.Biblioteca di Cultura Storica,56.
Usato, buono
Note: Mancante della sopracoperta
EUR 23.00
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Con i contributi di Massimo de Vico Fallani e Simone Quilici. Firenze, Olschki 2017, cm.17x24, pp.432, brossura Coll.Giardini e Paesaggio,49. Grazie alle opere di architettura e di arte dei giardini che Raffaele de Vico (1881- 1969) progetta ed esegue fino a 1962, egli è da annoverare come uno tra gli artisti tra i più importanti per Roma. Fu lui a dotare del verde pubblico la capitale dell’Italia fascista e poi la capitale della Repubblica Italiana. Per la continuità di interventi in diversi ambiti storici, la sua figura è comparabile a quella dell’architetto Marcello Piacentini, anche lui attivo nello stesso periodo. Il patriottismo e l’ammirazione per Roma di de Vico, che egli prova quale membro della borghesia romana, emergono in molti dei suoi parchi e delle sue architetture, e durante la propaganda fascista possono essere considerati come espressione delle direttive riguardanti la romanità e l’italianità. In tale contesto politico, la valorizzazione di diversi significativi siti archeologici nell’ambito urbano di Roma per mezzo di impianti a parco si identifica con la visione urbanistica di Gustavo Giovannoni riguardante l’ ‘ambientismo’.

EAN: 9788822264916
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Pisa, Giardini Ed. 1985, cm.14,5x22, pp.211-365, brossura Coll.Scriptorum Romanorum quae Extant Omnia. CDLXVI.
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EUR 13.00
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