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Le belle Cece.

Autore:
Editore: Garzanti.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15,5x22,5, pp.224, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Collana Narratori Moderni.

Abstract: Maggio 1936. Con la fine della guerra d'Etiopia nasce l'impero fascista. E Fulvio Semola, segretario bellanese del Partito, non ha intenzione di lasciarsi scappare l'occasione per celebrare degnamente l'evento. Astuto come una faina, ha avuto un'idea da fare invidia alle sezioni del lago intero, riva di qui e riva di là, e anche oltre: un concerto di campane che coinvolge tutti i campanili di chiese e chiesette del comune, dalla prepositurale alla cappelletta del cimitero fino all'ultima frazione su per la montagna. Un colpo da maestro per rendere sacra la vittoria militare. Ma l'euforia bellica e l'orgoglio imperiale si stemperano presto in questioni ben più urgenti per le sorti del suo mandato politico. In casa del potente e temutissimo ispettore di produzione del cotonificio locale, Eudilio Malversati, si sta consumando una tragedia. Dopo un'aggressione notturna ai danni dell'ispettore medesimo, spariscono in modo del tutto incomprensibile alcune paia di mutande della signora. Uno è già stato rinvenuto nella tasca della giacca del Malversati. Domanda: chi ce l'ha messo? E perché? Il problema vero, però, non è questo, bensì che fine abbiano fatto le altre. Dove potrebbero saltar fuori mettendo in ridicolo i Malversati, marito e moglie? Non essendo il caso di coinvolgere i carabinieri, per non mettere in giro voci incontrollabili, il Semola viene incaricato di risolvere l'enigma.

EAN: 9788811687641
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Milano, Garzanti 2004, cm.14x22, pp.360, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Narratori Moderni. Di Arrigoni Giuseppe ce ne sono tanti a Bellano, un paese sul lago di Como. Impossibile conoscerli tutti. Anche nella vita di Eraldo Bonomi, operaio tessile del locale cotonificio, ce ne sono troppi. E sarà proprio un Arrigoni Giuseppe a segnare il suo destino, dove brillano l'amore per la bella Elena e la militanza nel PSIUP. Il colpo di fulmine per Elena fa del Bonomi un uomo pericoloso, che sfiora segreti, scopre altarini, esuma scheletri nascosti negli armadi di una provincia che sembra monotona, in quei paesi dove l'omonimia può essere fonte di equivoci ma anche, a volte, il viatico verso la libertà.

EAN: 9788811665366
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Milano, Garzanti Ed. 2008, cm.14x21, pp.176, legatura ed.senza soprac. Coll. Narratori Moderni. Sono le tre di notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato per un'urgenza, il paziente lo conosce bene. Attraversa sotto una pioggia micronizzata i cinquecento metri che lo separano dalla casa del notaio Luciano Galimberti, suo antico compagno di bagordi. Può solo constatarne la morte per infarto. Ma c'è qualcosa che non lo convince, e nelle ore successive arrivano altri indizi e i sospetti crescono. Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali. Per farlo, dovrà conquistare la fiducia della moglie e della figlia di Galimberti. E scoprire che la verità si trova forse sull'altra sponda del lago di Como. "Dopo lunga e penosa malattia" è l'unico giallo scritto da Andrea Vitali. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto. L'indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell'improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.

EAN: 9788811686521
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Milano Garzanti 2013, cm.15,5x22,5, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Collana Narratori Moderni. A Bellano gira voce che presso il cinema della Casa del Popolo verrà proiettato "Ultimo tango a Parigi". Siamo nel febbraio del 1973, e per i vicoli del paese si scatena una guerra senza frontiere. A combattersi due fazioni ben distinte: da una parte gli impazienti che fantasticano sulle vertiginose scene di nudo che ci si aspetta di vedere sullo schermo; dall'altro, schierati con il parroco, coloro che pretendono di evitare a Bellano una simile depravazione. I tempi però sono cambiati, e nulla può fermare il "progresso". Adelaide, giovane e volitiva operaia del cotonificio, mette con le spalle al muro Alfredo, il fidanzato eternamente indeciso su ogni cosa: o la porterà al cinema o lei ci andrà lo stesso, magari con quel bel fusto di Ernesto, che le ha già messo gli occhi addosso e che a lei non dispiace, per quanto sia una testa matta e non ci vuole molto a capire che finirà per mettersi nei guai. Cosa che puntualmente accadrà di lì a qualche mese, quando Ernesto finirà implicato nel contrabbando di sigarette riuscendo a inguaiare la stessa Adelaide. In "Un bel sogno d'amore" assistiamo alla messa in scena di un paese scosso dalla modernità che si insinua fra le contrade sotto forma di ammiccanti locandine cinematografiche, attraversato da una criminalità ancora romantica e pasticciona e della normalità di chi spera in un amore felice che possa coronare il sogno di una famiglia come si deve.

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Milano, Garzanti Ed. 2014, cm.14x22, pp.392, legatura ed.soprac.fig.col. Coll.Narratori Moderni. Alla stazione ferroviaria di Varenna c'è trambusto. Il capotreno Ermete Licuti è sceso dal convoglio scortando una passeggera pizzicata senza il biglietto regolare. E senza un quattrino per pagare la multa. Fa intendere che arriva da Milano, che vuole andare a Bellano, ma non parla bene l'italiano. Ligio alle norme, il capotreno non sente ragioni e la consegna al capostazione, Amilcare Mezzanotti, che protesta vivace. Ma il regolamento parla chiaro, la faccenda tocca a lui sbrogliarla. E così adesso il povero capostazione si trova lì, nel suo ufficietto, con davanti Marta Bisovich. Bella, scura di carnagione, capelli corvini, dentatura perfetta, origini forse triestine, esotica e selvatica da togliere il fiato. Siamo nel luglio del 1949, e sul lago di Como, in quel di Bellano, tira un'aria effervescente di novità. Ci sono in ballo le elezioni del nuovo sindaco, e le varie fazioni si stanno organizzando per la sfida nelle urne. Su tutte, la Dc, fresca dei clamorosi successi alle politiche del '48, attraversata ora da lotte intestine orchestrate dall'attuale vicesindaco Amedeo Torelli, che aspira alla massima carica ed è disposto a giocare tutte le sue carte. La bella e conturbante Marta, invece, ha altre aspirazioni. Le basterebbe intanto trovare un posto dove poter ricominciare a vivere, e questo è il motivo per cui ha deciso di puntare le sue ultime chance sulla ruota di Bellano, dove certe conoscenze non sono nelle condizioni di negarle l'aiuto di cui ha bisogno.

EAN: 9788811687283
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Milano, Electa Ed. 1990, cm.25x28, pp.317, 209 tra tavv.e ill.bn.e col.nt. brossura copertina figurata a colori.

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"Fiutando i futuri supplizi" Segrate, Arnoldo Mondadori Editore 1998, cm.14x21,5, pp.504, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Collana Scrittori Italiani. Prima edizione. Può un professore di storia tranquillo e un po’ vile come Viktor Obilin pentirsi amaramente di aver assegnato a una studentessa caparbia e inconsapevolmente avventata come Tanja Borisovna la tesi di laurea “I quadri del Partito nella regione di Baku dal 1945 al 1953”? Sembra proprio di sì, soprattutto se siamo nel 1988, in pieno nuovo corso gorbacioviano, e tra perestrojka e glasnost l’immensa impalcatura del regime sovietico comincia a scricchiolare e a perdere pezzi. E allora negli archivi, mentre la vigilanza si allenta, i guardiani si distraggono e la fatalistica pigrizia dell’anima russa si rigenera dopo le ebbrezze del socialismo, ecco aprirsi crepe attraverso le quali anche un’innocente studiosa può venire a contatto, un po’ per caso, un po’ per curiosità, un po’ per vendicativo accanimento, con alcune verità imbarazzanti, pericolose, mortali… Come Tanja, anche il giudice Nazar Kallistratovic Lappa, che indaga sull’assassinio di un religioso mussulmano, si trova in un mare di guai. Tra azeri, armeni, popolazioni inquiete in terre sempre più lontane da un centro che si disintegra, si muovono e tramano uomini di potere doppiamente compromessi: in gioventù nelle repressioni staliniane, oggi con i gruppi armati integralisti che pullulano alla periferia dell’impero. “Fiutando i futuri supplizi”, recita un verso di Osip Mandelstam, il grande poeta fatto morire in campo di concentramento da Stalin. E chissà quali saranno i supplizi che si profilano all’orizzonte di questi enigmi le cui fila intricate sono gestite con diabolica abilità da Barbero, scrittore impeccabile nell’organizzare l’avventura serrata e gustosamente mimetico nel riprodurre atmosfere, cadenze e vezzi dei grandi romanzieri russi da Gogol a Bulgakov. L’indagine della storica e quella del giudice si muovono in mezzo a carte polverose e documenti, ma dietro quella polvere ci sono la carne e il sangue, le vittime e gli assassini: uomini che hanno ucciso cinquant’anni fa e che oggi sono pronti a uccidere ancora.

EAN: 9788804450634
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Note: Esemplare eccellente. MAncante del talloncino del prezzo sul retro interno della sopracoperta.
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