CARRELLO vai al carrello
Libri
Totale
SPESE DI SPEDIZIONE GRATIS
PER IMPORTI SUPERIORI A
35 € IN ITALIA
70 € IN EUROPA

La guerra d'Italia nel 1915-1918. Vol.I: Dalla Triplice alla neutralità e alla Guerra. Vol.II: Dall'inizio delle ostilità italo-austriache alla dichiarazione di guerra alla Turchia. Vol.III: Dalle vittorie di Pregasina e di Cima Fredda alla conquista di Gorizia (1° settembre 1915-31 agosto 1916). Vol.IV: Le operazioni di guerra da settembre a dicembre 1916, e Governo e Paese fino all'agosto. Vol.V: Le operazioni di guerra dal gennaio al novembre 1917. Dalla Bainsizza a Caporetto. Da Caporetto al Piave. Vol.VI: Dal Piave a Vittorio Veneto. La vittoria.

Editore: Treves-Treccani-Tumminelli.
Data di pubbl.:
Dettagli: 6 volumi completo. cm.20x29,5, pp.392,400,368,312,304,332, num.issime ill.bn.nt. rilegato in emzza tela, copertine colorati applicate.

Note: lievi mende.
EUR 90.00
Ultima copia
Aggiungi al Carrello

Vedi anche...

Pisa, Pacini Editore 2018, cm.17x24, pp.390 brossura copertina figurata a colori. Coll.Ricerche di Storia,7. Durante la Prima guerra mondiale le distruzioni del patrimonio artistico e monumentale assunsero una ampiezza inedita, anche in virtù degli effetti devastanti delle nuove armi. Anche l’impatto sull’opinione pubblica fu straordinariamente rilevante. Da una parte si pose il problema non facile della protezione e della tutela del patrimonio, dall’altra i danneggiamenti subiti divennero oggetto privilegiato della propaganda contro la “barbarie” nemica, che colpiva un patrimonio di valore universale. Furono definite “atrocità culturali” per paragonarle alle atrocità commesse dai tedeschi nei territori occupati. Rispetto a questo fortissimo coinvolgimento del patrimonio artistico nello scontro ideologico e propagandistico del periodo bellico la fotografia ebbe un ruolo fortemente adiuvante. Da una parte agevolava l’opera di tutela e di ricostruzione o restauro; dall’altra era in grado di esprimere la forte carica emotiva che scaturiva dal fatto che le immagini delle “rovine di guerra” venivano rappresentate come ferite al corpo simbolico della nazione, avvicinandole al tema del lutto e del sacrificio dei soldati caduti. Il volume ripercorre le principali tappe e i protagonisti della tutela dell’arte in guerra e approfondisce il sistema di comunicazione fotografica creato durante il conflitto. Analizza quindi la produzione e circolazione delle immagini e le modalità organizzative e operative che permisero di utilizzare la fotografia volta a volta in funzione documentativa per gli operatori della tutela, oppure in funzione di sollecitazione emotiva per il grande pubblico, secondo un registro fortemente empatico.

EAN: 9788869959295
EUR 25.00
-40%
EUR 15.00
Disponibile
Roma, Salerno 2017, cm.12,5x19,5, pp.228, brossura copertina figurata a colori. Coll.Mosaici,2. L'ultimo anno della Grande Guerra è l'anno della sconfitta e della vittoria. Tra l'Italia di Caporetto e quella di Vittorio Veneto prende forma l'Italia del Piave. Caporetto non segna solo una ferita militare, ma passa alla storia come l'immagine emblematica della disfatta. La ricerca dei responsabili s'intreccia con gli alibi della classe dirigente, che attribuisce la colpa alla viltà dei soldati e al clima disfattista che serpeggia nelle retrovie. La paura del tradimento percorre l'intera penisola. Dai fantasmi della sconfitta riemergono però le "Italie" che resistono, quella militare e quella del fronte interno. L'esercito si riorganizza, la resistenza sul Grappa e sul Piave acquista una dimensione patriottica ed elimina ogni traccia di dissenso riducendo al silenzio i "nemici interni". L'Italia del Piave resiste all'offensiva austro-ungarica del giugno 1918 e si avvia alla vittoria finale. Vittorio Veneto permette la costruzione del mito della Grande Guerra e al tempo stesso diventa la premessa di una vittoria subito percepita come mutilata.

EAN: 9788869732317
EUR 15.00
-27%
EUR 10.90
Disponibile
Roma, Salerno 2019, cm.13x20, pp.132, brossura copertina figurata. Coll.Aculei,35. Collana diretta da Alessandro Barbero. La fine del primo conflitto mondiale aveva lasciato in eredità al vecchio continente tensioni tra vincitori e vinti, la convinzione che i trattati di Versailles avessero tradito non solo lo spirito della «pace giusta» promessa dal presidente Wilson ma anche le aspettative di rinnovamento (o di grandezza) che avevano spinto molti europei a cercare la guerra. La pace si rivelò un fallimento anche per molti italiani, soprattutto per i giovani. La nuova Italia uscita dalla vittoria non sembrò a molti quella gloriosa potenza imperiale, ammirata e rispettata, che si aspettavano. La questione di Fiume, la città portuale, italiana di cultura, che il governo di Roma aveva omesso di chiedere tra i compensi per l'intervento del 1915 e il cui destino era appeso a pazienti discussioni con i vecchi alleati, sembrò catalizzare tutte le delusioni, le umiliazioni e le ingiustizie di un dopoguerra amaro. Su di essa finirono per convergere le frustrazioni di una generazione di giovani che si sentiva mortificata da un olocausto apparentemente inutile, oltre che le ansie e le velleità di una galassia di spiriti bizzarri e insoddisfatti (intellettuali, artisti, avventurieri di ogni risma) che la fine delle battaglie aveva lasciato senza un palcoscenico. Questo libro racconta la questione fiumana nel contesto internazionale di un'Europa in crisi, squassata da rivendicazioni nazionali e generazionali e scossa da guerre non dichiarate tra gli stati successori degli imperi dissolti dal primo conflitto mondiale. Lungi dall'essere una questione italiana (o italo-slava), Fiume fu un teatro mondiale, la messa in scena di una comunità di giovani sedotta dalle parole di cattivi maestri e convinta di poter scatenare la rivoluzione contro il vecchio ordine.

EAN: 9788869733642
EUR 14.00
-29%
EUR 9.90
Disponibile
Verona, Mondadori 1926, cm.15x23, pp.297, brossura. Coll.Italiana di Diari, Memorie, Studi e Documenti per servire alla Storia della Guerra del Mondo. Intonso.
EUR 9.00
Ultima copia