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Ecce Homo - Il Nuovo Uomo. Ecce Homo, scritto a Parigi, il nostro autore, che amava definirsi "filosofo Incognito", ci mostrerà a quale grado di bassezza l'uomo, per la sua debolezza, è caduto; e cerca di guarirlo dalla tendenza a tutto ciò che conduce al meraviglioso d'ordine inferiore, quali ad esempio il sonnambulismo, la chiromanzia e tutte le profezie. Il nuovo ordine, fu scritto a Strasburgo su suggerimento del Cav.Silverhielm, anziano elemosiniere del Re di Svezia e nipote del celebre Swedenberg. L'idea fondamentale di questo scritto è che l'uomo porta in sè una specie di testo, di cui la sua vita interna dovrebbe essere lo svolgimento, perchè, come già aveva affermato in Ecce Homo, l'anima dell'uomo è primitivamente un Pensiero di Dio.I. Ecce Homo, trattato sulla bassezza dell'uomo attratto dal meraviglioso dell'ordine inferiore, chiromanzia, sonnambulismo ecc.. II. Il Nuovo Uomo, opera basata sull'idea che l'uomo porta in sé una specie di testo, di cui la vita deve essere lo svolgimento.

Autore:
Curatore: A cura di Ovidio La Pera.
Editore: FirenzeLibri Ed. - Ediz. Libreria Chiari.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.La Bautta, Lo Spirito delle Cose.
Dettagli: cm.13x20, pp.406, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Bautta, Lo Spirito delle Cose.

EAN: 9788887774269
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La scienza sacra dei numeri o aritmosofia, per L.S. de Saint- Martin, è stata sempre la fonte di ogni conoscenza, e ciò lo si desume, oltre che dalle sue opere in generale, da quanto egli afferma all'inizio del suo libro "I numeri":" I numeri non sono che la traduzione abbreviata, o la lingua concisa della verità e delle leggi di cui il testo e le idee sono in Dio, nell'uomo e nella scienza. Disegni dell'Autore. Introduz., traduz.e note di Ovidio La Pera. Reggello, FirenzeLibri Ed. - Ediz. Libreria Chiari 2004, cm.13x20, pp.133, brossura Coll.La Bautta, Lo Spirito delle Cose,X. Ristampa 2014.

EAN: 9788887774481
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alla stesura di questo giornale biografico? Egli stesso ci dà la risposta nell'articolo n°352: "Mi sono lasciato andare a comporre dei pezzi e delle idee staccate di questa raccolta storico-morale e filosofica solamente per non perdere i piccoli tratti sparsi della mia esistenza.... A cura di O.La Pera. Firenze, FirenzeLibri Ed. - Ediz. Libreria Chiari 2005, cm.13x20, pp.371, brossura con sopraccoperta figurata. Coll.La Bautta, Lo Spirito delle Cose.

EAN: 9788876220951
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Introduz.traduz.e note a cura di Ovidio La Pera. Firenze, FirenzeLibri Ed. 2009, cm.13x20, pp.256, brossura Coll.La Bautta, Lo Spirito delle Cose. Verso la fine del 1794, ancora nel mezzo della Rivoluzione, sebbene la sua qualità di nobile gli interdicesse il soggiorno a Parigi, L. C. de Saint-Martin, fu designato dal distretto di Amboise, in veste di allievo, a partecipare presso la Scuola Normale di Parigi ad un corso di formazione di istruttori per la propagazione dell’istruzione pubblica. Egli accettò questa missione, come ci fa sapere nella sua corrispondenza con l’amico Kirchberger, nella speranza di poter, con l’aiuto di Dio, in presenza di duemila uditori animati da ciò che egli chiamava spiritus mundi, impiegare utilmente il suo carattere di natura spirituale e combattere con successo il filosofismo materiale e antisociale dell’epoca. La scuola ebbe inizio alla fine di gennaio del 1795, diretta da Garat, professore di intendimento umano, e Saint-Martin ne fu poco soddisfatto fin dagli inizi; infatti nella corrispondenza con Kirchberger ci fa sapere “che essa non è ancora che lo spiritus mundi allo stato puro, e vedo chiaramente ciò che si nasconde sotto quel mantello…” Saint-Martin affrontò con coraggio il talento del professore, che con la sua oratoria brillante era in grado di abbagliare l’uditorio, e seguendo il suo invito, si addentrò nella materia, dando vivo impulso verso lo spiritualismo che, all’epoca, languiva nel pensiero francese, ricusando l’idea fondamentale di Condillac, che con la sua teoria riduceva l’intelletto alla sensazione. Il Dibattito non ebbe infine un seguito nelle sedute successive, forse anche perché il prof. Garat temeva di non poter prevalere di fronte alle argomentazioni di Saint-Martin, il quale in una lettera del marzo 1795 scrisse al suo amico Kirchberger: ”Sono stato un sasso, in piena assemblea, nei confronti di uno dei Golia della nostra Scuola normale, e si rise alle sue spalle, per quanto professore egli fosse”. Seguono alla “Controversia con Garat” altri due brevi scritti che sviluppano ulteriormente le tematiche trattate nei dibattiti tenuti presso la Scuola Normale di Parigi, e precisamente il “Saggio sui segni e sulle idee”, pubblicato nell’anno VII della Repubblica, (gennaio 1799), scritto da L. C. de Saint-Martin, non solo per esporre il suo punto di vista sulla questione avanzata dall’Istituto Nazionale di Francia: “Determinare l’influenza dei segni sulla formazione delle idee”, ma anche per dare un seguito ai dibattiti avuti con il Prof. Garat. A questo scritto ne segue poi un secondo, e cioè il “Quaderno di metafisica”, redatto dall’autore vero il 1800 ed in cui, dopo aver esposto il suo pensiero su vari temi d’ordine metafisico, alla fine, in un apposito capitolo, affronta nuovamente l’argomento trattato nel “Saggio”, muovendo questa volta alcune osservazioni per confutare i principi dell’amico de Gérando, ma in modi molto garbati pur nella loro fermezza, intercalati però anche a molti apprezzamenti.

EAN: 9788876220715
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#113619 Esoterismo
barone di Liebistorf dal 22 maggio 1792 fino al 7 novembre 1797, dal 4 aprile 1798 al 7 febbraio 1799. Introduz.,traduz.e note a cura di Ovidio La Pera. Reggello, FirenzeLibri Ed. - Ediz.Libreria Chiari 2008, cm.13x20, pp.460, brossura Coll.La Bautta, Lo Spirito delle Cose. Corrispondenza inedita di Louis-Claude de Saint-Martin detto il Filosofo incognito e Kirchberger, barone di Liebistorf dal 22 maggio 1792 fino al 7 novembre 1797 e dal 4 aprile 1798 al 7 febbraio 1799 e con Effinger e Signora dal 24 dicembre 1799 al 24 luglio 1800. Tutte queste lettere sono particolarmente importanti ai fini della conoscenza di Louis-Claude de Saint-Martin riguardo alle sue scelte circa la via ch'egli si sentiva di seguire; infatti, su sollecitazione dell'amico Kirchberger, il quale spesso gli chiedeva delle spiegazioni su aspetti specifici della scuola di Martinès de Pasqually, oltre a soddisfare la sua curiosità, Saint-Martin mette in evidenza la sua non condivisione con l'indirizzo della sua prima scuola, e la necessità per lui di seguire un'altra via; vedi a questo proposito, come esempio, la lettera nº 110. Specificatamente, inoltre, emerge con chiarezza come il filosofo teutonico Jacob Böhme, di cui nella maggior parte delle lettere quasi sempre si parla, o per qualche sua opera o per certi aspetti della sua teosofia, sia stato per lui di fondamentale importanza, avendogli, le sue opere e perciò la sua dottrina, rivelato ciò che gli insegnamenti del suo primo maestro gli avevano fatto solamente intravedere. Altri motivi d'interesse che emergono dalla lettura di queste lettere sono, ad esempio, la possibilità di venire a conoscenza di fatti, o di aspetti teosofici di cui Saint-Martin non ha mai trattato nei suoi scritti; e ciò ci è possibile grazie alle risposte ch'egli dà al barone di Liebistorf alle domande fattegli per avere delle spiegazioni su certi passaggi di alcune sue opere; od anche la possibilità di conoscere alcuni personaggi del campo della teosofia o della mistica, e certi fatti che specificatamente li riguardano, come ad esempio il teosofo Gichtel, la mistica Jean Lead e il medico Jhon Pordage, tutti e tre seguaci del Böhme, e, tralasciando altri personaggi, va ricordato anche il teosofo Karl von Eckartshausen.

EAN: 9788876220500
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#7469 Aeronautica
Con riproduzione integrale dei testi originali. Mantova, Padus s.d.(anni'70). cm.24x33, pp.606, num.ill.molte a p.pag. legatura ed. dorature al dorso e al piatto anteriore, ediz.num.in 500 esemplari.
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Traduzione di Anna Sordelli. Milano, CDE Rizzoli 1985, cm.16x22,5, pp.395, numerose illustrazioni bn.in 16 tavole fuori testo, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori.
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#335418 Calcio
Milano, Giemme di Giuseppe Matarrese s.d.circa 1995, cm.14x21, pp.208, brossura con copertina figurata a colori. Collana La Storia del Calcio.
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Venezia, Marsilio 2020, cm.15x21,5, pp.304, brossura con copertina figurata a colori. Collana I Nodi. ll racconto iconografico di una nazione fa parte dell'identità di un popolo come le parole dei poeti e le ricorrenze storiche. Dai francobolli ai monumenti, dai volantini politici alle opere d'arte, in ogni epoca le comunità nazionali mettono in scena e adattano l'immagine che hanno di sé, riproducendola in una miriade di forme e significati diversi. In particolare, anche per rappresentare il Belpaese si è fatto spesso uso di archetipi femminili che affondano le proprie radici nell'antichità, ben prima che la moderna idea di nazione facesse la sua comparsa. Da certe raffigurazioni sulle monete greche alla Libertà che guida il popolo di Delacroix, queste immagini, benché segnate da discontinuità e battute d'arresto, hanno accompagnato alcuni dei passaggi cruciali della storia europea. Ma se in altri paesi tale evoluzione è da tempo studiata e approfondita, la debolezza del processo di unificazione in Italia ha spesso posto in secondo piano l'importanza di allegorie così potenti. Con l'aiuto della ricca e approfondita introduzione di Giovanni Belardelli, che ripercorre una storia per immagini lunga due millenni, i saggi contenuti in questo libro accompagnano il lettore in un percorso inedito alla scoperta delle «donne immaginate» che hanno impersonato l'Italia: dalle loro origini orientali alla canonizzazione della donna turrita nell'Iconologia di Cesare Ripa, dall'esaltazione risorgimentale della patria «bella e perduta» nei ritratti di Hayez all'Italia madre e guerriera della propaganda fascista, fino ad arrivare, nel secondo dopoguerra, a Miss Italia e alle dive del cinema popolare. Con saggi di: Cristina Baldassini, Nicoletta Bazzano, Alessandro Campi, Eugenio Capozzi, Marco Damiani, Loreto Di Nucci, Cristina Galassi, Erminia Irace, Claudia Mantovani, Francesco Marcattili, Andrea Possieri, Fausto Proietti, Nicoletta Stradaioli.

EAN: 9788829701636
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Note: Dedica a penna blu in antiporta.
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