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La cultura a Torino tra le due guerre.

Autore:
Editore: Einaudi.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Biblioteca,87.
Dettagli: cm.13,5x21, pp.XV, 377, brossura copertina figurata. Coll.Biblioteca,87.

Abstract: Che cos'è stata la Torino culturale tra le due guerre? La tradizione positivistica e la razionalità che si ispira all'illuminismo, scontri e incontri nell'accademia, la cultura produttivistica e la civiltà della fabbrica, il razionalismo e il futurismo, il mecenatismo e i dibattiti fra artisti e critici, la battaglia tra innovatori e tradizionalisti. Sfilano in queste pagine non soltanto i grandi nomi, ma anche personaggi meno noti, e altrettanto affascinanti, compresi anche quanti per necessità, per opportunismo o convinzione hanno pagato pegni di varia entità al regime mussoliniano, magari veleggiando tra indipendenza e adesione. Una storia ricca davvero quella della Torino fra le due guerre.

EAN: 9788806138677
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Note: Presenza di sottolineature a matita nera.
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Con antologia di testi. Roma, Salerno Ed. 2009, cm.15x21, pp.337, brossura copertina figurata a colori. Coll.Piccoli Saggi,40. Un secolo fa, nel febbraio 1909, veniva dato alle stampe il "Manifesto" con cui nasceva una delle ultime avanguardie artistiche: il futurismo. L'inizio di un tragitto che avrebbe visto intrecciata indissolubilmente la vicenda del movimento a quella del suo fondatore Marinetti. Il futurismo espresse subito una forte passione politica modernizzatrice: le "masse agitate dal lavoro e dalla sommossa", la guerra "sola igiene del mondo", le "belle idee per cui si muore", il "disprezzo della donna", ma anche la sua emancipazione. La fase "eroica" si esaurì con la Grande Guerra, che condusse al sodalizio Marinetti-Mussolini. Il "teppista" diventò così uomo di potere, l'avanguardista che voleva chiudere musei e accademie indossò gli abiti di "accademico" d'Italia. Solo la morte, nel 1944, gli impedì di giungere all'onta della disfatta senza onore del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana. Il libro affronta i temi principali del rapporto tra futurismo e politica, anche alla luce delle analisi di A. Gramsci, mettendone in luce i diversi, contraddittorî aspetti, dando spazio alle componenti di sinistra del movimento, ben presto emarginate.

EAN: 9788884026521
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#173383 Storia
Torino, CSUT - Il Segnalibro 1996, cm.17x24, pp.XII,390, brossura, cop.fig.
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A cura di Giulio Talini. Ospedaletto, Pacini Editore 2022, cm.12x17, pp.296, brossura copertina figurata a colori. Collana Storia. La storiografia etico-politica e i suoi protagonisti - da Benedetto Croce a Federico Chabod, da Franco Venturi a Giuseppe Galasso - rappresentano una pagina fondamentale della cultura italiana del Novecento. Insistendo sul concetto di "contemporaneità" della storia e sul nesso indispensabile tra interrogativi storiografici e problemi del presente, questo filone di ricerche ha esercitato un influsso metodologico determinante su più generazioni di storici ed ha suscitato feconde ricezioni critiche, come dimostra il caso di Antonio Gramsci e dei 224derni del carcere. Inoltre, il modulo etico-politico, fondato sul rigore morale e volontaristico dello studioso, ha messo in evidenza la necessità di una dimensione pubblica del mestiere di storico, alla luce di una precisa concezione del rapporto tra intellettuali, politica e società. Un'attenzione non superficiale alla storiografia etico-politica potrà dunque offrire nuove chiavi di lettura anche per ripensare il potenziale trasformativo nelle democrazie contemporanee dei cosiddetti sapienti, sempre più privi di spazi intermedi tra divulgazione massmediatica e turris eburnea accademica.

EAN: 9791254861608
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