Celeste Aida.

A cura di S.Camerini. Testi di E.Albinati, M.Armellini, M.C.Mazzi, P.Mioli, A.Parisini. Ancona, Transeuropa 1997, cm.17x24, pp.60, num.ill.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col.

Prefaz.di Umberto Cecchi. Firenze, Edizioni Polistampa 2007, cm.18x24,5, pp.141,(3), ca 30 foto a col.nt., legatura ed.cartonata, sopraccop.fig. a colori. A 25 anni dalla sua prima apparizione esce una nuova edizione di Ratafià e ghirighio. Queste due parole, apparentemente così oscure, indicano l'alfa e l'omega della cucina pratese: il "ratafià", bevanda di dame e cavalieri del Settecento modestamente alcolica e molto fruttata, e il "ghirighìo", termine che ricorda formule di maghi e stregoni e invece non è altro che l'indimenticabile castagnaccio. Fra le prelibatezze descritte si citano anche i berlingozzi, gli zuccherini di Vernio, il cinghiale alla montepianina, la mortadella di Prato e i famosi sedani ripieni. Il libro di Vestri e Mannucci ha però anche il merito di rompere una prolungata lacuna nella memoria, riproponendo non solo l'idea del cibo, ma anche gli usi, i costumi e le tradizioni di una città unica nel suo genere.

Firenze, Alinari per Cariprato 2005, cm.24,5x31,5, pp.256, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Toscana.

Milano, Frassinelli 2005, cm.14x21, pp.448, brossura. Collana Frassinelli Narrativa Straniera.