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#89038 Filosofia

Heidegger e l'essere come fatticità. Volume II: Il primato della celatezza.

Autore:
Editore: Ediz.ETS.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Biblioteca di Teoria. Ermeneutica,6.
Dettagli: cm.14,5x22, pp.402, br.cop.con bandelle. Coll.Biblioteca di Teoria. Ermeneutica,6.

Abstract: Questo libro completa l'opera Heidegger e l'essere come fatticità (il cui primo volume era uscito alla fine del 1997), ma si presenta perfettamente fruibile anche come pubblicazione autonoma. Esso affronta alcuni dei temi dominanti all'interno del cosiddeto «secondo Heidegger»: la natura dell'opera d'arte, l'idea del celarsi dell'essere e della sua intrinseca storicità, l'Ereignis. Senza perdere di vista le più aggiornate tendenze critiche, e attraverso un ampio, sempre chiaro lavoro di commento dei testi originali, l'autore giunge a una messa in discussione radicale della filosofia di Heidegger nel suo complesso, evidenziando in modo nuovo, soprattutto, le difficoltà che accompagnano il suo ricorso al concetto di «nulla». Di particolare rilievo nell'ambito dell'attuale dibattito filosofico risulta inoltre l'analisi critica delle controversie teorie heideggeriane sull'«altro», sulla natura dei rapporti interpersonali, sulla comunità umana. .

EAN: 9788846702852
EUR 15.49
-48%
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#147832 Filosofia
Pisa, Ediz.ETS 2001, cm.14x22, pp.176, br.cop.fig.con bandelle. Coll.Filosofia,36. La filosofia della nostra epoca è spesso ossessionata dall’esigenza di riscoprire la specificità del tempo umano rispetto a quello quantitativo, «spaziale» delle mere cose, che il pensiero precedente avrebbe privilegiato; e vuol raggiungere, in ciò, una nuova, più concreta visione della vita. Partendo da una riflessione su alcuni autori paradigmatici, questo libro vuole: chiedere se tale tentativo si possa considerare riuscito; cercar di mostrare che il suo successo sovente è piuttosto proclamato che realmente ottenuto, perché proprio nel modo in cui quegli autori affrontano la dimensione cruciale del presente viene messa a nudo la dipendenza della “nuova” concezione del tempo da quella “antica”; iniziare a suggerire una possibile via alternativa, (ri)proponendo la centralità filosofica della quotidianità come forma originaria del nostro vivere. Ciò vorrà dire: non pensare sempre da capo la vita come tempo (ove quest’ultimo poi viene inteso, pur occultamente, proprio secondo i modelli che si volevano superare). Ma pensare il tempo, piuttosto, a partire dalla vita, dalla concretezza originaria delle maniere in cui ognuno di noi, ogni giorno, “ha” ed “è” tempo: per cominciare magari a sospettare come sia convenzionale e mal fondata l’immagine onnipresente del tempo umano come inarrestabile flusso; e come esso sia forse, invece (proprio nel presente che ogni volta viviamo, nell’orizzonte dell’“oggi”!), innanzitutto “stabilità” d’un ritmo… – sempre esposto, certo, alla possibilità dell’incrinatura.

EAN: 9788846703811
EUR 9.30
-46%
EUR 5.00
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