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Letteratura Umanesimo

A cura di Giuseppe Chiecchi. Roma, Antenore 2015, cm.17x24, pp.XLII,75, brossura. Coll.Medioevo e Umanesimo,120. "Sulla base della Dedicatoria del 'Liber moralium commodorum', che Pietro Crescenzi rivolge a frate Almerigo Giliani da Piacenza, Maestro generale dei Domenicani (ordinis fratrum predicatorum generali magistro), è lecito ricavare soltanto la coincidenza cronologica tra il periodo della carica di Almerigo, svolta dal 1304 al 1311, e quello della compiuta stesura del trattato. Una seconda Dedicatoria, a Carlo II d'Angiò, re di Gerusalemme e di Sicilia, sembrerebbe autorizzarci ad anticipare il terminus ante quem al 1309, anno della morte del sovrano, per la consolatio e la delectatio del quale, oltre che per l'utilitas dei sudditi, l'opera è stata progettata ed eseguita. Evidentemente, i riferimenti contenuti nelle due Dedicatorie in parte si contraddicono: nella dedica a frate Almerigo, l'evocazione di re Carlo sembra coincidere solo con l'inizio della compilazione del trattato, per cui se ne deduce che la conclusione di questo dovrebbe essere successiva alla morte del sovrano; invece, nella dedica a Carlo d'Angiò, non solo si dichiara che l'opera è compiuta, ma anche che essa viene inviata al re dopo essere stata esaminata e approvata da Almerigo e dai Domenicani, oltre che dagli esperti in scienza naturale dell'Università di Bologna."

EAN: 9788884556905
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A cura di Fabio Della Schiava, Angelo De Patto, Carla Maria Monti. Padova, Editrice Antenore 2015, cm.17x25, pp.XIII,297, brossura a fogli chiusi. Coll.Studi sul Petrarca,44. "A conclusione dell'anno accademico 1961-1962 Agostino Sottili (1939-2004) discuteva presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano una tesi di laurea di eccezionale ampiezza e maturità dal titolo 'Donato Albanzani tra il Petrarca e Guarino', avendo come relatore Giuseppe Billanovich. Da lì prese le mosse il suo interesse per la tradizione delle opere di Petrarca, per la ricerca erudita e l'analisi minuziosa dei manoscritti e delle fonti, che lo caratterizzò per tutta la sua vita di studioso. Il successivo soggiorno di dodici anni a Colonia presso il Petrarca Institut gli consentì di approfondire questo percorso attraverso uno studio intenso e capillare dei manoscritti con opere del Petrarca presenti nelle biblioteche della Germania occidentale. Il suo magistrale censimento ('I codici del Petrarca nella Germania occidentale', Padova, Editrice Antenore, 1971 e 1978, nella collana " Censimento dei Codici Petrarcheschi ", 4 e 7), che in due volumi offre la descrizione dettagliata di ben 276 codici, per lo più dense miscellanee transalpine, è divenuto il modello per quanti dopo di lui hanno affrontato analoghe indagini. Per Sottili ha costituito la fonte inesausta di inediti Realien e il crocevia per intraprendere nuovi percorsi di ricerca, in particolar modo riguardo alla diffusione delle opere di Petrarca nei territori del Sacro Romano Impero tra Quattro e Cinquecento." (dalla Premessa)

EAN: 9788884556936
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Parma, 29 settembre-1 ottobre 2003. Roma, Salerno Ed. 2004, cm.15,5x23, pp.644, brossura,sopracop.fig. Coll.Pubblicaz.del Centro Rajna. Sez.I/13. La "villa", intesa come luogo appartato, generalmente extra-urbano, e poi la villeggiatura, come occasione di evasione dalla routine della vita cittadina, e il giardino, come locus amoenus o hortus deliciarum, costituiscono fin dagli inizi della nostra storia letteraria un tema di straordinario rilievo. Basti pensare alla cornice del Decameron, alla valletta dei príncipi e addirittura al paradiso terrestre nel Purgatorio dantesco, e ancora a tutta la letteratura che trova ampio sviluppo nel Tre, Quattro e Cinquecento, fino a dar vita a un genere letterario, definito "opus topiarium", "scienza dei giardini", che costituisce un settore di straordinario rilievo nel quadro della cultura, non soltanto letteraria, del Rinascimento e oltre.

EAN: 9788884024732
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Come si evince dalle due "tavole delle principali cose che si contengono nel volume primo e secondo", l'opera dovrebbe contenere le seguenti tavole incise, sono tutte presenti le sottostanti indicate, manca solamente un ritratto di Laura di rincontro al frontespizio, per il resto esemplare completo: Tavole presenti: Tomo I: p.35, tavola con ritratto di Petrarca. Tomo I: p.5 ma montata successivamente: Veduta della Solitudine di Valchiusa. Tomo I: a pagina 344 risulta una tavola non numerata riproducente il facsimile della nota Virgiliana. Tomo II: p.5 Veduta di Selvapiana. Tomo II: p.179. Monumento in Arquà. Tomo II: p.195 Monumento in Padova. Tomo II:Veduta di Linterno. Tomo II: p.241 Veduta di Arquà. Con tavole in rame ed illustrazioni, Firenze, Dalla Tipografia dei FF. J e L. Ciardetti 1821, 2 tomi. cm.16x24,5, pp.366, (12), 482 (4), legature in mezza pelle, tasselli ai dorsi. Piatti fasciati con carta marmorizzata. Questa edizione è la prima edizione stampata da Ciardetti, completa in 2 tomi, poi ne seguirono altre, una anche l'anno successivo.
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Note: Copertina con mende,
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Washington 6-13 Aprile 1974. A cura di Aldo S.Bernardo. Padova, Ed.Antenore 1980, cm.17x25, pp.XXIV,314, 19 tavole ft.,esempi musicali. brossura fogli chiusi. Coll.Studi sul Petrarca,8.

EAN: 9788884552150
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Roma, Salerno Editrice 2015, cm.15,5x23, pp.197, brossura copertina figurata. Coll.Studi e Saggi. Il madrigale cinquecentesco appare senza dubbio, nell'ambito della produzione poetica dell'epoca, come una sorta di "zona franca", che nel corso del XVI secolo incontrò, grazie anche alla relativa libertà della sua struttura, una vasta fortuna e annoverò cultori di straordinario valore e qualità, a cominciare da Torquato Tasso, Guarino Guarini e Giovan Battista Marino, per finire ai "minori" Cesare Rinaldi e Giovan Battista Strozzi il Vecchio, senza dimenticare il grande, appartato, Michelangelo Buonarroti. Ih queste pagine, l'autore cerca di delineare una nuova storia del madrigale cinquecentesco, affrontando alcuni temi relativi a questo genere di componimento, in particolare nella sua versione liberamente intessuta di endecasillabi e settenari: dalle origini all'evoluzione del metro, dalla struttura formale al problematico rapporto con la musica e con il canto (aspetto, quest'ultimo, di grande rilievo, grazie al quale il madrigale ha potuto rappresentare, insieme ad altri generi, le aspirazioni di un Rinascimento particolarmente colto e raffinato), senza peraltro tralasciare le traduzioni e le imitazioni che ne hanno ispirato la formazione. Il volume si propone quindi come un tentativo di offrire nuovi spunti di riflessione sulla poesia italiana del Cinquecento, nel segno di un "classicismo" inquieto che non esclude momenti di (controllata) sperimentazione lirica.

EAN: 9788884029744
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A cura di Gianfranco Folena. Padova, Edit.Antenore 2000, cm.15x22, pp.LXXXII,492, 32 tavv.ft., brossura a fogli chiusi. Coll.Miscellanea Erudita,I.

EAN: 9788884552570
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A cura di Maria d'Agostino. Roma, Salerno Edit. 2008, cm.15x22,5, pp.144, brossura con bandelle, intonso. Coll.Documenti di Poesia,13. La leggenda di Cola Pesce, o Niccolò Pesce, è attestata in ambito siculo-napoletano fin dal tempo dei Normanni, e doveva essere piuttosto diffusa nel territorio spagnolo se lo stesso Cervantes vi farà riferimento nel Quijote. E proprio la citazione di Cervantes sembra sintomatica di una radicata conoscenza della storia di Nicolás nell'immaginario collettivo. Tra gli innumerevoli contagi (bizantini, mediterranei, ebraici), è comunque la tradizione cristiana a prevalere nel tempo, lasciando le maggiori e più importanti tracce nella trama narrativa della leggenda. Così, le versioni giunte sino a noi oggi sono caratterizzate da precisi tratti cristiani, come attesta chiaramente l'evo-luzione del racconto, dove osserviamo l'antico bambino disobbediente trasformarsi in un essere la cui principale preoccupazione è la salvezza del prossimo, alla maniera del perfetto cristiano.

EAN: 9788884026293
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Edidit Mariarosa Cortesi. Padova, Ed.Antenore 1986, cm.14,5x21,5, pp.CVIII,110, 7 tavv. brossura a fogli chiusi. Coll.Thesaurus Mundi,25.

EAN: 9788884551559
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A cura di Carlo Monti. Torino, UTET 2000, cm.15x23,5, pp.832,(4), 7 tavv.in bn.ft.e alcune figg.in bn.nt., legatura editoriale in tutta tela verde, titoli e fregi in oro al dorso, sopraccoperta trasparente. Collezione Classici della Filosofia.

EAN: 9788802034751
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Versione di Aldo Camponovo. Lugano, Stamperia Valdonega 1979, cm.14,5x20, pp.190, Legatura editoriale cartonata in carta Ingres, titoli al dorso, custodia in cartoncino morbido. Edizione a tiratura limitata impressa su bella carta vergellata dalla Stamperia Valdonega. Esemplare in ottime condizioni.
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Note: ex libris cartaceo applicato in appendice
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A cura di Elise Boillet. Premessa di Giulio Ferroni. Roma, Salerno Editrice 2017, cm.16x24, pp.734, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino. Nel 1551-1552 Pietro Aretino pubblicò a Venezia la riedizione delle sue opere religiose in due volumi dedicati a papa Giulio III, nella speranza di ottenere il cappello cardinalizio. Il primo volume raccoglieva il gruppo delle parafrasi bibliche - inizialmente costituito da "La Passione di Gesù Cristo" (giugno 1534), "I Sette Salmi della penitenza" di David (novembre 1534), "L'Umanità di Cristo" (maggio 1535) e "Il Genesi con la visione di Noè" (1538) -, riorganizzandolo in "Genesi, Umanità" (con il testo della Passione) e "Salmi". Al compendio di storia vetero e neotestamentaria seguiva cosi la parafrasi della poesia penitenziale davidica in un volume che si offriva come alternativa alla lettura della Bibbia. La presente edizione, oltre alle tre opere incluse nell'aldina del 1551, propone in Appendice la Passione. Primo testo religioso dell'autore e oggetto di una profonda revisione testuale, l'opera è in effetti indispensabile alla comprensione dell'elaborazione della prosa sacra aretiniana. Le parafrasi bibliche si fondano sull'idea erasmiana della divulgazione del messaggio evangelico nel rispetto della sua "semplicità", che Antonio Brucioli aveva messo in atto nelle sue traduzioni. Di chiara derivazione erasmiana è anche la centralità della figura di Cristo e del tema della misericordia divina. L'intento edificante, al quale l'esposizione dottrinale appare sempre subordinata, si attua in una prosa che si riallaccia a una cultura religiosa insieme scritta e orale, ispirata in particolare alla predicazione e alla sacra rappresentazione. La scelta della "semplicità" non esclude l'emulazione letteraria: la poesia biblica rinnovata da Sannazaro e da Vida in latino e da Folengo in italiano. Di fronte alla spinosa questione dell'ornamento letterario del testo biblico, l'Aretino non rinuncia all"'invenzione". Mentre l'arte della narrazione serve la nuova sinossi dei Vangeli nella Passione e l'originale costruzione del percorso penitenziale davidico nei Salmi, prolungandosi nel racconto inedito della conversione di Maria Maddalena nell'Umanità e in quello della visione di Noè nel Genesi, l'invenzione stilistica verte su una complessa rete di similitudini e sulla ricerca di effetti che annunciano l'estetica barocca. Questa è la prima edizione critica delle quattro parafrasi bibliche aretiniane. Opere che, lungi dal costituire un aspetto "minore" e un momento separato nella produzione e nella carriera dell'Aretino, sono essenziali alla comprensione del percorso di un autore che ebbe un'influenza duratura sulla cultura europea.

EAN: 9788884029737
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A cura di Jean Jacques Marchand, Andrea Guidi, Matteo Melera-Morettini. Roma, Salerno Ed. 2012, cm.16x24, pp.VIII,572, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Coll.Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli,5/7. Nel settimo e ultimo volume di Legazioni. Commissarie. Scritti di governo vengono pubblicati i dispacci diplomatici e amministrativi di Machiavelli, in parte inediti, del periodo 1510-1527: cioè quelli degli ultimi anni dell’attività cancelleresca (1510-12), con le missioni all’interno e all’esterno dello Stato fiorentino per fronteggiare i pericoli della guerra franco-pontificia (rafforzamento delle fortificazioni, creazione di una cavalleria di milizia, negoziati destinati ad evitare la presenza a Pisa di un concilio scismatico) e quelli delle legazioni compiute a Genova, a Lucca, a Carpi, a Venezia e con Francesco Guicciardini negli anni che precedono il sacco di Roma (1518-27).

EAN: 9788884027436
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A cura di Carmine Moccia, Enrico Garavelli, Giovanni Rabitti. Roma, Salerno Editrice 2010, cm.16x24, pp.500 legatura editoriale in tutta tela,sopraccoperta. Coll.Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino, vol.5.2. Aretino e Pasquino rappresentano un'endiadi apparentemente indissolubile. Malgrado le ampie zone d'ombra che gravano sulle prime esperienze romane dello scrittore e sul costituirsi della sua vocazione di poeta satirico, la sua fama è saldamente legata ai testi pasquineschi prodotti in occasione del conclave del 1521, da cui uscì papa Adriano VI. Molto prima del progetto dei libri di Lettere, i testi poetici e prosastici di argomento politico costituiscono per l'autore uno strumento efficace di intervento nella scena contemporanea. Si tratta di una pratica che, pur sottoposta a inevitabili trasformazioni nei modi, non viene sostanzialmente mai meno nell'arco di circa un quarantennio. Proprio la natura "anonima" del codice satirico-pasquinesco rende talvolta controversa l'attribuzione dei singoli componimenti; da testimonianze coeve sappiamo come ciò si verificasse anche per gli intrinseci di Pietro. Ciò che non perde tuttavia di evidenza dal 1521, negli anni convulsi successivi al Sacco di Roma, fino al periodo contrassegnato dall'avvio dei lavori del Concilio di Trento e dall'affermarsi dell'egemonia spagnola, è la volontà aretiniana di confrontarsi con gli interlocutori più prestigiosi del suo tempo. È vero che le testimonianze ci consegnano l'immagine di una pratica che tende a ritrarsi in spazi privati, abbandonando i testi di ampio respiro con i quali il giovane Pietro si illudeva di ritagliarsi un ruolo nel gioco politico internazionale...

EAN: 9788884026774
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EUR 33.00
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A cura di Federico Della Corte, Paolo Trovato. Introduzione di Giulio Ferroni. Roma, Salerno Editrice 2010, cm.16x24, pp.416, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Coll.Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino, vol.5.1. L'opera, in cinque atti, si regge sulle burle dell'astuto maestro Andrea ai danni di un aspirante cardinale senese, e quelle arrecate a Parabolano, giovane napoletano innamorato di una nobildonna romana che, raggirato dal servitore Rosso, passerà invece la notte con una fornaia. Ma la trama non è più che un pretesto: Pietro Aretino, con un'ironia beffarda, irridente e dissacratoria, denuncia le bassezze, l'ipocrisia e le contraddizioni della corte romana. Fitti rinvii all'attualità, accenni pasquineschi a questa e a quella personalità pubblica fanno di Roma e della sua quotidianità la vera protagonista della commedia, e proprio in questo sta la forza e la modernità dell'opera. La commedia ha un ritmo vivace anche grazie all'uso della lingua letteraria ricalcata sul parlato, teatralmente efficace, concreta e nel contempo ricca di allusività. Il volume raccoglie la prima (1525) e la seconda (1534) stesura dell'opera, precedenti alla censura dell'Indice.

EAN: 9788884026767
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EUR 41.00
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A cura di Francesco Bausi. Roma, Salerno Ed. 2009, cm.16x24,5, pp.349, brossura, sopracop. Coll.Studi e Ricerche per la Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli,2. Gli otto saggi riproposti in questo volume intendono offrire un significativo specimen della cinquantennale ricerca condotta da Mario Martelli intorno alle opere, alla cultura e alla vicenda politica di Niccolò Machiavelli, privilegiando gli studi più corposi (con esclusione, quindi, delle numerosissime “schede” filologico-erudite su questioni puntuali) e più recenti (usciti fra 1986 e 2004), e, tra questi, quelli in cui trova più piena realizzazione l’intreccio di filologia e storia che costituisce il proprium metodologico di Martelli machiavellista. I contributi qui raccolti si dispongono senza forzature in un libro organico, capace di fornire – per parafrasare un celebre titolo continiano – una precisa “idea di Machiavelli”: essi, infatti, toccano molteplici aspetti della produzione e della figura del Segretario e al tempo stesso sono emblematici dei numerosi àmbiti di interesse di uno studioso avvezzo a illuminare simultaneamente il suo oggetto mediante diversi e convergenti fasci di luce (ricerca delle fonti, studio filologico, indagine biografica, ricostruzione storico-culturale, interpretazione critica). L’ordine in cui i saggi si susseguono non è cronologico, ma piuttosto, in senso lato, tematico: muovendo da una sorta di “introduzione” di carattere generale sul percorso politico di Machiavelli, si passa a quattro contributi sulla cultura e sulle “fonti”, che costituiscono il cuore del libro, per giungere infine (dopo due saggi dedicati ad altrettanti questioni particolari, ma comunque ricche di significative implicazioni politico-biografiche) all’importante studio dedicato ai Dettagli della filologia, vero e proprio compendio del “metodo storico-filologico” di Martelli e, insieme, della sua visione di Machiavelli.

EAN: 9788884026491
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EUR 28.00
-25%
EUR 21.00
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Pisa, Pacini Editore 2017, cm.14,5x22,5, pp.206, brossura copertina figurata a colori. Coll.Strumenti di Filologia e Critica,24. Saggistica. Il volume ripercorre per la prima volta le vicende letterarie quattrocentesche della fortunata storia di Angelica Montanini. Il fatto, ambientato a Siena sullo scorcio del Trecento, ha per protagonisti Anselmo Salimbeni e i due fratelli Angelica e Carlo Montanini. La novella dello Pseudo Sermini, quella dell'Ilicino e quella degli Annali senesi, inquadrate nel loro contesto storico, vengono messe a confronto per rintracciarne discrepanze e affinità, latrici di preziose informazioni sull’ambiente in cui nascono e sui loro autori. L’opera dilettevole e nuova de gratitudine et liberalità dell'Ilicino è qui pubblicata in edizione critica e commentata. La versione degli Annali senesi, tratta dal XIX volume dei Rerum italicarum scriptores del Muratori, può finalmente essere letta in un’edizione moderna.

EAN: 9788869952043
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EUR 12.00
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A cura di Ludovico GAtto e Paola Supino Martini. Firenze, All'Insegna del Giglio 2002, cm.16x24, pp.360, brossura copertina figurata a colori.
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EUR 10.00
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A cura di Paolo Marino. Roma, Salerno Editrice 2012, cm.16x24, pp.734, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino. Con i tre scritti di materia agiografica qui raccolti, Pietro Aretino chiude la stagione delle opere religiose nel segno della committenza di Alfonso d'Avalos, marchese del Vasto e governatore di Milano. Dopo i Salmi, l'Umanità di Cristo e il Genesi (riuniti nel primo tomo di questo stesso volume), le Vite di Maria Vergine, di santa Caterina d'Alessandria e di san Tommaso d'Aquino costituiscono, oltre che l'estremo e illusorio assalto alla porpora cardinalizia, anche lo strumento, talora sottilmente ricattatorio, per sollecitare la corresponsione delle rate della pensione che Aretino vanta sulle casse milanesi. Composte e date alle stampe in successione nello stretto giro di anni che va dal 1539 al 1543, le Vite rappresentano uno snodo fondamentale nel percorso di ricerca stilistica ed espressiva su cui Aretino ha orientato la riscrittura della materia sacra sin dalle prime parafrasi bibliche. Lo scopo primario resta quello di coinvolgere emotivamente il lettore, restituendo alla sensibilità e al gusto cinquecenteschi alcuni momenti topici della storia religiosa; ma differente è qui la declinazione degli espedienti artistici adoperati nella narrazione degli eventi sacri. Il patetismo a tinte forti, il descrittivismo pittorico e l'impiego diffuso della similitudine assumono nelle agiografie una coloritura peculiare che si vena per larghi tratti delle tonalità più cupe dell'ascetismo, il tutto sempre all'interno di una trama retorica energicamente strutturata.

EAN: 9788884027368
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EUR 32.00
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A cura di Jean Jacques Marchand, Andrea Guidi, Matteo Melera-Morettini. Roma, Salerno Ed. 2011, cm.16x24, pp.VIII,592, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Coll.Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli,5/6. Il sesto tomo delle Legazioni. Commissarie. Scritti di governo riguarda gli anni 1507-1510, che costituiscono il culmine, per autonomia d’azione e maturità di riflessione, dell’esperienza politico-diplomatica di Niccolò Machiavelli al servizio della Repubblica fiorentina. Queste corrispondenze presentano il Segretario in alcune delle sue missioni militari e diplomatiche piú importanti per comprendere le grandi opere post res perditas. Sul piano interno si tratta soprattutto della fase finale nella guerra contro Pisa, che lo vede indiscusso regista. Sul piano della politica internazionale, il tomo comprende invece due missioni di particolare importanza, destinate a essere la fonte principale di molte sue meditazioni sulla politica europea: la legazione alla corte dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo, che per la prima volta mette Machiavelli di fronte alla realtà del mondo germanico, e quindi la terza legazione in Francia, nelle quali si dispiega in tutta la sua ricchezza e complessità la potenza di analisi diplomatica e politica del Segretario fiorentino, espressa nel suo stile personale e inconfondibile.

EAN: 9788884027276
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EUR 60.00
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EUR 41.00
Available
Con testi tratti dal Canzoniere, dai trionfi, Dall'Africa, dalle Epistole metrice, dal Secretum, dalle invecive contra medicum, dalle familiares, . Introduzione, bibliografia, cronologia. In appendice pagine di critica. A cura di Noè Girardi - Lisseno Maselli Firenze, Remo Sandron 1970, cm.14,5x20,5, pp.234, brossura. Testi italiani Fondamentali a cura di Enzo Noè Girardi e Lisseno Maselli.
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EUR 15.00
-46%
EUR 8.00
Available
Introduzione, bibliografia, cronologia. In appendice pagine di critica. Firenze, Remo Sandron 1971, cm.14,5x20,5, pp.306, brossura. Testi italiani Fondamentali a cura di Enzo Noè Girardi e Lisseno Maselli.
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EUR 9.00
Available
A cura di Marco Faini. Roma, Salerno Editrice 2012, cm.16x24, pp.392, 1 tav.ft. legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino, vol.6.2. Aretino e Pasquino rappresentano un'endiadi apparentemente indissolubile. Malgrado le ampie zone d'ombra che gravano sulle prime esperienze romane dello scrittore e sul costituirsi della sua vocazione di poeta satirico, la sua fama è saldamente legata ai testi pasquineschi prodotti in occasione del conclave del 1521, da cui uscì papa Adriano VI. Molto prima del progetto dei libri di Lettere, i testi poetici e prosastici di argomento politico costituiscono per l'autore uno strumento efficace di intervento nella scena contemporanea. Si tratta di una pratica che, pur sottoposta a inevitabili trasformazioni nei modi, non viene sostanzialmente mai meno nell'arco di circa un quarantennio. Proprio la natura "anonima" del codice satirico-pasquinesco rende talvolta controversa l'attribuzione dei singoli componimenti; da testimonianze coeve sappiamo come ciò si verificasse anche per gli intrinseci di Pietro. Ciò che non perde tuttavia di evidenza dal 1521, negli anni convulsi successivi al Sacco di Roma, fino al periodo contrassegnato dall'avvio dei lavori del Concilio di Trento e dall'affermarsi dell'egemonia spagnola, è la volontà aretiniana di confrontarsi con gli interlocutori più prestigiosi del suo tempo. È vero che le testimonianze ci consegnano l'immagine di una pratica che tende a ritrarsi in spazi privati, abbandonando i testi di ampio respiro con i quali il giovane Pietro si illudeva di ritagliarsi un ruolo nel gioco politico internazionale...

EAN: 9788884027542
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EUR 36.00
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EUR 21.00
Available
A cura di Giorgio Petrocchi. Milano, Zenit su licenza Mursia Ed. 1989, 2 Voll. cm.16x23,5, pp.1010, legatura ed.
Usato, molto buono
EUR 15.00
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