Il faraone. Uomo, sacerdote, dio.

Vercelli, White Star per QN 2005, cm.20,5x28, pp.160 circa , numerose figure a colori in ciscun volume. legatura editoriale, copertina figurata a colori. Coll.L'Egitto dei Faraoni. Apparato iconografico molto bello, con primi piani che permettono di ammirare anche interessanti particolari che altrimenti sfuggirebbero anche all’occhio più attento. Inoltre spesso si tratta di immagini inedite. Bellissime, tra le tante, le foto a tutta pagina dell’interno delle tombe di Saqqara, con dovizia di particolari puntualmente descritti e decifrati, della statuaria e degli splendidi colori dei dipinti. Le didascalie sono complete e minuziose ed i testi inappuntabili. Ma altrettanto impressive sono le fotografie aeree del territorio e dei monumenti, o l’esposizione dei più bei reperti del Museo Egizio del Cairo.

Paris, Passage piétons Edition 1999, cm.20,5x17, pp.n.n.(40), ill.con foto a colori anche su doppia pag., legatura ed.carton. Stato di nuovo. Collection Imagier pour tout petit.

Traduz.dal tedesco di A.Bongioanni. Torino, Fratelli Bocca Ed. 1908, cm.12x20,5, pp.304, brossura cop.fig. Coll.Piccola Biblioteca di Scienze Moderne,59.

Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti 2014, cm.16x24, pp.436, brossura cop.fig.a col. Coll.Memorie Scienze Morali,120. [volume nuovo] La monografia mette in luce, con documentazione amplissima e inedita e con rigore di metodo filologico,un aspetto fondamentale della personalità di Giannozzo Manetti, che si lega all’occasione delle due ambascerie che egli sostiene a Venezia tra il 1448 e il 1450, delle quali Bruno Figliuolo precisa occasioni, sviluppi, connessioni con le circostanze storiche, tracciandone un quadro solidamente documentato e confortato dall’impeccabile edizione della relativa e inedita corrispondenza diplomatica. A Venezia, al tempo della prima ambasceria, Manetti compose e ambientò anche il Dialogus in symposio, del quale costituisce principale ma non unico motivo di interesse la fondamentale riflessione storicocritica sulla tradizione novellistica fiorentina, incentrata sull’analisi e la riscrittura in latino di novelle boccacciane. Anch’esso finora inedito, il Dialogus è interpretato e pubblicato con ineccepibile acribia da Gabriella Albanese. Il volume illustra un importante episodio di storia diplomatica e civile nel quadro dei rapporti tra Firenze e Venezia e un momento significativo per la diffusione della cultura umanistica a Venezia e nel Veneto.

Milano, Ediz.CDE su licenza Longanesi & C. 1985, cm.14,5x22,5, pp.322, legatura ed. sopraccop.ill.a col.