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Luci e ombre dell'Ottocento.

Author:
Publisher: S.T.E.T.
Date of publ.:
Details: cm.14x21, pp.364, 2 ritratti bn.ft. br.

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Milano, Longanesi & C. 1989, cm.14,5x21, pp.233, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Libri Pocket,
EUR 5.00
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Roma, Donzelli 1999, cm.11x17,5, pp.184, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. Saggine,35. «L’unificazione (come quasi tutti i grandi eventi storici) non era ineluttabile. Era un sogno e un progetto di certi movimenti politici che si concretizzò attraverso brusche accelerazioni, guerre, imprevedibili vittorie e repentini collassi. È una storia densa e drammatica quella che proverò in questo mio libro a raccontare». L’ingresso del Mezzogiorno nello Stato- nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione. È proprio quell’evento, a ben vedere, il fulcro della celebrazione, e dell’anti-celebrazione revisionista, del centocinquantenario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Salvatore Lupo – storico tra i più acuti e autorevoli – ragiona di quegli avvenimenti, e del mito che già allora si costruì intorno ad essi, nonché della rielaborazione della memoria che ne seguì di lì a un ventennio. Lupo adopera il termine «Risorgimento», perché è quello che ci è stato consegnato dalla tradizione, consapevole tuttavia che esso ha il difetto di occultare i forti elementi conflittuali che connotarono, e non necessariamente in senso negativo, il percorso unitario. Per restituire appieno la dimensione dei conflitti, il libro fa ricorso al termine «rivoluzione» (parola nobile e impegnativa), e insieme al suo opposto, «controrivoluzione»; o all’altro termine più inquietante, per la nostra coscienza e a maggior ragione per quella del tempo, di «guerra civile». Si trattò infatti di uno scontro politico e sociale, ma non solo: nell’Italia divisa del tempo, e soprattutto nel Mezzogiorno, si sovrapponevano e si contrapponevano diversi patriottismi, quello siciliano, napoletano, italiano. La vittoria dell’uno sull’altro e la sinergia tra l’uno e l’altro vanno ricondotte a precise circostanze politiche, e in particolare alla relazione tra un certo tipo di patria e un certo tipo di libertà. Queste complicazioni, in larga parte offuscate e rimosse nel lavorio di costruzione della nostra memoria, ci obbligano a ridefinire alcuni schemi interpretativi sul Risorgimento. Se intendono davvero fornire un contributo alla discussione pubblica, gli storici di oggi sono chiamati a restituire il senso – e i limiti – di quell’incontro ottocentesco tra patria e libertà.

EAN: 9788879894609
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Con un'appendice di lettere inedite. Firenze, Olschki Ed. 2009, cm.17x24, pp.XX,194, br. Coll.Gabinetto Scientifico e Letterario G.P. Vieusseux,17. Francesco Forti (1806-1838), giurista e uomo di profonda cultura, fu tra i principali collaboratori dell’«Antologia» di G.P. Vieusseux e una delle voci più originali del Risorgimento italiano. Questo volume intende non solo offrire, in chiave aggiornata, un approfondimento sulla sua opera poliedrica, ma anche ricostruire la memoria che di lui ebbero coloro che nell’Italia dell’Ottocento si trovarono a immaginare la nazione e a progettarne l’ordito istituzionale e gli spazi della politica.

EAN: 9788822259202
EUR 26.00
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A cura di Francesco Traniello. Roma, Ist.per la Storia del Risorgimento Italiano 1993, cm.18x25, pp.XXV,348, br.intonso, sovraccop. Coll.Biblioteca Scientifica. Serie II: Memorie,XXXVII.

EAN: 9788885183162
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