L'Italia nella guerra mondiale; L'esercito italiano oltre i confini (1915-1920); Marina ed Ali d'Italia nella guerra mondiale. Opera completa in 6 voll. composta dai libri di L.Segato "L'Italia nella guerra mondiale" del 1935 e "L'esercito italiano oltre i confini" del 1936, più il libro di Manfoni e Giglio sulla Marina e l'Aviazione del 1937. (L'Italia nella guerra mondiale è in 4 voll: 1.Preparazione della guerra durante il periodo della nostra neutralita ed operazioni belliche durante il 1915; 2.Operazioni del 1916-1917, sino alla battaglia della Bainsizza-S. Gabriele compresa; 3.Battaglia dei sessanta giorni, da Caporetto alla fine della prima battaglia Brenta-Piave; 4.1918, l'anno della vittoria).

Roma, Salerno Editrice 1989, cm.15x23, pp.240, brossura sopraccop.fig. Coll.Studi e Saggi,9.

Giorgio a Liri. Atti della giornata di studio Centro Polifunzionale"Rosario Livatino". Latina, Caramanica Ed. 2004, cm.17x24, pp.92, brossura cop.fig.a col.

Milano, Edizioni Mimesis 2000, cm.11x17, pp.185, brossura, cop.fig.a col. Stato di nuovo. Coll.Eterotopie. Quando e come nasce l'idea di modernità? È possibile raccontare la storia di un concetto, quello di "moderno", costituzionalmente unito a quello di "storia"? Il libro tenta di disegnare la mappa dello sviluppo dell'idea di modernità filosofica, prestando particolare attenzione a quella politica. Schivando la diatriba epocale tra modernità e postmodernità, l'autore mette a confronto differenti interpretazioni e ne ricava un'immagine riflessa in cui prevalgono alcune figurazioni della temporalità: l'immagine metaforica accomunante è quella di una strada percorribile, ma con un solo senso di marcia. Facendo tesoro delle ricerche di Koselleck, mettendole a confronto con i teorici della secolarizzazione da un lato (Schmitt, Löwith, Voegelin), Blumenberg e Heidegger dall'altro, si pone in evidenza, in tutta la sua problematicità, la questione dell'autonomia e dell'autosufficienza di un modello culturale, filosofico e politico, che oggi sembra espandersi sempre più.

Paris, Editions Prolongations 2007, cm.24x26, pp.143, ill.coul. broché. Nombreux sont ceux qui auraient souhaité figurer dans ce ivre et seront dé ç us de ne pas s'y retrouver. Les critè res de sé lection pour inté grer la famille des " bad boys " sont sé vè res. Il faut avoir fait preuve de constance et de dé termination dans le geste fatal, la provocation, la colè re irré pressible, le tacle " à hauteur de la carotide ", la bagarre à la sortie d'une boî te de nuit. La " bad boys attitude " ne s'improvise pas. C'est un mode de vie, un statut enviable que quelques sanctions glané es à la petite semaine ne permettent pas d'atteindre.