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Gli uomini del Cremlino.

Curator: Introduzione di Arrigo Levi.
Publisher: Istituto Geografico De Agostini.
Date of publ.:
Series: Coll.I Grandi Nomi del XX secolo.
Details: cm.15,5x23, pp.158, ill.bn legatura editoriale, copertina figurata. Coll.I Grandi Nomi del XX secolo.

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Milano, Hobby & Work 2008, cm.14,7x21, pp.235, br.cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Saggi Tascabili. Mosca, agosto 1991. Un "comitato d'emergenza" cerca di rovesciare Mikhail Gorbaciov. I carri armati sferragliano per le strade, il mondo trattiene il fiato, finché interviene Eltsin che, con un magistrale coup de theatre, sventa il golpe, liquidando contemporaneamente Gorbaciov. Fu vera gloria? No, in realtà si trattò di una colossale truffa politico-mediatica, un falso golpe organizzato dallo stesso Eltsin per sbriciolare il Partito comunista e, con la scusa delle riforme liberal-democratiche, lanciare verso il Cremlino una nuova leva di autocrati, tutti legati a filo doppio al Kgb e al neo-capitalismo rampante. Tra costoro c'era anche un giovanotto di buone speranze e metodi piuttosto disinvolti. Di nome Vladimir Putin, farà molta strada. Russia, inverno 2007. Il regime di Putin è ormai una realtà consolidata. Mentre si attendono le elezioni presidenziali del marzo 2008, l'antica patria dei Soviet si propone agli occhi del mondo come inquietante ibrido tra Stato autoritario e consorteria capitalistica allo stato puro. Benedetto dalla Chiesa ortodossa, lo "zar Vladimir" gestisce il potere con metodi polizieschi che imbarazzano le cancellerie europee. Eppure, malgrado le proteste per la costante violazione delle libertà civili, l'Occidente è costretto a misurarsi con l'aggressiva Russia putiniana, alla ricerca di una possibile coabitazione geo-politica.

EAN: 9788878519824
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Milano, Hobby & Work 2008, cm.14,7x21, pp.235, br.cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Saggi Storici. Mosca, agosto 1991. Un "comitato d'emergenza" cerca di rovesciare Mikhail Gorbaciov. I carri armati sferragliano per le strade, il mondo trattiene il fiato, finché interviene Eltsin che, con un magistrale coup de theatre, sventa il golpe, liquidando contemporaneamente Gorbaciov. Fu vera gloria? No, in realtà si trattò di una colossale truffa politico-mediatica, un falso golpe organizzato dallo stesso Eltsin per sbriciolare il Partito comunista e, con la scusa delle riforme liberal-democratiche, lanciare verso il Cremlino una nuova leva di autocrati, tutti legati a filo doppio al Kgb e al neo-capitalismo rampante. Tra costoro c'era anche un giovanotto di buone speranze e metodi piuttosto disinvolti. Di nome Vladimir Putin, farà molta strada. Russia, inverno 2007. Il regime di Putin è ormai una realtà consolidata. Mentre si attendono le elezioni presidenziali del marzo 2008, l'antica patria dei Soviet si propone agli occhi del mondo come inquietante ibrido tra Stato autoritario e consorteria capitalistica allo stato puro. Benedetto dalla Chiesa ortodossa, lo "zar Vladimir" gestisce il potere con metodi polizieschi che imbarazzano le cancellerie europee. Eppure, malgrado le proteste per la costante violazione delle libertà civili, l'Occidente è costretto a misurarsi con l'aggressiva Russia putiniana, alla ricerca di una possibile coabitazione geo-politica.

EAN: 9788878517134
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Available
Firenze, Palazzo Pitti. A cura di Irina Gorbatova e Maria Sframeli. Livorno, Sillabe 2011, cm.24x28, pp.246 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Il volume presenta le circa 150 opere fanno parte di uno dei più importanti 'tesori' d'Europa: l'Armeria del Cremlino. Dal XII al XVIII secolo l'Armeria fu la 'stanza del tesoro', colma di oggetti preziosi di origine ed epoche diverse, acquistati per la Casa regnante o giunti in dono da ambasciatori di paesi stranieri. Quando, nel XVIII secolo la Corte si trasferì da Mosca a San Pietroburgo, l'Armeria fu destinata ad accogliere oggetti legati al cerimoniale dell'incoronazione e alle sontuose vesti auliche. In mostra si presenteranno gli oggetti del periodo più fiorente dell'Armeria, quando era la 'Stanza del tesoro' degli Zar. Una piccola sezione di oggetti bizantini, provenienti dal tesoro della Cattedrale, mostrerà icone smaltate, cammei e pietre incise. L'Armeria riconduce però alla più antica e diffusa produzione delle botteghe del Cremlino, quella delle armi, e non fu solo luogo di produzione ma di vero e proprio arsenale. Nel corso del Settecento, quando il centro della vita politica e artistica si spostò nella nuova città di San Pietroburgo, iniziò un nuovo periodo che vedeva ormai la Russia inserita nel contesto culturale europeo; così anche gli abiti, i gioielli e gli accessori risentirono dell'influenza del gusto occidentale. Il gruppo di opere esposte dedicato al XVIII secolo ne include alcune di famosi argentieri quale Alexey Ratkov.

EAN: 9788883476068
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#148661 Firenze
Firenze, Giunti Editore 2005, cm.15,5x22,5, pp.208, brossura. Passione, creatività, competenza ed esperienza italiane hanno fatto tornare a risplendere, dopo la distruzione staliniana, il simbolo dell'impero zarista nel cuore del Cremlino a Mosca, emblema del potere russo. Quella che viene raccontata è la recente e avventurosa ricostruzione di due delle maestose sale di ricevimento della dimora moscovita degli ultimi zar, realizzata da celebri laboratori artigianali italiani. Questi artisti nel corso degli anni 1998-2000, in poco più di diciotto mesi, hanno portato a termine la non facile ricostruzione delle stupende e lussuosissime sale, le cui preziose porte intagliate dalle abili mani italiane, e dorate con oro russo a 24 carati, si aprono solo per ricevere i potenti della terra.

EAN: 9788809044036
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