Tutti i nomi.

Traduzione di Rita Desti. Torino, Einaudi 1998, cm.14x22,5, pp.252, legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori. Il Signor José è un modesto impiegato presso la Conservatoria Generale dell'Anagrafe, il cui unico svago è quello di collezionare notizie su persone famose ritagliate dai giornali. Un giorno, tuttavia, decide di andare alla fonte delle notizie e di verificare i dati di ciascuno dei personaggi collezionati: si introduce di notte negli immensi e polverosi archivi della Conservatoria e casualmente scopre che fra le varie pratiche si è intrufolata la scheda di una donna sconosciuta. Da quel momento, la sua vita cambia...

Traduz.di Rita Desti. Torino, Einaudi Ed. 2003, cm.12x19,5, pp.335, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Il mito platonico della caverna, rivisitato da Saramago e portato ai giorni nostri: la storia di un vasaio cui viene rifiutata la solita fornitura di stoviglie da parte del Centro, simbolo del potere nell'età della globalizzazione. L'artigiano si troverà così costretto a inventarsi un altro prodotto e, soprattutto, a confrontarsi con il Centro stesso, per cercare di scoprirne il terribile, spaventoso segreto. Così, come in altri suoi libri, abbiamo due storie parallele e allo stesso tempo convergenti. Da una parte i protagonisti: gente normalissima, antieroi per eccellenza. Dall'altra una costruzione quasi infinita e maligna: il Centro, sorta di città nella città che divora la città.

Barcelona, Seix Barral 1990, cm.13x21, pp.313, tapa blanda. Col.Biblioteca Breve.

A cura di Domenico Corradini Broussard. Pisa, ETS 1993, cm.12x17, pp.120, brossura copertina figurata a colori. Coll.Altrove,2. Collana di Poeti e Prosatori.

Milano, Rizzoli 1976, cm.16x24, pp.432, legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al dorso, sopraccop.fig. Collana Storica.

Reggello, FirenzeLibri Ed. 2009, cm.15x21, pp.224, brossura con bandelle. Ghimatria è un termine mutuato dal greco Grammatèia che pressappoco significa calcolo, ma anche forma... E' uno dei sette gradi dello studio della Cabbalà, il penultimo, poiché l'ultimo o più alto è la Cabbalà stessa. Cabbalà in ebraico significa ricevere o semplicemente ricevuta, ed infatti non esiste una vera scuola dove si insegna la Cabbalà, piuttosto ci si rivolge ad un Cabalista dal quale si potranno ricevere gli insegnamenti sulla Cabbalà.

La Spezia, Fratelli Melita 1989, cm.16,5x24, pp.90, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Coll.Le Gemme,20.

Somogy éditions d'art 2002, cm.26x29, pp.194, ill.a colori. legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Appendice con elenco dei marchi. Pichets et soupières, plats à barbe et carreaux, bacchus ou encore soldats à cheval, les faïences du Beauvaisis sont, pour la première fois, présentées comme un ensemble représentatif d'un épisode à part de l'histoire de la céramique. Introduite à la fin du XVIIIe siècle dans le pays de Bray, région où la tradition du grès et des terres cuites était déjà ancienne, la technique de la faïence a donné naissance à des pièces qui témoignent de l'extraordinaire savoir-faire de ses artisans. Cet ouvrage, magnifiquement illustré, offre une seconde vie à ces chefs-d'œuvre. Etonnants par leurs formes, ils se distinguent surtout par la surprenante richesse de leurs décors : scènes de chasse ou de guerre, motifs floraux ou animaliers... Ces objets de la vie quotidienne deviennent, pour le plaisir du lecteur, de véritables objets d'art.