Catalogo della Mostra:
Max Klinger.
Ferrara-Palazzo dei Diamanti.17 Marzo-16 Giugno 1996. Ferrara, Ferrara Arte
1996,
cm.23x30,
pp.348,centinaia di tavole bn.e a colori nel testo,
brossura con copertina figurata a colori.
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 17 marzo - 16 giugno 1996 In questi anni in cui in Italia si è riscoperto di tutto, la mancata attenzione per un artista del livello di Klinger - straordinario incisore, scultore di grande forza e originalità, meno grande come pittore, ma capace anche in questo campo di esiti talvolta notevoli - mi è parsa una lacuna grave. E ciò a maggior ragione perché una parte della sua vita e della sua opera hanno avuto per teatro e per fonte d'ispirazione l'Italia. Ma c'è anche una seconda ragione. Riguarda l'influenza che la visionarietà, l'oniricità e il magico quotidiano, che rappresentano i tratti salienti e originali della migliore arte di Klinger, quelli che gli garantiscono una pagina a sé nel gran libro della storia dell'arte, hanno avuto sull'avanguardia pittorica più importante dell'Italia del nostro secolo: la Pittura Metafisica. Furono Klinger e Böcklin, infatti, a far compiere a De Chirico il primo passo verso un territorio inesplorato, popolato di apparizioni oniriche, visionarie, magiche, mitologiche. Più ancorate alla realtà quotidiana, in Böcklin; più libere e fantastiche, negli esiti più avanzati dell'arte di Klinger. Senza quel primo decisivo passo, non so se sarebbe venuto quello successivo, di cui De Chirico prima e più di ogni altro fu capace: trasferire quelle visioni fuori dalla realtà, dal tempo, dalla storia e dal mito, che pure all'inizio le avevano ispirate.
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