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Letteratura Italiana Opere

Venezia, Edizioni del Leone. 2012, cm.13x20,5, pp.88, brossura, copertina figurata a colori. Prima edizione.

EAN: 9788873143697
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Traduz.di Leonardo Saviano. Firenze, Shakespeare and Company 1994, cm.14,5x21, pp.292, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig.a col.
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Torino, Einaudi Ed. 1992, cm.14x22, pp.308, brossura copertina figurata. Coll.Supercoralli.

EAN: 9788806129378
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Note: Imperfezioni alla copertina.
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Saggi di Giorgio Barberi Squarotti, Maurizio perugi, Ottavio Rossani e Luigi Fontanella. Novara, Interlinea Edizioni 2010, cm.14x22, pp.382, brossura Edizione numerata in 999 esemplari, nostro 182. "L'attività e l'itinerario dell'opera letteraria, poetica, narrativa, critica, intellettuale, di pensiero e di polemiche fervide e appassionate di Giannino di Lieto offrono un'esemplare illuminazione e una lezione preziosissima per far comprendere che cosa è stata la vicenda della nostra cultura letteraria fra la fine degli anni sessanta del Novecento e l'inizio del nuovo secolo": così scrive Giorgio Bárberi Squarotti nel saggio introduttivo. L'attività letteraria di Giannino di Lieto (1930-2006) si distingue per la vitalità della sua scrittura nonché per la sua originale alterità e viene raccolta per la prima volta in un unico volume, dalla prima raccolta del 1969 agli inediti: "La mia scrittura si svolge per linee logiche, drammatiche o figurative seguendo lo schema e gli spazi della pittura vascolare".

EAN: 9788882126889
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Con 5 illustrazioni di Gianni Chiostri. Bologna, FirenzeLibri Editore 2002, cm.14x21,5, pp.192, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,12. Per questo nuovo libro del Cavazzoni crediamo che la più bella propaganda sia citare qualcuna delle divagazioni o riflessioni che sono nel libro:--L'ignorante che ne sa più di noi ci è odioso. --Dire niente in poche parole non è da tutti. --E' indelicato tirare per i capelli chi porta il parrucchino. --Sulla pelle degli altri il dolore è più sopportabile. --Sappiamo di essere mortali, ma l'idea pellegrina di spazzare via la polvere che si deposita sull'eternità ce la portiamo nel sangue. -- Alle riflessioni di cui abbiamo citato qualche campione, questa volta, nel libro seguono alcuni racconti.

EAN: 9788876223594
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Romanzo. Bologna, FirenzeLibri Editore 2000, cm.14x21,5, pp.176, brossura cop.fig.a col. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,10. Il romanzo è il romanzo appunto dell'amore di Catullo per una delle più intelligenti, più belle e brillanti e spregiudicate donne del suo tempo, Clodia moglie del console di Roma Metello Celere e appartenente all'antica e nobile famiglia dei Clodii, che il poeta chiama Lesbia. Amore celebrato nei suoi momenti felici e nei suoi momenti infelici in modo appassionato da Catullo, molto probabilmente il maggior poeta lirico che abbia avuto la letteratura latina. È uno dei più riusciti ro-manzi di Panzini. E per certi versi si può dire che gareggia col grande poeta antico, non si dice vittoriosamente ma con arrivo al traguardo della poesia a non troppa lunga distanza. Stupendi sono, ad ogni modo, alcuni ritratti a cominciare da quello di Clodia. Anche quelli di Cicerone, di Orazio e di Augusto sono ritratti riusciti molto bene. Il Panzini scrisse anche veri e propri studi storici, considerati, però, in modo piuttosto negativo. Probabilmente con ragione. Ma altrettanto pro-babilmente il Panzini storico occorre forse cercarlo nelle sue opere narrative. Cosa che del resto ha un precedente illustre, Alessandro Manzoni, storico molto più valido nel romanzo famoso che nei suoi scritti storici veri e propri. Ad ogni modo anche l'ambiente storico degli amori dei due protagonisti, tra i più turbolenti della storia romana in quanto stava tramontando l'antico e glorioso regime repubblicano e stava imponendosi il principato, è reso molto bene, con appassionato distacco. Stupenda poi è la parte finale del romanzo in cui il tema dell'amore e della morte così caro ai poeti romantici ma che gli scrittori del tardo romanticismo avevano fortemente indebolito, qui nuovamente si riafferma in modo splendido. Alfredo Panzini nacque a Senigallia, in provincia di Ancona, nel 1863 e morì a Roma nel 1939. Si laureò a Bologna con il Carducci. Incominciò presto a insegnare nelle scuole statali. Cominciò presto anche a scrivere bozzetti e racconti o pagine di viaggio. Dopo la sua morte, fu rapidamente dimenticato. Ingiustamente. Tra l'altro uno degli aspetti più negativamente considerati dalla critica del secondo '900, fu proprio la sua opera narrativa. Si accettò, quando si accettò, il Panzini della Lanterna di Diogene e del Viaggio di un povero letterato ma si rifiutò quasi sempre il Panzini narratore. Ingiustamente anche in questo caso. Perché il Panzini scrisse anche opere di narrativa di impostazione modernissima e ricche di poesia, come questa che presentiamo all'intelligente lettore di oggi.

EAN: 9788876223587
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Torino, Einaudi 1956, cm.13x19,5 pp.200, brossura con bandelle copertina figurata. Coll. I gettoni,50.
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Torino, Einaudi Ed. 1982, cm.12x19,5, pp.226, brossura copertina figurata a colori. Coll.Nuovi Coralli,330.

EAN: 9788806538279
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Note: Lievi segni del tempo al dorso ed alla copertina.
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Palermo, Sellerio 2014, cm.12x17, pp.246, brossura copertina figurata. Coll.La Memoria,953. Questa è la storia di Samuel Ben Nissim Abul Farag, di Guglielmo Raimondo Moncada, di Flavio Mitridate. Non si tratta di tre persone ma di un solo individuo. Caltabellotta, provincia di Agrigento, 1465. Samuel Ben Nissim appartiene alla comunità ebraica, ha quindici anni, la rotella di panno cucita sulla camicia a marcare la differenza con i cristiani. È svelto e colto, conosce già varie lingue. Il padre Rabbi Nissim nutre grandi ambizioni per quel figlio che istruisce anche nella qabbalaq. Ma il destino decide diversamente, le circostanze costringono il ragazzo a trovare rifugio in un convento di frati. Così la giovane promessa diventa un ebreo convertito, disprezzato dalla comunità giudaica, maledetto dalla sua famiglia, Samuel si chiude fra le mura del convento, vuol sbiadire nella memoria dei suoi. Addottrinato nella fede cattolica, al momento della conversione prende il nome di colui che lo tiene a battesimo, il conte Guglielmo Raimondo Moncada, poi si stabilisce a Roma, diventa prete e grande è la sua fama di predicatore. Giunge all’apice della sua carriera ecclesiastica nel 1481 quando il venerdì santo recita davanti al papa Sisto IV il sermone sulla Passione. Poi però succede qualcosa: «caduto in grave errore» - questo solo dicono i documenti - perde lo stato ecclesiastico e scompare. Lo ritroviamo dopo qualche tempo con il nome di Flavio Mitridate - il re del Ponto era famoso per la conoscenza delle lingue oltre che per la resistenza al veleno - che insegna a Pico della Mirandola la cabala e le lingue orientali. Ma i motivi della scomparsa, la necessità di cambiare nome e identità, la vicenda dell’omicidio che si dice abbia commesso, i rapporti ambigui con Pico della Mirandola rimangono avvolti in una sfuggente segretezza. Così come la sua fine, non si conosce né la data né le cause della morte. Racconta Camilleri di essersi imbattuto in questa storia leggendo casualmente, nell’estate del 1980, la presentazione di Leonardo Sciascia al catalogo di una mostra di un suo amico pittore. Di essersi incuriosito della curiosità di Sciascia, preso anche lui dal desiderio di sapere, di capire, di inseguire quell’ombra. Non si attarda in ricerche d’archivio che altri prima di lui hanno fatto, affrontando il personaggio con le armi della narrazione. Pur affollato di tante figure realmente esistite, Inseguendo un’ombra non è un romanzo storico, ma di invenzione. E del resto, ricorda Camilleri, «invenzione non viene da invenire che in latino significa riscoprire, ritrovare?».

EAN: 9788838931697
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Milano, Rizzoli Editore per Club Italiano dei Lettori, 1980, cm.14x22,5, pp.235, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig.a col.
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Milano, Rizzoli Ed. 1997, cm.14x22,5, pp.190, legatura ed. sopraccop.fig.a col. Coll.La Scala.

EAN: 9788817664684
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Prima ristampa. Firenze, Vallecchi Ed. 1935, cm.13x19,5, pp.304, legatura editoriale cartonata,
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Milano, Marco Tropea Ed. 2012, cm.14x21,5, pp.251, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.I Narratori. Milano bella e disperata. Milano ha un sasso dentro, grande: un grumo fatto di miseria delle cose e dell'uomo. Ma è anche una città generosa, con gente dal cuore puro, pronta alla solidarietà e all'amore. Alla prima Milano, quella nera, appartengono persone insospettabili, spietate, che abbandonano nelle discariche cadaveri orrendamente mutilati, miseri resti ai quali bisogna ridare un volto, un passato. L'altra Milano è fatta di uomini come Paolo Carlo Andena (Paco), ex commissario della Squadra omicidi, uno con un profondo senso della giustizia che nasce più dall'esperienza che dai codici, e di donne come Anita (Nita), raffinata ed elegante, sicura di sé all'apparenza, ma in realtà ossessionata dal possibile regresso della malattia che l'ha profondamente cambiata negli ultimi anni. Ciò che unisce Nita e Paco è il pensiero della morte: per lei, la paura della fine; per lui, il ricordo della scomparsa del fratello, che non gli dà pace. E fra loro e con loro, Popi Ruera, il vecchio stanco e saggio, mitica figura della milanesità, e Errico Caimi, il medico che ama Anita e cerca invano di rassicurarla.

EAN: 9788855802215
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Milano, Marco Tropea Ed. 2008, cm.14x21,5, pp.190, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.I Narratori. Nell'autunno 1943, in un campo partigiano dell'Alta Loira, quattro militanti trotskisti vengono trattati come prigionieri da partigiani di stretta osservanza stalinista. Tra loro c'è anche Pietro Tresso, detto Blasco, amico di Antonio Gramsci e uno dei fondatori del Partito Comunista d'Italia. Inizia qui la vicenda narrata da Stefano Tassinari, attraverso l'uso di fonti storiche e documentali. Senza mai rinunciare alla dimensione letteraria, l'autore ricostruisce gli ultimi sette giorni di vita di Blasco e dei suoi tre compagni, sulla cui sorte si compirà, nel corso dei decenni successivi, una delle peggiori e colpevoli opere di rimozione mai pianificate dalla componente stalinista del comunismo. Tra un capitolo e l'altro di quelli dedicati alla vicenda principale, Tassinari ne inserisce altri, ambientati tredici anni prima, e incentrati sul lungo e clandestino rapporto di Tresso con la sua compagna di vita Barbara. Attorno alle loro esistenze ecco comparire personaggi reali frequentati dalla coppia: il surrealista e rivoluzionario Pierre Naville, lo scrittore Ignazio Silone, Leone Trotsky e tanti altri. Tra verità e finzione romanzesca, tra sentimento e impegno civile, "Il vento contro" è il racconto di una pagina dimenticata della storia recente.

EAN: 9788855800310
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A cura di Simonetta Bartolini. Prefaz.di Giorgio Luti. Chieti, Marino Solfanelli Editore 1994, cm.13x21, pp.383, brossura, cop.fig.a col. Stato di nuovo. Coll.Il Calamo e la Ferula,19.

EAN: 9788874976041
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Firenze, Vallecchi 1987, cm.12x18,5, pp.64, brossura Coll.Biblioteca della Doppia Lettera,38.
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Prefaz.di Michele Prisco. Con illustraz.dell'Autore. Pordenone, Ediz.Studio Tesi 1992, cm.14x23, pp.XIII,257, ill.bn.nt. brossura con bandelle, cop.fig.a col. Collez.Biblioteca,133.

EAN: 9788876923418
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Note: Copia mai letta. Piccole macchie alla copertina.
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Prima edizione. Milano, Mondadori Ed. 2008, cm.14,5x22, pp.142, legatura ed. sopracop.fig. Coll.Scrittori Italiani e Stranieri. Nel corso della sua lunga, sfolgorante carriera di alto funzionario di banca, Febo Germosino ha ricevuto tre lettere anonime. Adesso, nel primo giorno della sua nuova vita da pensionato, le ha allineate davanti a sé. Le prime due sono vecchie di decenni, l'ultima è recente e insinua dubbi sulla fedeltà della sua giovane e bellissima seconda moglie, Adele. È lei la protagonista di questo romanzo, una splendida femme fatale che ama indossare un apparentemente castigato tailleur grigio. Un vestito che per lei ha un profondo significato simbolico. Un significato che sarebbe stato molto meglio non conoscere mai... La letteratura di Camilleri è ricchissima di figure femminili, sempre seguite con una partecipazione amorevole, una sorta d'indulgente, quasi sorniona, profonda adesione alle loro carnali debolezze, una incuriosita attenzione all'attimo del cedimento, quando i freni inibitori si allentano per passione, per vendetta, per un semplice capriccio; per un attimo o per sempre; per malizia, per calcolo o per esplosione dei sensi. In queste pagine del più "francese" dei suoi romanzi, in questa affascinante, temibile Adele accarezzata dalla scrittura come da mani appassionate e al tempo stesso intimorite, si sentono echi di Maupassant, del Pierre Louys di "La donna e il burattino" e di tutti i classici della letteratura e del noir che ci hanno fatto sognare su certe dark ladies tanto incantevoli da amare nella finzione quanto pericolose da incontrare nella realtà.

EAN: 9788804573555
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Bologna, FirenzeLibri Editore 2001, cm.14x21,5, pp.96, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,11. Nel 1896 esce, a Milano, il secondo libro di Alfredo Panzini. Il libro si intitola Gli ingenui ed è composto da quattro racconti Nora, Da Novi a Pavia, Per un ribelle e, in "pole position", La cagna nera. Il libro è recensito, da uno dei maggiori critici del tempo, Luigi Capuana. E qui comincia, cioè subito, la sventura, non del signor Bonaventura, ma del lungo racconto o romanzo breve. Difatti il Capuana preferisce tra i quattro racconti, Da Novi a Pavia e considera in modo quasi completamente negativo il racconto della povera cagnetta e del professore. Ma la sfortuna critica del racconto continua nel tempo. Molti critici che dedicano saggi e studi al Panzini, anche di impegno e di notevole valore, o non parlano del racconto o ne parlano in modo fortemente limitativo ponendolo, nei casi migliori allo stesso livello del racconto La biscia, di gran lunga inferiore invece alla storia della cagnetta e del professore. Già due volte sono stati citati i personaggi principali del romanzo breve cioè la cagnetta ed il professore. Difatti il racconto non è solo la storia del professore che prende a ben volere una povera cagnetta randagia, ma questo è certamente il tema fondamentale del romanzo. Tema pericoloso in quanto era facile, nel descrivere i guai della povera cagnetta, cadere nel più vieto sentimentalismo. E di cadere nella retorica nel discorso tenuto in sua difesa dal professore. Pericoli ambedue evitati dall'autore. Altro pericolo, decisamente evitato, nel racconto, dal Panzini, con l'aiuto di Apollo, è stato quello di rendere la cagnetta in modo simbolico (simbolo di tutti i diseredati, uomini e bestie) e nello stesso tempo di renderne la sua individualità ed umanità. Il romanzo breve è senz'altro degno di stare alla pari ai migliori (e molto più celebri) romanzi brevi di Thomas Mann (Tonio Kröger, Disordine e dolore precoce, ecc.) e di altri romanzi brevi di altri autori dello stesso livello.

EAN: 9788876223761
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Nel libro trentadue racconti del finissimo scrittore-medico di Galliera Veneta. Prefazione di Fernando Bandini. Bologna, FirenzeLibri Editore 1983, cm.14x21,5, pp.215, brossura cop. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,5.

EAN: 9788876223631
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Con una nota di Cesare Angelini. Bologna, FirenzeLibri Editore 1975, cm.17x21, pp.60, 8 tavv.ft. brossura copertina figurata. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. L'Orsa Minore,1. Lettere non d'amore ma di amicizia pura già apparse in appendice al volume di Cesare Angelini, da noi edito, Cronachette di letteratura contemporanea. Meritavano di essere stampate a parte in quanto rivelano un D'Annunzio diverso, con accenni umani e spirituali assai rari nella sua opera e nelle sue lettere.

EAN: 9788876224034
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Torino, Einaudi 1976, cm.13x21,5, pp.284, brossura copertina figurata. Prima edizione.
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A cura di Roberto Carifi. Pistoia, Via del Vento Ed. 1996, cm.12x16,5, pp.32, brossura cop.fig.col. Coll.Ocra Gialla,7. Testi Inediti e Rari del Novecento. Esemplari numerati. Prima edizione.
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Milano, Rizzoli 1990, cm.14x22,5, pp.288, legatura ed.cartonata. sovraccop.fig.a colori.

EAN: 9788817840453
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