Storia Opere Generali

Livorno, Nella Stamperia di Pietro Meucci 1825-1826, 7 tomi. cm.14x21,5, pp.215,180,208,236,220,276,227, brossure originali, intonse.

Torino, Società Editrice Torinese 1951, cm.21x29,5, pp.VIII,440, rilegatura in mezza tela, piatti fasciati con carta con fregi.

Torino, Einaudi Ed. 2004, cm.10,5x18, pp.137, brossura. Coll.Vele. L'Italia è una comunità nazionale leggera: ha scarso senso civico e non si riconosce in interessi generali. Si accende episodicamente come una comunità di sentimenti: il cordoglio per una scomparsa, la gioia per un successo sportivo talvolta denunciano il desiderio di condividere emozioni e sentire momenti di unità. L'unità, quando non sia frutto di conformismo, è un valore; ma raramente la storia italiana ha visto perseguito questo obiettivo. La patria ha sempre stentato a diventare una categoria del senso comune, perché gli italiani hanno coltivato con particolare passione l'interesse privato, perché sono spesso caduti nella tentazione delle lotte di fazione e delle guerre civili, perché sono soliti ignorare la loro storia e dividersi in estenuanti rese dei conti. In realtà, proprio la storia dice che la vera risorsa degli italiani è stata la loro diversità, l'incontro e lo scambio fra culture diverse, le addizioni di genti differenti. Ne sono testimoni l'arte e la letteratura, i modi di vivere e il gusto: questa è la patria che gli italiani possono vantare, un mondo aperto e non esclusivo; questa è l'idea da proporre contro la tentazione di nuove chiusure nazionalistiche e di improbabili definizioni identitarie. Oggi, in particolare.

Roma, Salerno 2014, cm.13x20, pp.160, brossura copertina figurata. Coll.Aculei. Collana diretta da Alessandro Barbero. Per la sua eccezionale posizione geopolitica di crocevia dell'Asia e di ponte naturale tra Medio Oriente e Subcontinente indiano, l'Afghanistan fu sempre terra di conquista e di competizione politica. Dal 1813 al 1907 le montagne e gli aridi altopiani afghani divennero la scacchiera del Great Game, un conflitto a "bassa intensità" combattuto prevalentemente con le armi dello spionaggio, dell'intrigo e della corruzione da militari e agenti segreti inviati da Londra e da San Pietroburgo, la cui posta era costituita dal possesso del "gioiello" del British Empire (l'India). Il tuono dei "cannoni d'agosto" del 1914 diede il via alla Grande Guerra e segnò l'inizio di una nuova versione del "Grande Gioco". Negli anni Trenta del Novecento furono il Terzo Reich, l'Unione Sovietica e l'Italia fascista ad attuare una penetrazione in Afghanistan che doveva consegnare nelle mani di Hitler, Stalin e Mussolini l'avamposto da cui far partire l'avanzata delle tre dittature verso l'Asia meridionale. Dopo il decennio dell'occupazione sovietica, il regime teocratico talebano, l'invasione statunitense del 2001, la partita continua ancora oggi nell'area che è stata definita il "Grande Scacchiere" dove si deciderà il conflitto per la supremazia globale.

Traduzione e prefazione di Enrico Somarè. Milano, Casa Editrice Sonzogno s.d.circa 1910, cm.12x18, pp.252, legatura editoriale in tela, titoli e fregi in nero e oro. Biblioteca Universale.

Milano, Feltrinelli Ed. 2010, cm.14,5x22, pp.331, brossura con bandelle, cop.fig. Coll.Serie Bianca.

Traduzione di Sergio Minucci. Milano, Biblioteca di Repubblica L'Espresso 2008, cm.14x22, pp.XXV,468, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Idee.

Traduzione di Sergio Minucci. Milano, Biblioteca di Repubblica L'Espresso 2008, cm.14x22, pp.XXV,210, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Idee.

Paris, Imprimerie Nationale 1985, cm.17x24, pp.504,(8), numerose ill. in nero nt. e 8 tavv. a colori ft., brossura, cop. e sopraccoperta fig. a colori. In allegato, la lista delle sigle impiegate nt. Collection Notre Siècle. Depuis qu'il est apparu dans le vocabulaire politique, il y a plus de soixante ans, le terme fascisme a servi à désigner tant de mouvements, régimes, attitudes personnelles et collectives, il s'est chargé de tant de considérations morales et idéologiques, qu'il a fini par recouvrir à peu près n'importe quelle forme de manifestations autoritaires. Peut-être le moment est-il venu de mettre un peu d'ordre dans les idées ? Avant de s'interroger sur l'expansion du fascisme dans le monde et sur sa permanence jusqu'à nos jours, Pierre Milza dégage les traits spécifiques du phénomène fasciste et élabore une grille d'interprétation à laquelle pourront être confrontées les diverses formes de dictature nationaliste. Définir le fascisme revient à écrire son histoire. L'auteur, qui étudie le fascisme italien et le national-socialisme de leurs origines, à l'aube du siècle, jusqu'à l'effondrement de 1945, fonde son analyse sur les données historiques concrètes qui ont présidé à la naissance et au développement des fascismes : difficultés économiques et sociales du premier après-guerre, dépression des années 30, déstructuration des sociétés traditionnelles accompagnant la révolution industrielle, incapacité des élites à intégrer les masses, absence dans certains pays de traditions démocratiques, traumatisme du premier conflit mondial et de la révolution d'Octobre. Avec le même souci d'écarter les à priori théoriques et idéologiques, Pierre Milza examine les phénomènes de diffusion et d'imitation du fascisme dans le monde avant 1945 et depuis cette date, pour conclure que les dictatures du temps présent n'ont plus grand-chose à voir avec les totalitarismes hitlérien et mussolinien. Ce qui ne signifie pas qu'elles soient nécessairement moins inhumaines, ni que les démocraties soient définitivement à l'abri d'un retour, sous d'autres formes, à la barbarie des années brunes.

A cura di Golo Mann, Alfred Heuss. Verona, Mondadori Ed. 1967, cm.19x26,5, pp.748, 101 ill.bn.18 a col.5 facsimile e 8 carte. legatura editoriale in mezza pelle.

Torino, UTET 1863, cm.15,5x24, pp.da pag. 830 a 1666. rilegatura in mezza pelle, titoli e fregi in oro al dorso. Piatti con carta marmorizzata. Tagli spruzzati. Angoli in pergamena.

Torino, UTET 1862, cm.15,5x24, pp.da pag. 913 a 1768. rilegatura in mezza pelle, titoli e fregi in oro al dorso. Piatti con carta marmorizzata. Tagli spruzzati. Angoli in pergamena.

Vol.II: Dalla Grande rivoluzione socialista d'Ottobre all'inizio del 1981. A cura di N. Nosov, R. Ganelin, D. Likhacev. Traduz.a cura della Libreria Italia-URSS di Genova. Mosca, Ediz. Progress 1980, 2 voll. cm.15x22, pp.420,814, alxune ill.bn.nt. legature editoriali titoli in oro ai dorsi e ai piatti anteriori,

Con inteventi e dibattito storiografico. Bologna, Soc.Editrice Il Mulino 1980, cm.14x22, pp.760, con ill.bn.in tavv.ft. brossura cop.fig. Quaderni Storici,44.

Introduz.di Alberto Tenenti. Traduz.di Alfredo Salsano. Milano, Bombiani 2001, cm.15,5x24, pp.554, legatura ed.sovraccop.fig. Coll.Saggi.

Venezia, Premiata Tipografia Armena di S.Lazzaro 1940, cm.13,5x18, pp.138, alcune tavole nt. brossura.

Roma, Istituto di Studi Ugo La Malfa 1992, cm.17x24, pp.92, brossura copertina figurata.

Traduzione di A.Marx Vannini. Roma-Bari, Edit.Laterza 1991, cm.14x21, pp.XIX,267, brossura copertina figurata a colori. Coll.Biblioteca Universale,240.

Bari, Laterza Ed. 2011, cm.14x21, pp.IX,208, brossura sopracop.fig.a col. Coll.Storia e Società.

New York, Oxford University Press 1966, cm.15x23, pp.VIII,905, lehgatura editoriale copertina cartonata.

A cura di Anna Bravo. Torino, UTET 1975, cm.15x23,5, pp.912, 8 tavv.bn.ft. Legatura editoriale in tutta tela, scritte e fregi in oro al dorso. Collezione Classici della Storiografia.

A cura di Giovanni Busino. Torino, UTET 1973, cm.15x23,5, pp.805, alcune tavv.bn.ft. legatura editoriale in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso. Collez.Classici Politici.

Roma, Datanews 2001, cm.15x21, pp.212, brossura copertina figurata a colori.

Milano, Biblioteca di Repubblica su Licenza De Agostini 2004, cm.14,5x22,5, pp.830, ill.a col. legatura editoriale cartonata. Coll.L'Enciclopedia,31.