CARRELLO vai al carrello
Libri
Totale
SPESE DI SPEDIZIONE GRATIS
PER IMPORTI SUPERIORI A
35 € IN ITALIA
70 € IN EUROPAlimiti e condizioni
#1173 Firenze

Il Museo dello Spedale degli Innocenti a Firenze.

Autore:
Curatore: Contributi di Attilio Piccini, Grazia Vailati.
Editore: Electa per Cassa di Risparmio di Firenze.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Gallerie e Musei Minori di Firenze.
Dettagli: cm.22x26, pp.292, 48 figure e 308 tavole bn.e a colori fuori testo, legatura editoriale cartonata. Coll.Gallerie e Musei Minori di Firenze.

CondizioniUsato, come nuovo
EUR 16.00
Disponibile
Aggiungi al Carrello

Vedi anche...

#35379 Arte Pittura
A cura di Giovanna Ragionieri. Milano, Federico Motta 1998, cm.29x33,5, pp.304, 100 illustrazioni in bianco e nero, 150 illustrazioni a colori. legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori in cofanetto con piatti figurati a colori. Collana Grandi Libri d'Arte. Ricostruire la personalità artistica di Cimabue, precursore di Duccio e di Giotto, simbolo degli albori del grande rinnovamento della pittura italiana alla fine del Medioevo, è assai difficile sia per la mancanza di notizie documentarie sia a causa del numero esiguo di opere, peraltro non ben conservate. Per un certo periodo, infatti, la critica ha addirittura pensato a Cimabue come a una figura leggendaria, un pittore forse mai esistito, e la mancanza di monografie, studi e documenti su questo importante pittore accresce sempre di più l'interesse per una pubblicazione a lui interamente dedicata, un volume che abbia anche il valore di un testo critico, di un catalogo, di uno strumento di consultazione per gli studiosi e appassionati d'arte. E' per questo che questo volume, oggi, a distanza di circa 30 anni dall'ultima pubblicazione, intende proporsi come compendio storico, critico e artistico degli studi, delle ricerche e delle considerazioni filologiche finora emersi. E' ormai da molti anni che Luciano Bellosi, curatore di questa preziosa monografia, si occupa di questo artista: ha studiato e analizzato a fondo le opere di Cimabue, la sua cifra stilistica, la sua tecnica pittorica, contestualizzando la sua intera produzione e poetica artistica in un quadro sinottico rappresentato dal periodo storico, culturale, politico e sociale in cui ha svolto la sua attività: l'Italia Centrale e la Toscana della fine del XIII secolo. La figura di Cimabue cessa così di essere quella di un personaggio mitico, legato solo ai ricordi di Dante o del Boccaccio, diventando persona reale attraverso la documentazione e la descrizione della fasi più importanti della sua vita con confronti di opere di altri artisti dello stesso periodo. Questo aggiornato e dettagliato volume, suddiviso in sette capitoli, è arricchito da un testo di Antonio Paolucci - soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Firenze, Prato e Pistoia - e da una sezione finale che comprende gli apparati fondamentali per una esaustiva consultazione: il catalogo delle opere di Cimabue, le opere citate dalle fonti, le opere erroneamente attribuite all'artista, l'appendice documentaria, la bibliografia, l'indice dei nomi e, infine, l'indice dei luoghi e delle opere. I sette saggi critici sono dedicati al percorso artistico di Cimabue: dagli inizi della sua carriera, a Pisa, seguiamo l'artista a Roma, a Firenze, ad Assisi fino ad arrivare agli ultimi anni. Avremo quindi il giovane Cimabue, la cui opera più antica arrivata fino a noi è il Crocefisso di San Domenico ad Arezzo; in seguito incontreremo gli affreschi e i mosaici del Sancta Sanctorum, eseguiti a Roma verso la fine del Duecento, il crocefisso di Santa Croce e la Madonna in trono col Bambino e angeli del Louvre, massime espressioni dell'opera dell'artista; quindi scopriremo un Cimabue più medievale e meno precursore di Giotto, innovatore e inventore del grande trono ligneo incrostato d'oro, degli angeli con le grandi ali coloratissime. Chiudono, infine, gli affreschi della Basilica Superiore, e di quella Inferiore, di S. Francesco di Assisi e la Maestà di Santa Trinita, che sono le sue opere più tardive, in un periodo, ormai, in cui le nuove idee di Giotto conquistano l'Italia. Luciano Bellosi, nato a Firenze nel 1936, professore presso l'Università di Siena, ricopre la cattedra di Storia dell'Arte Medievale dal 1979. Ha pubblicato numerosi saggi e libri dedicati all'arte, prevalentemente toscana del Duecento, Trecento e Quattrocento su riviste come: "Paragone", "Bollettino dell'Arte", "Prospettiva", "Revue de l'Art", "The Burlington Magazine". E', inoltre, curatore di numerose mostre, l'ultima delle quali "Francesco di Giorgio e il Rinascimento a Siena" è del 1993.

EAN: 9788871791425
Usato, come nuovo
EUR 125.00
-28%
EUR 90.00
Ultima copia
#57979 Arte Saggi
Milano, Jaca Book Ed. 2000, cm.19x26, pp.339, 300 figg.bn.nt. brossura copertina figurata. Coll.Di Fronte e Attraverso,433. Storia dell'Arte.

EAN: 9788816404335
Nuovo
EUR 35.12
-45%
EUR 19.00
Disponibile
#288453 Arte Pittura
Milano, Abscondita 2021, cm.10,5x18, pp.84, ill. brossura copertina figurata a colori. Coll.Miniature,109. "Quando la Volta Sistina fu compiuta (fu scoperta parzialmente nel 1510 e totalmente neU'autunno del 1512), essa apparve come un fatto capitale per l'arte, un tale salto rispetto al Quattrocento da far pensare di trovarsi in un'altra epoca. Di colpo si era "ingrandita la maniera" di dipingere, lo stile si era fatto elevato, le forme si erano dilatate e irrobustite con risultati di un fascino talmente imperioso che Raffaello stesso ne fece tesoro. E inutile insistere su una sorta di incomunicabilità tra la grandezza scontrosa di Michelangelo e la serena naturalezza di Raffaello: chi guardi una figura come quella in piedi di spalle presso San Gregorio Magno, o quella di filosofo antico che indica col braccio colossale all'estrema destra della Disputa del Sacramento, o il gigantesco Eraclito seduto ai piedi della scalinata della Scuola d'Atene non potrà ricorrere per un confronto altro che alla umanità della Volta Sistina. Tale ingrandimento della maniera di dipingere si attuava con una bravura e una disinvoltura sbalorditive; l'assoluta padronanza dei mezzi disegnativi non ammetteva errori, anzi le forme più difficili erano cercate e provocate a bella posta".

EAN: 9788884169624
Nuovo
EUR 13.00
-26%
EUR 9.50
Disponibile