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La mangusta e il cobra. Scritti di storia (in)naturale.

Autore:
Curatore: A cura di Oddone Longo.
Editore: Ediz.ETS.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Documenti e Contributi Storia Scienza,3.
Dettagli: cm.17x24, pp.232, br.cop.fig.con bandelle. Coll.Documenti e Contributi Storia Scienza,3.

Abstract: Francesco Ghiretti, uno dei maggiori studiosi di Fisiologia generale del Novecento, ci conduce in questa raccolta di saggi attraverso l'affascinante mondo della vita animale e umana, raccontandoci alcuni degli aspetti più interessanti e inquietanti del mondo vivente. Ghiretti ci accompagna in una ricognizione della storia attraverso cui la fisiologia, la biologia, la biochimica, a partire dall'Ottocento, sono pervenute alle prodigiose conquiste del secolo scorso: una storia della scienza scritta attraverso la narrazione delle avventure intellettuali dei ricercatori, talora dimenticati, al cui merito vanno ascritte quelle scoperte. .

EAN: 9788846708809
EUR 16.00
-50%
EUR 8.00
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Milano, Edizioni La Prora 1947, cm.17x23, pp.352, con illustrazioni e foto in bianco e nero. Brossura copertina figurata.
Note: Strappetto al dorso,
EUR 14.00
Ultima copia
A cura di Maria Teresa Monti. Modena, Mucchi Ed. 2020, cm.21x30, pp. da 1077 a 1398, leg.ed.in imitlin. Coll.Edizione Nazionale di Lazzaro Spallanzani, parte quarta Manoscritti, volume secondo. Il secondo volume dei “Manoscritti” di Lazzaro Spallanzani presenta in quattro tomi l’intero corpus delle carte (protocolli, bozze e “ristretti”) che l’autore compose in occasione della sua seconda indagine sul “chiuso” e le “arie”, cioè sulla respirazione animale e vegetale e sulla chimica dei gas. La presente edizione, critica e annotata, mantiene di quell’inchiesta l’intreccio tematico costitutivo, ricostruendo però l’ordine cronologico dei documenti e assicurandone la miglior leggibilità. Nessuna delle numerose ricerche che impegnarono Spallanzani fu concentrata in un lasso di tempo così breve (6 gennaio 1795 - 4 febbraio 1799) per una produzione così imponente di appunti, riassunti e prove di scrittura narrativa. In nessun altro caso i risultati conseguiti andarono tanto oltre il livello raggiunto dalla comunità intellettuale coeva e furono tanto intriganti ed intricati al punto da bloccare (molto più della morte) la compilazione e la pubblicazione del grande trattato promesso. Lo scienziato avanzò infatti la sede della respirazione dai polmoni alla cute dell’animale vivo, dall’animale morto all’organo espiantato, dal pezzo intatto alla parte cotta o trattata, dal tessuto integro alle fibre in decomposizione. In caccia frenetica del limite (e alle prese con dati riottosi alla regolarità di ogni legge), Spallanzani fu lavoisieriano e post-lavoisieriano. La scoperta della respirazione tissutale proiettò la sua fisiologia nella biochimica di un corpo disorganizzato, dove è lo scambio gassoso a identificare per organo ‘respiratorio’ il luogo in cui esso avviene. La funzione della respirazione, tradizionalmente legata alla vita e a una struttura anatomica specifica, perse l’uno e l’altro riferimento, proseguendo oltre la vita e largamente oltre l’organizzazione del corpo. Fu troppo anche per un intellettuale spregiudicato come Spallanzani, che infatti non riuscì a chiudere la partita.

EAN: 9788870008289
EUR 55.00
-36%
EUR 35.00
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A cura di Francesco Barbieri e Ferdinando Taddei. Con la collab.di Paola Manzini, Matteo Cerri, Umberto Moscatello. Modena, Mucchi Ed. 2018, cm.21x30, pp.444, leg.ed.in imitlin. Coll.Edizione Nazionale di Lazzaro Spallanzani, parte Sesta Manoscritti, volume terzo. Il secondo volume dei “Manoscritti” di Lazzaro Spallanzani presenta in quattro tomi l’intero corpus delle carte (protocolli, bozze e “ristretti”) che l’autore compose in occasione della sua seconda indagine sul “chiuso” e le “arie”, cioè sulla respirazione animale e vegetale e sulla chimica dei gas. La presente edizione, critica e annotata, mantiene di quell’inchiesta l’intreccio tematico costitutivo, ricostruendo però l’ordine cronologico dei documenti e assicurandone la miglior leggibilità. Nessuna delle numerose ricerche che impegnarono Spallanzani fu concentrata in un lasso di tempo così breve (6 gennaio 1795 - 4 febbraio 1799) per una produzione così imponente di appunti, riassunti e prove di scrittura narrativa. In nessun altro caso i risultati conseguiti andarono tanto oltre il livello raggiunto dalla comunità intellettuale coeva e furono tanto intriganti ed intricati al punto da bloccare (molto più della morte) la compilazione e la pubblicazione del grande trattato promesso. Lo scienziato avanzò infatti la sede della respirazione dai polmoni alla cute dell’animale vivo, dall’animale morto all’organo espiantato, dal pezzo intatto alla parte cotta o trattata, dal tessuto integro alle fibre in decomposizione. In caccia frenetica del limite (e alle prese con dati riottosi alla regolarità di ogni legge), Spallanzani fu lavoisieriano e post-lavoisieriano. La scoperta della respirazione tissutale proiettò la sua fisiologia nella biochimica di un corpo disorganizzato, dove è lo scambio gassoso a identificare per organo ‘respiratorio’ il luogo in cui esso avviene. La funzione della respirazione, tradizionalmente legata alla vita e a una struttura anatomica specifica, perse l’uno e l’altro riferimento, proseguendo oltre la vita e largamente oltre l’organizzazione del corpo. Fu troppo anche per un intellettuale spregiudicato come Spallanzani, che infatti non riuscì a chiudere la partita.

EAN: 9788870007978
EUR 55.00
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A cura di Maria Teresa Monti. Modena, Mucchi Ed. 2018, cm.21x30, pp. da 413 a 764, leg.ed.in imitlin. Coll.Edizione Nazionale di Lazzaro Spallanzani, parte Sesta Manoscritti, volume secondo. Il secondo volume dei “Manoscritti” di Lazzaro Spallanzani presenta in quattro tomi l’intero corpus delle carte (protocolli, bozze e “ristretti”) che l’autore compose in occasione della sua seconda indagine sul “chiuso” e le “arie”, cioè sulla respirazione animale e vegetale e sulla chimica dei gas. La presente edizione, critica e annotata, mantiene di quell’inchiesta l’intreccio tematico costitutivo, ricostruendo però l’ordine cronologico dei documenti e assicurandone la miglior leggibilità. Nessuna delle numerose ricerche che impegnarono Spallanzani fu concentrata in un lasso di tempo così breve (6 gennaio 1795 - 4 febbraio 1799) per una produzione così imponente di appunti, riassunti e prove di scrittura narrativa. In nessun altro caso i risultati conseguiti andarono tanto oltre il livello raggiunto dalla comunità intellettuale coeva e furono tanto intriganti ed intricati al punto da bloccare (molto più della morte) la compilazione e la pubblicazione del grande trattato promesso. Lo scienziato avanzò infatti la sede della respirazione dai polmoni alla cute dell’animale vivo, dall’animale morto all’organo espiantato, dal pezzo intatto alla parte cotta o trattata, dal tessuto integro alle fibre in decomposizione. In caccia frenetica del limite (e alle prese con dati riottosi alla regolarità di ogni legge), Spallanzani fu lavoisieriano e post-lavoisieriano. La scoperta della respirazione tissutale proiettò la sua fisiologia nella biochimica di un corpo disorganizzato, dove è lo scambio gassoso a identificare per organo ‘respiratorio’ il luogo in cui esso avviene. La funzione della respirazione, tradizionalmente legata alla vita e a una struttura anatomica specifica, perse l’uno e l’altro riferimento, proseguendo oltre la vita e largamente oltre l’organizzazione del corpo. Fu troppo anche per un intellettuale spregiudicato come Spallanzani, che infatti non riuscì a chiudere la partita.

EAN: 9788870007695
EUR 55.00
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