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Fuoco amico. Duetto.

Autore:
Curatore: Traduzione di Alessandra Shomroni.
Editore: Einaudi Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14x22, pp.399, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori.

Abstract: Ruach in ebraico significa vento, ma anche spirito, e "ruach refaim" è lo spirito dei morti, il fantasma. Il vento, in questo nuovo romanzo di Abraham B. Yehoshua, è quello che si insinua nelle fessure di un grattacielo di recente costruzione a Tel Aviv e provoca sibili e ululati che turbano gli inquilini. Amotz Yaari, il progettista degli ascensori, viene chiamato a indagare e a difendere il buon nome del suo studio dalle accuse che gli vengono rivolte. È la settimana di Hanukkah, una delle feste più amate in Israele, ma non è una settimana facile per Amotz. Sua moglie Daniela, che ama moltissimo è partita per la Tanzania, dove in una specie di esilio volontario vive Yirmiyahu, vedovo della sorella di Daniela. Da quando suo figlio è stato ucciso per sbaglio da un commilitone durante un'azione nei territori occupati, Yirmiyahu non sopporta più di vivere in Israele. Non solo: non vuole più vedere un israeliano o leggere un giornale o un libro scritto in ebraico. Vuole liberarsi dalla storia del suo paese, e per farlo ha accettato un lavoro di contabile al seguito di una spedizione paleoantropologica in Africa. Alla ricerca degli ominidi preistorici, per non rischiare dolorosi incontri con la storia. Al centro del racconto, il ricordo di un giovane ucciso, la rabbia per quelle due parole - "fuoco amico" -, il rifiuto di vivere in un paese continuamente in guerra, ma anche la sete di normalità, l'amore e la testarda volontà di tenere unita la famiglia.

EAN: 9788806184339
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Traduzione di Alessandro Guetta, Alessandra Shomroni. Torino, Einaudi 1999, cm.14x22, pp.449, legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori. Il libro raccoglie tutti i racconti scritti da Yehoshua: dodici storie pervase da atmosfere surreali, in bilico tra sogno e realtà. Il narratore pennella i propri personaggi con distacco, ironia, divertimento; la sua prosa è intensa e coinvolgente e tuttavia leggera. Ancora un volta Yehoshua dimostra il grande talento narrativo che ha fatto di lui uno dei maggiori esponenti della letteratura contemporanea

EAN: 9788806149284
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Traduzione di Alessandra Shomroni. Torino, Einaudi Ed. 2009, cm.14x22, pp.399, brossura copertina figurata a colori. Ruach in ebraico significa vento, ma anche spirito, e "ruach refaim" è lo spirito dei morti, il fantasma. Il vento, in questo nuovo romanzo di Abraham B. Yehoshua, è quello che si insinua nelle fessure di un grattacielo di recente costruzione a Tel Aviv e provoca sibili e ululati che turbano gli inquilini. Amotz Yaari, il progettista degli ascensori, viene chiamato a indagare e a difendere il buon nome del suo studio dalle accuse che gli vengono rivolte. È la settimana di Hanukkah, una delle feste più amate in Israele, ma non è una settimana facile per Amotz. Sua moglie Daniela, che ama moltissimo è partita per la Tanzania, dove in una specie di esilio volontario vive Yirmiyahu, vedovo della sorella di Daniela. Da quando suo figlio è stato ucciso per sbaglio da un commilitone durante un'azione nei territori occupati, Yirmiyahu non sopporta più di vivere in Israele. Non solo: non vuole più vedere un israeliano o leggere un giornale o un libro scritto in ebraico. Vuole liberarsi dalla storia del suo paese, e per farlo ha accettato un lavoro di contabile al seguito di una spedizione paleoantropologica in Africa. Alla ricerca degli ominidi preistorici, per non rischiare dolorosi incontri con la storia. Al centro del racconto, il ricordo di un giovane ucciso, la rabbia per quelle due parole - "fuoco amico" -, il rifiuto di vivere in un paese continuamente in guerra, ma anche la sete di normalità, l'amore e la testarda volontà di tenere unita la famiglia.

EAN: 9788806197698
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EUR 13.50
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EUR 8.00
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Traduzione di Alessandra Shomroni. Torino, Einaudi Ed. 2008, cm.14x22, pp.399, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori. Ruach in ebraico significa vento, ma anche spirito, e "ruach refaim" è lo spirito dei morti, il fantasma. Il vento, in questo nuovo romanzo di Abraham B. Yehoshua, è quello che si insinua nelle fessure di un grattacielo di recente costruzione a Tel Aviv e provoca sibili e ululati che turbano gli inquilini. Amotz Yaari, il progettista degli ascensori, viene chiamato a indagare e a difendere il buon nome del suo studio dalle accuse che gli vengono rivolte. È la settimana di Hanukkah, una delle feste più amate in Israele, ma non è una settimana facile per Amotz. Sua moglie Daniela, che ama moltissimo è partita per la Tanzania, dove in una specie di esilio volontario vive Yirmiyahu, vedovo della sorella di Daniela. Da quando suo figlio è stato ucciso per sbaglio da un commilitone durante un'azione nei territori occupati, Yirmiyahu non sopporta più di vivere in Israele. Non solo: non vuole più vedere un israeliano o leggere un giornale o un libro scritto in ebraico. Vuole liberarsi dalla storia del suo paese, e per farlo ha accettato un lavoro di contabile al seguito di una spedizione paleoantropologica in Africa. Alla ricerca degli ominidi preistorici, per non rischiare dolorosi incontri con la storia. Al centro del racconto, il ricordo di un giovane ucciso, la rabbia per quelle due parole - "fuoco amico" -, il rifiuto di vivere in un paese continuamente in guerra, ma anche la sete di normalità, l'amore e la testarda volontà di tenere unita la famiglia.

EAN: 9788806184339
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Traduzione di Alessandra Shomroni. Torino, Giulio Einaudi Editore 2011, cm.14,5x22, pp.367, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata. Collana Supercoralli. Indebolito dall'età nel fisico ma non nello spirito, Yair Moses è un regista israeliano invitato a Santiago per una retrospettiva sui suoi film. Lo accompagna Ruth, protagonista di gran parte delle sue pellicole, di volta in volta definita "compagna", "musa", "personaggio". Ad accoglierlo, però, vi saranno alcune sorprese: la rassegna è organizzata da un religioso appassionato di cinema e si concentra sui suoi primi titoli, pellicole cosi datate che lo stesso regista fatica a ricordarne il contenuto (facendo assomigliare le proiezioni a stranianti viaggi nella memoria, a metà tra la seduta psicanalitica e la confessione religiosa). Inoltre nella stanza d'albergo è appeso un quadro che lo turba profondamente: una versione del celebre tema iconologico della "carità romana" in cui la giovane Pero allatta il padre Cimone, chiuso in carcere e condannato a morire di fame. Il dipinto ricorda al regista una scena simile che sarebbe dovuta apparire in uno dei suoi film. Ruth, però, si era rifiutata di girarla: l'avallo di Moses alla decisione dell'attrice aveva causato la loro rottura con lo sceneggiatore, Shaul Trigano, la mente creativa alla base dei loro successi (e all'epoca compagno della donna). Una rottura tanto dolorosa quanto irrimediabile. Almeno fino ad oggi: Moses scopre che dietro l'organizzazione della rassegna c'è proprio Trigano.

EAN: 9788806203313
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Commedia in tre atti in prosa. Prefaz.e note di A.Zardo. Firenze, Le Monnier 1926, cm.14x21, pp.119, brossura Intonso
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Peresentazione di Manlio Pastore Stocchi. Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti 2011, cm.13,5x21,5, pp.XII,92, brossura soprac.fig.a col. [esemplare allo stato di nuovo] Nel centenario della scomparsa di Antonio Fogazzaro, l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti vuol confermare il ricordo vivo ed affettuoso dell’illustre scrittore che fu, tra il 1902 e il 1905, anche suo presidente. Negli «Atti» dell’Istituto Veneto vennero pubblicati tre saggi, Per un recente raffronto delle dottrine di S. Agostino e di Darwin circa la creazione (1890-91), Scienza e dolore (1897-98), Verità e azione (1905-06), ai quali Fogazzaro affidava con dignitosa e sofferta coerenza di pensiero e di arte le proprie convinzioni circa quei problemi della filosofia, della scienza, della fede che allora si andavano più accesamente dibattendo non sempre con conoscenze e probità pari alle sue. Questi scritti, preceduti da una Presentazione di Manlio Pastore Stocchi e da un saggio critico di Luigi Messedaglia del 1942, sono qui riproposti nella loro integrità. INDICE DEL VOLUME: Manlio PASTORE STOCCHI, Presentazione; Luigi MESSEDAGLIA, Antonio Fogazzaro e l’Istituto Veneto; Antonio FOGAZZARO, Per un recente raffronto delle dottrine di S. Agostino e di Darwin circa la creazione; Antonio FOGAZZARO, Scienza e dolore; Antonio FOGAZZARO, Verità e azione.

EAN: 9788895996325
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