Le mie prigioni. Memorie di Silvio Pellico da Saluzzo.

A cura di Mario Stefanoni. Novara, Istituto Geografico De Agostini 1968, cm.14x21.5, pp.511, legatura ed.scritte e fregi in oro al dorso.

Introduz.e commento storico a cura di F.Ravello. Milano, Soc.Editrice Internazionale 1954, cm.13,5x20, pp.328, con num.tavv.bn.ft. brossura Coll.I Classici della Scuola.

A cura di Carlo Curto. Torino, UTET 1954, cm.15,5x23,5, pp.778, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso. Coll.Classici Italiani.

Firenze, Nuova Italia 1938, cm.13,5x20, pp.243, brossura. Coll.Scrittori Italiani.

Catania, Edizioni Paoline 1963, cm.12,5x19,8, pp.104, legatura ed.in balacron. Coll.Maestri,97.

Thomas Merton e i Camaldolesi. A cura di Mario Zaninelli. Firenze, Casa Editrice Nerbini 2018, cm.15x22, pp.160, brossura. Collana Merton. Per un Nuovo Umanesimo. "La solitudine dell'eremo" contiene la corrispondenza intercorsa tra Thomas Merton ed i diversi interlocutori, soprattutto Anselmo Giabbani, in riferimento all'idea e al desiderio del monaco trappista di un suo possibile "transitus" dall'Ordine Cistercense della Stretta Osservanza alla Congregazione Camaldolese. La corrispondenza si estende per un periodo di circa quattro anni (settembre 1952 - marzo 1956) per un totale di 36 lettere. La domanda centrale alla quale Merton cerca di dare una risposta, interpellando diversi personaggi ecclesiastici e del mondo monastico di quell'epoca, riguarda il desiderio di passaggio ad un ordine più "contemplativo" di quello in cui si trova. I dubbi, i desideri, le delusioni, i tentativi di trovare una soluzione, i sogni e le varie risposte di coloro che cercano di aiutare l'animo tormentato di Merton convergono verso una soluzione diversa dal desiderio nascente del monaco dell'Abbazia del Gethsemani.