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La vampa d'agosto.

Autore:
Editore: Sellerio Editore.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.La Memoria,678.
Dettagli: cm.12x16,5, pp.271, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Memoria,678.

Abstract: Caldo torrido, estenuante, sole implacabile: è questa la vampa del mese più infuocato della torrida estate siciliana, ma è anche l'ardore e la passione che infiammano Montalbano. Siamo in agosto, Mimì Augello ha dovuto anticipare le ferie e Montalbano è costretto a rimanere a Vigàta. Livia vorrebbe raggiungerlo, ma per non restare sola, con Montalbano sempre al lavoro, pensa di portare con sé un'amica (con marito e bambino) e chiede a Salvo di affittare una casa sul mare per loro. La vacanza scorre nella villetta sul mare, silenziosa, verde. Ma un giorno il bambino sparisce. Montalbano accorre e scopre in giardino un cunicolo che rivelerà clamorose sorprese tra cui un baule con il cadavere di una ragazza scomparsa sei anni prima.

EAN: 9788838921445
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Palermo, Sellerio Editore 2007, cm.11,5x17, pp.152, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria. La storia comincia a Vigàta nel gennaio del 1890. Gnazio ritorna dall'America dopo 25 anni di assenza. Ci era andato a lavorare giovane perché in paese era rimasto solo. Sapeva solo "arrimunnari "gli alberi, ma alla perfezione tanto da essere assunto a New York come giardiniere. Poi, una brutta caduta da un pino, i soldi dell'assicurazione e il ritorno a Vigàta con un piccolo gruzzolo, sufficiente a comprare un pezzo di terra. Se ne era innamorato subito Gnazio, perché al centro di quella terra, stretta tra ciclo e mare, troneggiava un ulivo secolare, la gente diceva che aveva più di mille anni. La terra era rinata con le sue amorevoli cure, rivoltata e bagnata, popolata di animali, abbellita da una costruzione tirata su pietra su pietra e ora a 45 anni Gnazio era desideroso di farsi una famiglia. È l'esperta di erbe e guarigioni, la vecchia Fina, a trovargli una moglie, Maruzza Musumeci, bella come il sole. Chi sa perché quella ragazza non aveva mai trovato marito. Forse per certe sue stramberie? Le nozze, poi i figli. La famiglia di Gnazio e Maruzza cresce, prima nasce Cola, poi Resina, dalla voce ammaliante, poi Calorio e Ciccina, e cresce anche la casa... Una favola in cui si intrecciano mito e storia, ma anche arte, architettura, astrologia. Una fantasia sconfinata imbrigliata nel racconto di una vita vissuta intensamente.

EAN: 9788838922480
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Palermo, Sellerio Ed. 2010, cm.12x17, pp.148, brossura sopracop.fig.a col. Coll.La Memoria,810. Eja, Eja, Alalà! Fu già tempo in cui si andava in camicia nera; si cantavano inni. Quando la menzogna si accasa nella storia, sono gli atti di fede, e i manganelli, che fanno la verità. Ci volevano, a Vigàta, le furberie e le mattacchiate di uno scavezzacollo principe di colore, la selvatica estrosità e il talento per gli affari di un diciannovenne ben arnesato e sessualmente senza briglie, la spudoratezza e l'inclinazione astuta di un nipote del Negus, i puntigli principeschi di uno studentello straniero senza letto e senza tetto, che allettava gli occhi e invaghiva i cuori, per umiliare l'onore, l'orgoglio virile, le mire colonialistiche, le prolisse incompetenze del regime, e il nazifascistico razzismo. Il nipote del Negus, il principe Grhane Sollassié Mbassa, è stato iscritto alla Regia Scuola Mineraria di Vigàta. Si rivela un virtuoso della bricconeria e un atleta dell'inganno: tutti brontolando, e lui bravando; promettendo molto, e ancor più pagando, senza nulla mai ottenere. Cosa non tollerano tutti, cosa non tentano. Anche il Duce schiuma e freme, e subisce a rate i tiri bassi dell'etiope: di quel tizzone d'inferno che scalcia e corvetta; e sfugge al dover suo di dar testimonianza in terra italica e in colonia del viver bello e libero e generoso della "civiltà" fascista. Un evento reale con cui Camilleri torna alla sua vena più antica, quella più irriverente e comica, che mescola con intelligente divertimento, storia e fantasia. Il nuovo romanzo di Andrea Camilleri, "Il nipote del Negus", prende spunto da un fatto realmente accaduto: negli anni Trenta il nipote del Negus, personaggio interessante e originale, venne a studiare nella scuola mineraria di Caltanissetta. Nell'agosto del 1929 il nipote del Negus Ailè Selassiè si iscrive alla Regia Scuola Mineraria di Vigata. La cosa provoca un generale scompiglio: al nipote regale deve essere riservata una accoglienza all'altezza del suo rango; questo è l'argomento dell'esilarante corrispondenza tra ministero degli Esteri, Prefetto, Questore di Montelusa, federale di Vigata, direttore della scuola, ognuno preoccupato, in realtà, di salvare il posto. A far crollare la situazione sopraggiunge una missiva di Mussolini in persona, che sollecita il principe a scrivere una lettera di elogi spropositatati sul fascismo allo zio Ailé, allo scopo di facilitare la risoluzione del contenzioso aperto sui confini della Somalia. Il nipote del Negus temporeggia in vario modo e la vicenda prende la piega della farsa. Camilleri riscopre in questa narrazione la buona vecchia piega di caustica comicità che colorava le sue prime opere, mescolando realtà e fantasia con la maestria a cui sono avvezzi i suoi lettori.

EAN: 9788838924538
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Palermo, Sellerio 2015, cm.12x16,5, pp.258, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Memoria,1001. Non abbagli la luce matta che, sugli schermi delle pagine, proietta comiche a rapidi scatti: una schermaglia rodomontesca con due mosche fastidiose; una rissa con attori che sbaccanano e come palla si involvono e rotolano, con braccia e gambe che si agitano, tra pugni e morsi, e lampi di lama; un commissario con un occhio pesto e un orecchio morsicato, che per "scangio" viene arrestato dai carabinieri; una servente che prende a padellate e fa prigioniero un intruso, che l'ha distolta dalle occupazioni culinarie; un signore ben curato e ben vestito, che più volte va a un appuntamento: a vuoto sempre, e deluso. E c'è anche il remake di una scenetta antica e surreale (dal "Libro mio" di Pontormo passata a "Il contesto" di Sciascia) di chi, con la mente scardinata, sta chiuso in casa, e a chi bussa risponde di non esserci. In così lunatica atmosfera sembra che i dettagli creino digressioni. Ma è negli interstizi che il mistero prospera, insondabile; e lento scivola, dilatatorio, deviando gli aghi di qualsivoglia bussola e decorando di apparenze ingannevoli le sue trame da brivido. Il romanzo è un pantanoso labirinto del malamore, di un tenebroso malessere: geloso oppure ossessivo. Nel dedalo di meandri, giravolte, gomiti d'ombra, nasconde una "camera della morte": l'ultima, la più segreta, come quella delle mattanze nelle tonnare. A Vigàta i notturni sono di leopardiana bellezza. Non assolvono però il fruscio di invisibili ali di tenebra. Montalbano si è svegliato con una premonizione. Al commissario Montalbano piacerebbe molto la vita tranquilla: fare un bagno in mare, mangiare un piatto di pasta alla siciliana nella sua trattoria, ma purtroppo un’altra insidiosa giornata e un altro caso stanno per cominciare. La giostra degli scambi di Andrea Camilleri vede il più amato degli investigatori italiani alle prese con un nuovo caso. Il commissario ora è vecchio, stanco, ma a suo favore giocano una tenacia e un’esperienza difficilmente vendibili. Sulla spiaggia di Marinella dove ogni mattina si fa un tuffo per ritemprarsi Montalbano vede una rissa e colpisce l’uomo sbagliato e poi i carabinieri lo fermano pure. Il peggio della giornata però deve ancora venire: una volta arrivato in ufficio il commissario viene informato di un sequestro di persona davvero strano. Una trentenne è stata rapita, narcotizzata e dopo qualche ora liberata senza un graffio né alcun trauma. La stessa cosa si ripete dopo qualche giorno e ad essere colpita è la nipote di Enzo, il proprietario del ristorante in cui Montalbano va ogni giorno a pranzare. La ragazza, come la precedente rapita, ha 30 anni e lavora in banca. Chi c’è dietro questi rapimenti? E sono collegati alla sparizione di Marcello Di Carlo, il proprietario di un negozio di elettrodomestici che sembra essere stato inghiottito dal nulla? Dopo il rapimento di una terza ragazza e il ritrovamento di un cadavere, Montalbano comincia a tessere le fila della storia e a ricomporre un puzzle a tinte noir. In questo nuovo romanzo firmato dallo scrittore siciliano Camilleri, nuove avventure aspettano l’amato Commissario dal carattere forte e ironico, pronto a lasciarci senza fiato dalle risate o dalla paura.

EAN: 9788838933448
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Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1999, cm.15x22,5, pp.413, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Collana Omnibus.

EAN: 9788804444657
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