Le arti figurative in Piemonte. Vol.II: Dal secolo XVII al secolo XIX.

Intr.di M.Valsecchi. Milano, Istituto Geografico De Agostini-Gorlich 1998, cm.25x31, pp.257, num.figg.bn.e col.nt. legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Serie Gorlich.

Cinisello Balsamo, Cassa di Risp.di Pistoia e di Pescia 1963, cm.28,5x37, pp.32, 25 tavv.a col.ft. legatura ed. sopraccop.fig.a col.

Torino, 1981, cm.16x24, pp.320, 770 figg.bn.e a col.in tavv.ft. legatura ed.

Intr.di Marco Valsecchi. Milano, Istituto Geografico De Agostini-Gorlich 1998, cm.25x31, pp.257, num.figg.bn.e col.nt. legatura editoriale sopraccoperta figurata a colori. Coll.Serie Gorlich.

A cura di Luigi Schiaparelli. Roma, Ist.Storico Italiano per il Medio Evo 1906, cm.18x25,5, pp.XX-149, brossura Coll.Fonti per la Storia d'Italia,36.

Milano, Garzanti 2003, cm.11,5x18, pp.XXXVI-197, brossura con copertina figurata a colori. Collana I Grandi Libri, 409. Testo Italiano e Greco. Due tragedie "forti", in cui la presenza degli dèi ha ormai solo una funzione di immagine-simbolo di valori immanenti nella vita dell'uomo, come la forza dell'eros e l'ideale della purezza. La protagonista di "Ippolito", Fedra, e ancor più Medea sono tra i personaggi più drammatici del teatro d'ogni tempo: la tragedia è tutta interiore, il conflitto è dentro l'animo delle due straordinarie figure femminili, nello scontro tra le ragioni del cuore e della passione e la lucidità delle risoluzioni estreme portate a compimento.