Guida all'Italia ebraica.

Vercelli, Edizioni White Star 2008, cm.25x30,5, pp.136, illustrazioni. legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Collana I Luoghi e la Storia. Un viaggio in Israele è qualcosa di particolare, unico, un po' fuori dall'usuale e non sempre facile. In un piccolissimo territorio, dove una moltitudine di genti parla una babilonia di lingue, coesistono infatti paesaggi diversi, che vanno dalle coste sabbiose alle valli meticolosamente coltivate, dalle montagne innevate ai deserti più aridi, dai laghi pescosi alle acque salmastre, fino alla barriera corallina che nel Mar Rosso è ancora miracolosamente intatta. Moderni grattacieli si affiancano ai resti di alcuni dei siti più antichi del mondo, che con le loro rovine sono testimoni delle leggendarie vicende di gloriose civiltà. In questa terra in cui la natura ha una grande importanza, si respira un'atmosfera assolutamente unica, segnata dal passaggio di profeti e di eroi, di santi e di eremiti.

Torino, Einaudi Ed. 1941,1943, cm.15,5x21,5, pp.VIII-644. brossura Coll.Biblioteca di Cultura Storica,13**.

Lo "stile rappresentativo" e Ottavio Rinuccini.-Apocrifi bilivertiani,e altro. Studi e testi raccolti da Adelia Noferi. Firenze, Opus Libri 1986, cm.12x21, pp.371,num.tavv.bn.ft. brossura

Traduzione dall'ebraico di Elena Loewenthal, Sarah Kaminski. Milano, Anabasi Ediz. 1992, cm.14x21, pp.108, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Ariele,3. Anni '30: in un villaggio di pescatori della Costa Azzurra arriva dall'Austria una coppia di giovani sposi: belli, spensierati, si abbandonano volentieri al clima dolce della riviera, entrando in relazione con gli abitanti del luogo e con altri turisti. Senza mai rinunciare del tutto ad un loro senso di superiorità ironica e di distacco rispetto al nuovo mondo che li circonda, se ne sentono tuttavia pian piano risucchiare, come se la sensualità del posto si insinuasse lentamente nei loro corpi e nei loro sogni, fino all'imprevedibile esito finale. Ma non si deve pensare a un aspetto 'morale' della narrazione: a Vogel non interessa affatto giudicare i suoi protagonisti, censurarne una certa leggerezza o liberalità di costumi. Quello che è straordinario in questo breve romanzo è semmai proprio l'opposto, l'osservazione quasi distaccata di come piccoli e a prima vista insignificanti particolari arrivino ad incidere sul destino delle persone; e solo allora queste potranno rendersi conto dell'enorme, spaventoso vuoto che le contraddistingue e che non attende che di essere colmato, in un modo o nell'altro. Come scrive Alessandro Guetta nella postfazione al volume: "La piccola pensione della riviera è un laboratorio delle passioni in cui la soluzione è distillata lentamente, quasi inavvertitamente".