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Sei romanzi fra due secoli.

Autore:
Editore: A.Mondadori.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13x20, pp.XII,934,(2), legatura ed.in tutta tela. Collez.Omnibus.

CondizioniUsato, accettabile
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#189460 Biografie
Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1940,1942, cm.13,5x20, pp.378, con 32 tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso.
Usato, buono
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2a edizione. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1944, cm.13x19,5, pp.280, brossura sopraccop.fig.
EUR 14.00
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Bologna, FirenzeLibri Editore 2004, cm.14x21, pp.224, brossura copertina figurata. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,13. Questo romanzo di Alfredo Panzini è stato sempre considerato dalla critica come Marino Moretti considerava la protagonista di un suo romanzo, né bello né brutto. A parere dell'editore che lo ripropone, questo romanzo di Alfredo Panzini è più bello che brutto. Difatti, anche se all'inizio sia il protagonista che le figure femminili hanno più della maschera (il protagonista) e della macchietta (le figure femminili), con lo svolgimento dell'azione, sia il protagonista che le figure fem-minili, spesso attraverso il dolore, acquistano consistenza di personaggi o comun-que di compiute figure e quindi consistenza poetica e umana. La stessa Ghiselda, una delle figure femminili, attraverso la quale Panzini polemizza con il mondo e-stetico - dannunziano di certa società di quegli anni, sia per la fedele amicizia per il vuoto Cioccolani sia per il netto rifiuto a certe proposte (poco pulite) del prota-gonista, acquista anch'essa una sua umanità. Del resto non mancano le pa-gine decisamente e vorremmo dire fortemente poetiche come quelle in cui uno dei pro-tagonisti maschili cioè il giovane Marco Melai, descrive la vita che trascorre al fronte, pagine che sono allo stesso livello delle migliori pagine del Diario sen-timentale della guerra e che sarebbero senz'altro piaciute a Renato Serra. A parte il fatto che tutto il romanzo si legge bene, mai o raramente stanca o annoia, che è sempre un aspetto positivo anche, anzi soprattutto, per un romanzo. Ed è non del tutto giusto che questo romanzo sia stato "abbastanza" trascurato dalla critica. Con la presente ristampa l'editore, tra l'altro, ha voluto opporsi a questa ingiu-stificata "poca considerazione".

EAN: 9788876223747
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Bologna, FirenzeLibri Editore 2001, cm.14x21,5, pp.96, brossura copertina figurata. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,11. Nel 1896 esce, a Milano, il secondo libro di Alfredo Panzini. Il libro si intitola Gli ingenui ed è composto da quattro racconti Nora, Da Novi a Pavia, Per un ribelle e, in "pole position", La cagna nera. Il libro è recensito, da uno dei maggiori critici del tempo, Luigi Capuana. E qui comincia, cioè subito, la sventura, non del signor Bonaventura, ma del lungo racconto o romanzo breve. Difatti il Capuana preferisce tra i quattro racconti, Da Novi a Pavia e considera in modo quasi completamente negativo il racconto della povera cagnetta e del professore. Ma la sfortuna critica del racconto continua nel tempo. Molti critici che dedicano saggi e studi al Panzini, anche di impegno e di notevole valore, o non parlano del racconto o ne parlano in modo fortemente limitativo ponendolo, nei casi migliori allo stesso livello del racconto La biscia, di gran lunga inferiore invece alla storia della cagnetta e del professore. Già due volte sono stati citati i personaggi principali del romanzo breve cioè la cagnetta ed il professore. Difatti il racconto non è solo la storia del professore che prende a ben volere una povera cagnetta randagia, ma questo è certamente il tema fondamentale del romanzo. Tema pericoloso in quanto era facile, nel descrivere i guai della povera cagnetta, cadere nel più vieto sentimentalismo. E di cadere nella retorica nel discorso tenuto in sua difesa dal professore. Pericoli ambedue evitati dall'autore. Altro pericolo, decisamente evitato, nel racconto, dal Panzini, con l'aiuto di Apollo, è stato quello di rendere la cagnetta in modo simbolico (simbolo di tutti i diseredati, uomini e bestie) e nello stesso tempo di renderne la sua individualità ed umanità. Il romanzo breve è senz'altro degno di stare alla pari ai migliori (e molto più celebri) romanzi brevi di Thomas Mann (Tonio Kröger, Disordine e dolore precoce, ecc.) e di altri romanzi brevi di altri autori dello stesso livello.

EAN: 9788876223761
Nuovo
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Disponibile

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#45196 Arte Pittura
Bologna, FirenzeLibri Editore 1989, cm.21x30,5, pp.188, alcune figg.bn.nt.e 87 tavv.bn. legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Il Numero e L'Immagine. Studi sull'Arte Classica,3. Nell'opera pittorica di Giorgione s'annuncia una nuova spazialità, il cui fonda-mento teorico - qui per la prima volta indagato - viene identificato nel capitolo sulla prospettiva del De sculptura di Pomponio Gaurico, elaborato a Venezia e stampato a Firenze presso i Giunti nel 1504. Su questo impianto si sviluppano alcuni studi, intesi a decifrare il significato di alcuni dei più famosi dipinti - la Tempesta, i Tre filosofi - e di alcuni aspetti della ritrattistica giorgionesca, in modo da cogliere l'essenza della sua innovazione non solo nella urgenza pittorica e tonale che lo distingue dal Giambellino e apre la via a Tiziano, ma anche in un concetto dell'invenzione compositiva che partendo da Leonardo arriva a trovarsi in perfetta sintonia col Raffaello degli anni fiorentini.

EAN: 9788876223501
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