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Liberi e uguali. La camera del lavoro di Bergamo dalle origini alla prima guerra mondiale.

Autore:
Curatore: CGIL Bergamo.
Editore: Ass.Editoriale Il Filo di Arianna.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.16x21, pp.206, brossura.

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#45803 Arte Pittura
Parma, Cassa di Risparmio 1970, cm.28,5,x37, pp.161, 54 tavv.a col.e 23 bn.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col., in custodia,
EUR 41.00
2 copie
#119528 Filosofia
Presentaz.di M.Mazzocut Mis. Milano, Ediz.Mimesis 2002, cm.14x21, pp.71, 15 ill.a col.in tavv.nt. brossura copertina figurata a colori. Coll.Morfologie.

EAN: 9788884831132
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EUR 8.00
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#307037 Storia Moderna
Traduzione di Claudio Salone, Presentazione di Christian Sturtewagen. Roma, Salerno Ed. 2017, cm.15x21, pp.144, con 4 tavv.ft. brossura copertina figurata a colori. Coll.Piccoli Saggi,58. Figlio di Rodrigo Borja y Borja (Borgia), il futuro papa Alessandro VI, Cesare, assunto il cappello cardinalizio nel 1493 all'età di 18 anni circa, smetterà l'abito talare per il desiderio di fama e gloria terrena e per la brama di un principato italiano, quello di Romagna, sottraendolo così alle mire annessionistiche di Spagna e Francia. Noto a tutti per i suoi eccessi, sarà la gloria militare a consegnarlo alla storia. Se la sua spregiudicatezza politica è famosa, meno conosciute sono le sue capacità di stratega e le innovazioni introdotte nelle campagne militari delle guerre d'Italia. L'epopea del Valentino come condottiero apre la strada al periodo della grande «rivoluzione militare» del Cinquecento che sancisce la nascita della guerra moderna.

EAN: 9788869731396
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Milano, Mondolibri su licenza Sonzogno 2014, cm.15x22, pp.407, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Nel giro di ventiquattr’ore un uomo perde il controllo della propria vita: fa un grave errore sul lavoro, gli viene sequestrata la patente, trova l’ufficio sigillato dalla Finanza, scopre che il suo socio è fuggito lasciandolo nei guai, rompe definitivamente con la sua compagna – e nel frattempo sua figlia è scappata da casa. Credendosi braccato, fugge a sua volta, alla cieca, ma lo sfacelo cui si è di colpo ridotta la sua vita, man mano che egli lo affronta, si rivela sempre più chiaramente un approdo, fatale e familiare – secondo una mappa interiore che era stata tenacemente rimossa. Quest’uomo è Pietro Paladini, l’eroe immobile di Caos calmo, che nove anni dopo ritroviamo nella situazione opposta, roso dall’ansia e senza più un posto dove stare, costretto a vagare alla ricerca di quella pace improvvisamente perduta, o meglio – e questa sarà la sua scoperta – mai veramente avuta. La rimozione, la fuga, la famiglia che si disgrega, il confuso declino dell’Occidente, lo sforzo tragicomico di restare onesti in un tempo che spinge continuamente verso l’illegalità – e poi, di colpo, la verità. Alla fine di Caos calmo Paladini rispondeva a un celebre verso di Dylan Thomas affermando che “la palla che lanciammo giocando nel parco è tornata giù da un pezzo. Dobbiamo smettere di aspettarla”. Si sbagliava, la palla era ancora per aria. Torna giù ora, in Terre rare.
Usato, molto buono
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