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#275749 Sociologia

Contro la plebe.

Autore:
Curatore: Traduzione di Luigi Emery.
Editore: Volpe Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14x22, pp.138, brossura cop.fig. Prima ediziione italiana.

Abstract: "Qualche riferimento potrà sembrare datato ma questo libro è il documento di un'epoca e conserva, piaccia o no, quei difetti che si trovano anche nei classici. Il colpo di fioretto a Brigitte Bardot, per esempio, il cui culto è considerato da Poulet l'ultima conseguenza della Rivoluzione Francese, oggi potrebbe essere decisamente più forte con altri e infimi esempi, anche perché la celebre attrice ha acquisito negli ultimi decenni una dignità esistenziale e artistica che nel 1967 era difficile se non impossibile prevedere. Forse allora l'autore di questo libello la prese di mira per la popolarità che aveva raggiunto, forse perché era stata intervistata da Simone de Beauvoir (in un tempo in cui Alberto Moravia firmava un'analoga operetta con Claudia Cardinale), difficile dirlo con certezza. Ma questo è un esempio tra i tanti. Fatte le debite proporzioni, ci si accorge che non è il singolo caso che tiene in piedi l'ideologia di Poulet, ma una visione delle cose completamente opposta a quella attuale. Il valore del libro è da cercarsi nella palestra di idee (sbagliate per il nostro tempo) che l'autore riesce ad attivare in ogni capitolo. Ci sono letture che sviluppano l'elasticità mentale, magari facendoci ragionare su cose che rifiutiamo per istinto... Poulet ne raccoglie in gran quantità." (Armando Torno).

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Traduz.di Luigi Emery. Roma, Volpe Ed. 1969, cm.12x17, pp.189, brossura. Brossura L'amore non esiste: questa è la sconcertante conclusione cui giunge l'autore alla fine del pamphlet, condotto in modo originalissimo, tutto impennate e rapidità. Perché ciò che in effetti esiste è di volta in volta: il desiderio, la passione, l'amorazzo giovanile, l'erotismo; e in più tutti gli aspetti, spesso inaspettati, che assume la "sensualità diffusa".
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A cura di G.Semerano. Firenze, Sansoni Ed. 1960, cm.18x25, pp.276, 25 facsimili. brossura Coll.Biblioteca Bibliografica Italica,23. Ediz.num.in 666 esemplari.
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#176082 Filosofia
Domodossola, Sodalitas sd.,anni '50, cm.16x22, pp.170, brossura Coll.di Studi Filosofici Rosminiani,12.
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Flora e il suo culto a Roma. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, xiv-280 pp. con 11 figg. f.t. a colori, brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,492. Oggi Flora viene comunemente associata ai fiori e al mirabile ritratto che di lei ha saputo fare Botticelli nella celeberrima Primavera, ma per gli antichi Romani ella era una dea ben più complessa di quanto si possa pensare. Il dominio sulla fioritura è senza dubbio la sua caratteristica principale, che deve originariamente essere ricondotta alla sfera agraria e alle piante eduli per poi estendersi sempre più alle piante ornamentali, dando efficace dimostrazione di come ella, non diversamente da tutte le altre divinità antiche, non sia un’entità immutabile, ma si adatti al cambiamento dei tempi e dei costumi. La complessità della sua figura è confermata dal culto a lei riservato, che trova la sua massima espressione nei Floralia, festa gioiosa e licenziosa durante la quale le prostitute giocano un ruolo di spicco in qualità di mime, ma che prevede anche l’esecuzione di pratiche finalizzate a scopi agrari (sparsiones e venationes). La presente monografia analizza tutti gli aspetti concernenti la dea e i riti a lei dedicati, estendendo la trattazione anche alle testimonianze provenienti dai territori italici e all’iconografia, che spazia da quella antica a una selezione di opere moderne.

EAN: 9788822266194
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#306484 Sociologia
Roma-Bari, Laterza 2012, cm.14x21, pp.183, brossura con bandelle. Da quando, nel 1992, è scoppiato lo scandalo di Tangentopoli, la cronaca giudiziaria italiana si è arricchita di vocaboli che mettono il processo, prima nella fase dell'indagine e poi durante il dibattimento, sotto la lente d'ingrandimento del media, molto frequentemente fra scandali e critiche. Spesso, soprattutto, perché vi è coinvolta la classe politica, dai personaggi eccellenti che siedono in parlamento o a palazzo Chigi, sede del governo, fino ai peones, che, poco conosciuti al grande pubblico, sono protagonisti a livello locale, nelle regioni, nelle province o nei comuni. Piercamillo Davigo, coadiuvato dal giornalista Leo Sisti, illustra in queste pagine le figure chiave del procedimento giudiziario e le diverse fasi del processo. Affronta anche, denunciandoli dall'interno, i ritardi che attanagliano l'Italia dei tribunali, alle prese con decisioni che richiedono anni e anni prima della fine di un processo. Propone una "cura" radicale, non un'aspirina, per uscire dal "girone infernale" nel quale la giustizia è entrata, spesso a causa di leggi ad hoc che tendono ad allungarne ulteriormente i tempi. Una "cura" che suggerisce provvedimenti a costo zero e che impegnerebbe il parlamento in poche sedute, senza interminabili discussioni. Il libro di Piercamillo Davigo è un viaggio che rivela i lati oscuri del processo, portandoli alla luce del sole, prende per mano il lettore e lo conduce nei meandri dei palazzi di giustizia fino a spiegargli qual è la realtà...

EAN: 9788842099048
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