Belle da morire.

Fotografie di Liberto Perugi. Prefazione di Sergio Bertelli. Firenze, La Casa Usher 1988, cm.22x30, pp.160, numerose illustrazioni bn.e a colori anche a piena pagina, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori.

Prefazione di Giovanni Raboni. Milano, All'Insegna del Pesce d'Oro 1979, cm.12x17, pp.125, brossura Coll.Narratori.

Roma, Editrice Studium 1955, cm.12x17, pp.199, brossura. Coll.Universale Studium,39.

Traduzione di Carla Malerba. Milano, Baldini Castoldi 2004, cm.15x22, pp.371, legatura ed. sovraccoperta fig. Coll.Romanzi e Racconti,278. In una calda mattina d'estate, mentre si precipita a prendere il treno per arrivare nel suo ufficio di Boston dove l'attende una fitta agenda di appuntamenti, Bill Chalmers si rende conto a poco a poco di non ricordare più dove è diretto, né il nome del posto in cui è impiegato, tantomeno dove abita e chi è. Dopo qualche ora di smarrimento viene riportato a casa e incomincia a ricordare, ma l'incubo è appena iniziato. Afflitto da uno strano intorpidimento, Bill è allarmato e impedito sul lavoro e invoca una diagnosi per la sua malattia. Sprofonda così in un vortice di analisi mediche, inseguito dalla maniacale frenesia della sua azienda dove regna l'imperativo della produttività a ogni costo e dalla disperazione della moglie.