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#340988 Economia

Ma gli Scimpanzé Sognano la Pensione? Come Diventare Molto Ricchi (O Almeno Essere Felici).

Autore:
Curatore: Traduzione di Anna Zapparoli.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Strade Blu. Non Fiction.
Dettagli: cm.15x21, pp.209, brossura con bandelle e copertina figurata. Coll.Strade Blu. Non Fiction.

Abstract: Che ruolo hanno le emozioni, il caso e la fiducia negli affari, nelle decisioni su come impiegare i soldi e più in generale nel perseguire gli obiettivi? E poi, una volta portato a termine un buon business, una volta ottenuto ciò che si è a lungo desiderato, si è davvero felici? Il denaro non da la felicità: una frase che può persino sembrare ingenua o ipocrita, se a pronunciarla è uno degli uomini più ricchi del pianeta. Eppure Jacob Burak, storico fondatore di Evergreen, una delle società di investimenti israeliane di maggiore successo al mondo, ne ha le prove, e sono inconfutabili: parlano per lui ricerche e studi sul comportamento umano. "Ma gli scimpanzè sognano la pensione?" non è il solito libro di un milionario desideroso di raccontarsi e di offrire il segreto del suo successo. Con molta ironia e semplicità affronta il rapporto fra le realtà finanziarie e l'etologia umana e animale, analizza fattori come fortuna, paura e desiderio di serenità, confuta in modo inequivocabile svariati cliché del mondo degli affari. Partendo dal presupposto che il comportamento umano, tanto in campo economico quanto nella sfera personale, è influenzato da fattori genetici e di tipo sociale che accomunano l'uomo ai primati, Burak insegna a superare le difficoltà professionali e della vita quotidiana, a prendere realmente coscienza di alcune piccole e grandi scelte in grado di cambiare l'esistenza, a individuare un personale percorso verso la felicità.

EAN: 9788804592211
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#341046 Economia
Traduzione di Daria Cavallini e Brunella Martera. Torino, Giulio Einaudi Editore 2014, cm.14,5x22, pp.466, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll.Einaudi. Passaggi. Dietro gli allarmanti titoli dei giornali sulla perdita di posti di lavoro, sul fallimento delle banche e sull'avidità delle multinazionali vi è in realtà una storia, poco nota ai più, di pessime idee. Per oltre cinquant'anni gli economisti si sono affannati a sviluppare eleganti teorie sul modo in cui i mercati funzionano - come essi facilitino l'innovazione, la creazione di ricchezza, l'allocazione efficiente delle risorse. In questo libro John Cassidy descrive l'influenza crescente di quella che egli chiama "l'economia utopistica": essa ignora come la gente reale agisce nella vita quotidiana e nega gli svariati modi in cui un libero mercato privo di regole può produrre conseguenze disastrose e impreviste. Cassidy getta poi uno sguardo sulle teorie economiche di punta, per offrire una comprensione nuova dell'economia che metta da parte le assunzioni passate secondo cui le persone e le imprese prenderebbero le loro decisioni soltanto in base al proprio interesse razionale. Partendo dall'attuale crisi finanziaria globale, Cassidy esplora un mondo interconnesso in cui il contagio sociale è ormai la regola. In un tale ambiente, egli mostra come pregiudizi e deviazioni individuali del comportamento - presunzione, invidia, emulazione e miopia -spesso diano luogo a crescenti fenomeni macroeconomici, come i picchi del prezzo del petrolio, e i cicli alimentati dal credito immobiliare. Risultati inevitabili di ciò che Cassidy chiama "l'irrazionalità razionale".

EAN: 9788806195663
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