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Andare in pensione. Piaceri, dispiaceri, opportunità.

Autore:
Editore: Il Mulino.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.12x24, pp.193, illustrazioni, brossura con copertina figurata a colori. Collana Universale Paperbacks Il Mulino, 676.

Abstract: L'agognata pensione è un traguardo importante della nostra vita, un momento di festa, felicità e libertà. Ma davvero lavorare stanca? Siamo sicuri che il meritato riposo sia sempre una gioia? E che, una volta ritiratisi dal lavoro, "pensionato" sia uguale a vecchio e inutile? Questo volume affronta un tema caldo e quanto mai attuale. Di fronte a interventi legislativi che allontanano sempre più il momento del ritiro dal lavoro e altri che incidono sul risparmio e sul reddito, per la prima volta il nodo della pensione viene trattato dal punto di vista soggettivo e individuale e le risposte che riceviamo sono tutt'altro che scontate: andare in pensione non significa essere vecchi, ma anche lavorare a certe condizioni aiuta il nostro benessere psicofisico e non sempre chi è anziano è necessariamente un cattivo lavoratore, infine andare in pensione è un passaggio delicato, con luci e ombre, che coinvolge tutta la persona, ci costringe a vederci in modo diverso e non necessariamente positivo, al punto che è essenziale per il nostro benessere, per la nostra autostima e per il nostro senso di autoefficacia affrontare bene e attivamente una delle più importanti tappe della nostra vita.

EAN: 9788815254641
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Milano, Il Saggiatore 2022, cm.14,5x21,5, pp.242, numerose illustrazioni a colori brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll.La Cultura. "Storia sentimentale del telefono" è il racconto lungo 150 anni del nostro romantico e turbolento rapporto con questa invenzione rivoluzionaria. Un album di ricordi composto dalle telefonate che ci siamo scambiati da ogni parte del mondo. Tutto è iniziato quasi per caso. Da una donna malata e un marito che non voleva lasciarla sola mentre lavorava in un'altra stanza. L'esigenza che aveva spinto l'emigrato italiano Antonio Meucci a progettare il «telettrofono» è rimasta la stessa attraverso tutta l'evoluzione di questo prodigioso oggetto: comunicare, annullare le distanze. Ma come siamo cambiati noi, mentre cambiava il modo di farlo? Che esseri umani erano quelli che entravano nelle cabine telefoniche armati di un sacchetto di monetine? E quanto siamo diversi da chi allungava il filo a spirale della cornetta da una stanza all'altra in cerca di un po' di privacy? Ci hanno fatto perdere di più la pazienza la linea che cade o le insistenti chiamate dei call center? Bruno Mastroianni ci guida in un viaggio che da Meucci e Bell conduce sino al dispositivo fisso con la rotella e ai primi cellulari, per approdare infine all'era degli smartphone, in cui telefonare è diventata l'ultima necessità per cui utilizziamo il telefono: una narrazione che si snoda tra storia e costume, musica e pubblicità, per raccontare come, in uno strumento così semplice e geniale, abbiamo trovato il mezzo per esprimere la nostra anima.

EAN: 9788842830801
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