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Lettere XII ad un amico nelle quali si ricerca, e si illustra l'antica e moderna situazione della Città di Fiesole e suoi contorni. In appendice: G.Gargani, Museo Bandini in Fiesole Relazione storica. L.Tramontani, All'amico Maria Bandini.

Autore:
Curatore: Ristampa ampliata sull'ediz.Firenze,1800.
Editore: FirenzeLibri Ed. - Ediz.Libreria Chiari.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13x20, pp.10,285,36, brossura Fuori Collana.

EAN: 9788887774405
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Con le postille inedite dell'Autore. Illustrata e comentata da Gustavo Uzielli. Firenze, A cura del Comune 1898, cm.25x34, pp.XIV,132,83), 2 tavv.di cui una ft. brossura con sopracop. Bibliografia delle opere concernenti Paolo Toscanelli, Amerigo Vespucci per Giuseppe Fumagalli.
EUR 150.00
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Bibliografia delle opere concernenti Paolo Toscanelli ed Amerigo Vespucci compilata da Giuseppe Fumagalli. Presentaz.originale di Giovanni Marinelli. Prefaz.originale dell'A. Nuova prefaz.di Marco Conti. Reggello, FirenzeLibri Ed. 2011, cm.24x34, pp.XIV,132, un facsimile ed una tav.bn.nt. brossura,coperta in cartoncino pesante. Coll.Viaggi ed Esplorazioni,3, diretta da Maurizio Maggini, Alessandro Del Meglio, Mauro Marrani. Ristampa dell'Edizione di Firenze,1898.

EAN: 9788876220784
EUR 29.00
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#137411 Angolo Antico
Omnia ex codd. MSS. Laurentianis ... Notisque locupletavit Ang. Mar. Bandinius academiae flor. socius. Tomus et acta academiae platonicae a magno cosma excitatae cui idem praeerat recensentur et illustrantur.... Tomus. I. Florentiae, Sumptibus Iosephi Rigaccii 1748, cm.15x22, pp.(2),XXXVII,(2)236,(4), legatura cartonata, dorso in pergamena coeva morbida.
EUR 192.00
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Terza edizione. Presentazione di Benito Mussolini. Edizione illustrata da 20 xilografie di Francesco Gamba. La Spezia, Nella Stamperia Apuana di Ettore Serra 1923, cm.25x35,5, pp.133 (15), brossura editoriale con sopraccoperta rimboccata, illustrata con fregi in bianco e nero, ampia unghiatura. Stampato su carta in barbe di pregio con marca editoriale «E S» [Ettore Serra] in filigrana, appositamente fabbricata dalla cartiera Magnani di Pescia. Cofanetto. Tiratura di 500 esemplari. Il noostro n.131. Edizione in gran parte originale e libro completamente riorganizzato nella sua struttura, anche stilistica, dove l’asciuttezza dell’Ungaretti del 1915 comincia a trasformarsi nel concentrato lirismo del “Sentimento del tempo”. Sontuosa edizione sia per la complessa realizzazione tipografica sia per la bellezza delle illustrazioni che ne fanno forse il più bel figurato del Novecento italiano. Cofanetto editoriale ricostruito sui lacerti di quello originale. Bellissima copia come nuova ad eccezione di lievissime macchioline sulle prime carte. Esemplare impreziosito da una lunga dedica autografa di Ungaretti, strettamente coeva, che non solo commuove per la struggente bellezza del suo dettato poetico ma che anche costituisce un documento letterario di straordinaria importanza che risolve il problema della poesia pura e del rapporto tra Ungaretti ed il movimento ermetico. Visto il costo enorme del libro all’epoca, ed in base alla nostra esperienza, probabilmente unica copia con dedica in possesso privato. À Joseph Baruzi À son âme en tourment et très noble Ces quelques images Jaillies de passions, qui se sont efforcées d’être pures. Rome, le 9 juillet 1923. Via del conte rosso, 10. Giuseppe Ungaretti Dalla pesantezza delle passioni alla loro decantazione, distillate in puri suoni: così in sintesi il senso di questa straordinaria dedica in cui Ungaretti, a sette anni di distanza dalla sua prima pubblicazione, riassume in termini memorabili la poetica simbolista del Porto sepolto. Al nobile amico afflitto dai tormenti dell’anima il poeta offre la formula dell’esenzione dal dolore conquistata nelle trincee del fronte di guerra: immagini sottratte alle sofferenze e purificate nell’incolume alterità dei suoni, salvati dal tempo dell’orrore nell’ intemporalità del frammento, reso eterno dalla meraviglia salvifica della sonorità stessa (lezione appresa dal grande maestro del simbolismo francese, Mallarmé). La dedica è un unicum per l’esplicita formulazione di una poetica che Ungaretti nel 1923 stava ancora elaborando e che scaturirà, pienamente realizzata, in Sentimento del tempo. All’amico sofferente per l’assedio delle passioni Ungaretti anticipa, oramai maturata dall’esperienza post-simbolista de L’allegria, la mitografia della parola pura scampata all’effimero della storia e risanata dalla sua stessa, decantata trasparenza: mitologia della “poesia pura” che sarà di grande momento esemplare per i giovani poeti dell’Ermetismo già pronti, negli anni Trenta, a esplorare l’assolutezza del suono combinato con l’analogico nesso tra immagine e alterità. Si tratta dunque di un documento eccezionale, in quanto raramente un grande poeta si dispone ad affidare ad una semplice dedica una sintesi così memorabile e storicamente unica della propria concezione della parola e della sua magia evocativa di una salvezza contro la storia. I fratelli Jean e Joseph Baruzi, e soprattutto il secondo, erano molto legati ad Ungaretti, come dimostra il cospicuo carteggio ancora, a mia conoscenza, inedito. Jean fu Professore di Storia delle Religioni, e si interessò soprattutto di Mistica e di Spiritualità: San Paolo, San Giovanni della Croce, Leibniz e l’organizzazione religiosa della terra. Joseph fu filosofo, storico della Filosofia e musicologo, in queste veste interessato particolarmente a Wagner, e recependo quindi una istanza inerente alla dialettica dei suoni che era una eredità del dibattito simbolista e decadente sul moderno incanto musicale che si era concentrato sulle pagine della celebre Revue wagnerienne. Joseph era attratto anche dallo straniante, e inventivo linguaggio eschileo e dal Misticismo di Platone e Dante, per l’influsso probabile di suo fratello. Era stato alla Sorbona allievo di Bergson e ne aveva ereditato la passione a studiare il rapporto tra l’uomo, la memoria ed il tempo. Tale lavoro di riflessione si concretizzò in uno dei suoi più celebri libri, La Volontè de Mètamorphose, edito nel 1911. Tale opera costituì una fonte molto importante per la genesi della Recherche proustiana, perché permise allo scrittore di chiarire il suo rapporto dialettico con Schopenhauer, facendogli apprezzare il concetto di “memoria involontaria” alla base delle reminiscenze proustiane e delle “intermittences du coeur”. Ma tali rapporti intellettuali furono importanti anche per la genesi della poesia ungarettiana, per la sua propensione a scandagliare i meandri della memoria umana, della percezione interiore e dello scorrere del tempo; erano queste probabilmente le tematiche che nel 1923 accomunavano ancora biografia personale ed esperienze intellettuali dei due amici, e da qui prende le mosse questa intuizione ungarettiana che si concretizza nella dedica, frammento lirico o epigramma consolatorio, con la più potente medicina che Ungaretti, sciamano della Parola, poteva somministrare al suo dolente amico, l’incanto della poesia. Una parola tra [ indice | indici | contiene | volumi ] e due punti finali: ## Tomo 1 // Opzionale, è un titolo, può essere usato più volte. -- Prima voce dell'indice. -- Seconda voce dell'indice // Non inserire altro testo sotto all'indice, inserirlo prima dell'indice.
EUR 9,800.00
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Traduz.di E.Roggeri. La Spezia Fratelli Melita Editori 1990, cm.14x21, pp.286, alcuni esempi musicali nt., brossura, cop.fig.a col. [copia allo stato di nuovo]. Coll.Il Flauto di Pan, Vita ed Opere dei Grandi della Musica.

EAN: 9788840368085
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#208485 Criminologia
Prefaz.di Raymond Cartier. Milano, Sugar Ed. 1959, cm.14x21, pp.269, alcune tavv.bn.ft. legatura ed. sopraccop.ill.
EUR 20.00
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Roma, Limes 2023, cm.17x24, pp.262, cartine nel testo, brossura con copertina figurata a colori. Questo numero si concentra sulla regione saheliana, teatro della “catena dei colpi di Stato” che da anni punteggiano l’area, ma che negli ultimi tempi hanno subìto una marcata accelerazione. Agli occhi dell’Italia, la circostanza rileva per almeno tre motivi.Primo: perché la (in)stabilità del Sahel si riflette sui fragili equilibri della fascia maghrebino-nordafricana, dunque sui paesi affacciati sul Mediterraneo e nostri prossimi dirimpettai.Secondo: perché da questi paesi – Egitto, Libia, Marocco, Algeria, Tunisia – originano o passano flussi di risorse fondamentali. A cominciare da quelle energetiche, rese ancor più vitali dalla guerra in Ucraina. Al contempo, in Nord Africa approdano i flussi migratori che puntano all’Europa attraverso il Mediterraneo, cui si aggiungono quelli autoctoni determinati dalle precarie condizioni socioeconomiche e di sicurezza.Terzo: perché i disordini e i golpe che spazzano il Sahel, area in cui la Francia esercita una storica influenza, hanno forte connotazione antifrancese. Ciò configura un chiaro rigetto degli assetti neocoloniali finora vigenti e apre la porta a nuove influenze esterne. Specie da parte della Russia.Siamo dunque di fronte a un momento di profonda e tumultuosa trasformazione di un’area in cui l’Italia ha interessi fondamentali e dalla cui instabilità abbiamo molto da perdere.Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.
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