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Il cavaliere e la morte. Sotie.

Autore:
Editore: Adelphi.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Fabula,28.
Dettagli: cm.14x22, pp. 92, brossura copertina figurata , con bandelle. Coll.Fabula,28. Prima edizione.

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Prima edizione. Torino, Einaudi Ed. 1971, cm.12x19,5, pp.122, legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig. Coll.I Coralli,275.
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Torino, Einaudi Ed. 1977, cm.11,5x19,5, pp.144, brossura cop.fig.a col. Coll.Nuovi Coralli,192. Prima edizione.
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Milano, Adelphi Ed. 2000, cm.14x22, pp.169, brossura sopracop.fig. Coll.Biblioteca,387.

EAN: 9788845915260
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Prima edizione. Milano, Adelphi Edizioni 1989, cm.10,5x18, pp.66, brossura. Coll.Piccola Biblioteca,238. "Una storia semplice" è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai – ed è un vero tour de force – l’autore si trova costretto a nominare sia l’una sia l’altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l’opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l’unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi – un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. È forse questo l’estremo azzardo concesso a chi vuole «ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia».

EAN: 9788845907296
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A cura di Pietro Tacchi Venturi . Torino, UTET 1934, cm.20x27, pp.632, legatura ed.in tutta tela. L'indagine religiosa nella storia e i suoi metodi. La religione dei primitivi. La religione dei popoli che abitarono il Messico e l'America Centrale. La religione dei cinesi...
Da collezione, accettabile
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A cura di Stefano Busellato. Ediz.con testo a fronte. Pisa, Ediz.ETS 2006, cm.14x21, pp.240, brossura cop.fig.con bandelle. Dolore, storia, lucido sguardo sul presente che per Schlesak soffiano come sinonimi da uno dei più importanti mantici della propria poetica - la tematica dell'esilio. Dapprima subìto come fuga dal regime comunista, poi scelto come espatrio volontario per non restare preda di una qualsivoglia carta che pretenda di inscrivere un'identità. L'esilio passa da dato biografico a categoria esistenziale. Se Proust diceva l’artista come "cittadino di una patria sconosciuta", Schlesak è il poeta della patria negata. Egli si dice uno zwischenschaftler (abitante del tra), rumeno, tedesco, italiano e nessuno dei tre: chi "ben conosce l'abissalità di questa esistenza […] ha superato l'illusione che il mondo sensibile possa offrire una patria". Lontananza e vicinanza, dittatura e libertà, realtà e sogno, urlo e silenzio, svelano di profilo d'appartenere allo stesso volto. Persino l'oscuro più oscuro, la morte, diviene un "eterno albeggiare", e l'esilio, prova generale di questa e ferita sorgiva, diviene l'immateriale patria di un infinito. Un poeta che, a chi voglia carpirne il segreto, può ancora confidare in un sorriso: amo ergo sum. Zunächst als Flucht vor dem kommunistischen Regime erlebt, dann als freiwillige Auswanderung nach Italien gewählt, wandelt sich bei diesem Dichter das Exil von der biografischen Gegebenheit zur existentiellen Kategorie. Er nennt sich einen Zwischenschaftler (Bewohner des Zwischen): ist er nun Deutscher, Rumäne, Italiener? Er lässt sich nirgends einordnen. "Einer, der die Abgründigkeit dieser Existenz kennt, hat die Illusion überwunden, dass ihm die sinnliche Wahrnehmungswelt ein Vaterland, eine Heimat bieten könnte", schrieb er in einem Essay. Ferne und Nähe, Diktatur und Freiheit, Wirklichkeit und Traum, Schrei und Schweigen enthüllen im Profil, dass sie zu ein und demselben Gesicht gehören. Selbst das dunkelste Dunkel, der Tod, wird zur "ewigen Frühe", und das Exil ist seine Generalprobe. Diese Wunde wird zum immateriellen Vaterland eines Unendlichen. Dies sind die Koordinaten eines im ewig Banalen nach Sinn dürstenden Dichters, der uns mit einem Lächeln anvertrauen kann: amo ergo sum.

EAN: 9788846714558
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Firenze, Mauro Pagliai Editore 2012, cm.15x21, pp.260, brossura copertina figurata a colori. Coll.Storie del Mondo. Due realtà s'incrociano in un arco di tempo che abbraccia due secoli fra la Germania e il Vaticano. Da una parte una famiglia di ebrei tedeschi spazzata in gran parte dalla furia nazista e dall'altra un ramo della stessa famiglia finito in Vaticano e coinvolto nella stessa tempesta. Negli anni bui del regime hitleriano si apre una finestra sulla vita quotidiana a Berlino e sulle disperate vicende di agiati borghesi, ebrei ma laici, travolti da eventi che non credevano possibili. S'incrociano nelle loro case Albert Einstein e gli inventori del film sonoro. S'insinuano spie nei loro archivi di brevetti. Le spie non mancano neppure in Vaticano: la Wehrmacht controlla il telefono di Pio XII. Sono gli anni della fame e dei soccorsi che arrivano a papa Pacelli: dai tessuti stipati nei Musei vaticani ai barili di baccalà nascosti sotto la cappella Sistina. Le bombe colpiscono anche il piccolo Stato mentre gli ambasciatori giocano a golf sotto la cupola di San Pietro. I ricordi del primo "vaticanista" della storia della Santa Sede si congiungono con le cronache del figlio fino a Benedetto XVI. Si scoprono molti "altarini", ma si sfatano leggende che lasciano strascichi di dubbi.

EAN: 9788856401783
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Vicenza, Neri Pozza 2006, cm.14x21,5, pp.318, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Narratori delle Tavole. È il 22 novembre del 1340 e Benedetto XII attraversa con passo energico la Sala degli Arazzi nel Palazzo dei Papi di Avignone. Sono sei anni che è sul trono di Pietro. Un periodo certamente breve per avere già portato a compimento quella maestosa costruzione: una sede papale con preziose tappezzerie e sublimi sfondi di marmo a trompe-l'oeil. In verità, visto dall'esterno, il Palazzo, fiancheggiato da torri e accerchiato da mura, sembra una fortezza inespugnabile. Ma, in tempi così cupi in cui la Chiesa non cessa di essere l'oggetto della cupidigia dei principi, è indispensabile che il capo della cristianità soggiorni in un luogo sicuro anziché sulle sponde caotiche del Tevere, dove imperversa la guerra tra gli Orsini e i Colonna e non passa ora che guelfi e ghibellini non si azzuffino. Un giorno forse finirà quella che il poeta chiama la "cattività babilonese" della Chiesa e la Santa Sede tornerà nella città dei sette colli dove riposano le ceneri di Pietro e Paolo. Un giorno, forse, ma non ora...

EAN: 9788854501232
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