Percorsi interpretativi. Dallo strutturalismo al proceduralismo.

Iconografia a cura di Silvia Danesi. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1976, cm.22x27, pp.157, 60 ill.e tavv.a col.nt. legatura ed. cop.fig.a col.

Firenze, Casa Ed.Adriano Salani 1945, cm.14x22, pp.286, 15 tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, Collez.Conoscere.

Traduz.di Giuseppe Sardelli. Milano, Fratelli Fabbri Ed. 1985, 2 voll. cm.12,3x18,5, pp.282,302, legature editoriali sopracc. Coll.I Grandi della Letteratura.

A cura di Pina De Luca, Amelia Valtolina. Traduz.di Ugo Persi. Milano, SE Ed. 2023, cm.10,5x19,5, pp.103, brossura copertina figurata a colori con bandelle. Coll.Piccola Enciclopedia,211. "Nel 1926, ancora ignaro della morte incombente, Rainer Maria Rilke indirizza, su invito di Boris Pasternak, una lettera a Marina Cvetaeva che accompagna i suoi ultimi due volumi di poesie. Della poetessa esule Rilke non conosce nulla; sa soltanto, attraverso Pasternak, che legge con grande ammirazione i suoi versi. La risposta non si fa attendere. Dall'esilio francese Cvetaeva risponde subito; e in tedesco, la lingua appresa dalla madre nella sua infanzia. E con una lettera d'amore. Alla quale Rilke, a sua volta, risponde con slancio. Senza mai incontrarsi, i due poeti vivono, da una lettera all'altra, la storia di un vero « amor di lontano», come quello cantato dai trovatori. Un'arcana frenesia sommuove le singole lettere, come se entrambi inconsapevolmente sapessero che il tempo del loro dialogo è fatalmente contato, prossimo a scadere." (Pina De Luca e Amelia Valtolina)