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#88735 Filosofia

La Gaia Scienza e Idilli di Messina.

Autore:
Curatore: Nota introduttiva di Giorgio Colli. Versione di Ferruccio Masini. Nuova edizione riveduta.
Editore: Adelphi Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Piccola Biblioteca,54.
Dettagli: cm.10,5x18, pp.364, brossura con bandelle, Coll.Piccola Biblioteca,54.

EAN: 9788845903328
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#88758 Filosofia
Nota introduttiva di Giorgio Colli. Versione di Sossio Giametta. Milano, Adelphi Ed. 1978, cm.10,5x18, pp.XV,214, brossura con bandelle. Coll.Piccola Biblioteca,48. Con La nascita della tragedia, sua prima opera, pubblicata nel 1876, Nietzsche appare subito nella sua unicità, ponendo al pensiero e alla vita nuove esigenze e nuovi criteri. In queste pagine si rivela, in una splendida orchestrazione musicale, dove il respiro wagneriano regola il flusso di una prosa inaudita nella lingua tedesca, quell’intuizione totale della civiltà greca – non accertamento storico, ma al contrario intenzionale riconquista di potenti categorie, quali l’apollineo e il dionisiaco, e, dietro a esse, della perduta saggezza tragica – che aveva guidato Nietzsche agli studi classici e resterà poi per sempre la sua stella polare: qui tale intuizione si presenta in una sorta di «iniziazione letteraria, dove il rituale misterico è sostituito dalla parola stampata». Forma di per sé azzardata e dissestante, sicché appare inevitabile che il libro provocasse grande scandalo nel mondo accademico; così avvenne, e fu un grande filologo, Wilamowitz, ad attaccare direttamente Nietzsche. Ma, anche per quanto riguarda la realtà storica, si può dire che il tempo ha agito in favore di Nietzsche: in questi cento anni, di fatto, il rigore filologico non può vantarsi di aver raggiunto grandi certezze sulle origini della tragedia greca – e, nella tenebra abbagliante di quegli inizi, certe singole osservazioni di Nietzsche e soprattutto la caratterizzazione del dionisiaco, che Nietzsche qui ha descritto per la prima volta nella sua opera, restano indispensabile riferimento.

EAN: 9788845901997
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#83090 Filosofia
Introduz., traduz.e note a cura di Sossiao Giametta. Milano, Fabbri Ed. 1998, cm.11,5x19, pp.273, legatura editoriale cartonata. Collana I Classici del Pensiero.
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#107320 Filosofia
Trad,e cura di Sossio Giametta. Milano, Biblioteca di Via Senato Ediz. 2004, cm.14x20, pp.163, br,con bandelle, Cill.La Biblioteca dell'Anima,4. Con lo Zarathustra Nietzsche aveva già scritto il suo Ecce homo, in timore e tremore. Ma esso era, come le altre sue opere, caduto nel vuoto. Stanco di non essere riconosciuto e di essere mal interpretato, egli, poco prima di essere atterrato dalla pazzia, "monta sulle nuvole per parlare con tuoni e fulmini": si mette in piazza, si autointerpreta, si teatralizza. Scrive, sul filo dell'estrema sanità mentale, il libro della propria vita, un libro unico, alto, più bello della più bella biografia di Plutarco: il documento e il monumento di un genio del moralismo che interpreta dall'interno la lezione di grandezza, libertà e indipendenza impartita all'umanità a prezzo della propria vita e felicità.

EAN: 9788887945669
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#305852 Filosofia
Traduzione di Christian Kolbe. Massa, Edizioni Clandestine 2015, cm.12,5x19, pp.108, brossura copertina figurata a colori. Coll.Highlander. In questo saggio del 1874, che costituisce la seconda delle quattro "Considerazioni inattuali", Nietzsche attacca la cultura storicistica della sua epoca, sostenendo come 'l'eccesso di storia' sia responsabile di un sentire opprimente e dell'incapacità dell'uomo di plasmare liberamente il proprio futuro. Solo attraverso l'oblio, l'uomo può avere accesso alla vera felicità, giacché solo esso (prerogativa e dono degli animali) può assicurare il rifiorire perenne della vita. "L'eccesso di storia è un danno per la vita: noi dobbiamo avere coscienza storica, ma quanto basta per la vita (...). Noi soffriamo di una febbre storica". Tutto ciò che appartiene al passato non aiuta la vita, ma costituisce un'insuperabile e oppressiva allucinazione. La Storia non fa che renderci schiavi del nostro tempo, nostalgici di un passato irripetibile. Non è la storia, sostiene Nietzsche, che deve dominare la vita, bensì l'esatto contrario. Occorre semplicemente usufruire della Storia per arricchire la qualità della nostra esistenza. È nei giovani che il filosofo ripone le sue speranze: grazie al loro istinto naturale, essi si rendono conto della malattia storica, rivolgendosi all'antistorico, ovvero all'arte di dimenticare.

EAN: 9788865965580
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Introduz., testo e apparati a cura di Alfonso De Petris. Firenze, Leo S.Olschki Editore 1979, cm.17x24, pp.290, brossura

EAN: 9788822228178
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A cura di L.Picanyol. Roma, Ediz.di Storia e Letteratura 1955, cm.17,5x25,5, pp.460, brossura Coll.Storia e Letteratura, Raccolta di Studi e Testi,60.

EAN: 9788884988355
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Traduz.di Gioia Guerzoni. Torino Einaudi Ed. 2001, cm.13,5x21,5, pp.141, brossura cop.fig.a col. Coll.I Coralli,166.

EAN: 9788806160333
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Milano, Giuffrè Ed. 1969, cm.18x25, pp.152, brossura
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