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#92431 Storia Antica

Le origini del pensiero greco.

Autore:
Curatore: Traduz.di Fausto Codino.
Editore: Editori Riuniti.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Universale,93.
Dettagli: cm.12,5x19,5, pp.112, brossura cop.fig.col. Coll.Universale,93.

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Con un saggio introduttivo di Marinette Dambuyant. Traduz.di Angiola Masucco Costa. Milano, Ediz.Mimesis 1996, cm.11x17, pp.75, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Cabiri.

EAN: 9788885889910
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Prefazione di Andrea Marcolongo. Roma, Treccani 2021, cm.12x18, pp.132, brossura con bandelle. Coll. Voci,20. Abbiamo tutti bisogno del mito. Non solo e non tanto perché ci piace o perché addirittura ne siamo appassionati, ma perché abbiamo tutti bisogno di una cornice in cui inquadrare noi stessi e il nostro presente. Il mito seduce l'immaginazione, meraviglia, ma soprattutto offre radici al nostro pensiero perché, ci insegna Vernant, quello che a prima vista sembrerebbe «un guazzabuglio di favole strampalate» poggia piuttosto su fondamenta profondissime, che hanno consentito ai Greci di costruire il loro mondo spirituale e materiale. Insomma, sebbene nessuno creda, e probabilmente abbia mai creduto anche nell'antichità, che le storie di eroi e dèi siano vere, che sia realmente esistita un'Afrodite uscita dalle acque o un'Atena nata dalla testa di Zeus, tutta la civiltà occidentale continua a figurarsi all'interno dell'orizzonte intellettuale tracciato quasi tremila anni fa dal mito greco. Come sostiene Andrea Marcolongo nella sua prefazione, «il mito greco si rivela ancora oggi il perimetro entro il quale pratichiamo l'esercizio del pensiero - e con cui misuriamo il grado raggiunto o mancato della nostra civiltà».

EAN: 9788812008940
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#203090 Filosofia
Ediz.italiana a cura di Giulio Guidorizzi. Traduz.di Arianna Ghilardotti. Milano, Raffaello Cortina Editore 1998, cm.14x22,5, pp.XX,329,(3), brossura cop.fig.a col.con bandelle. [ottimo esemplare.] Coll.Scienza e Idee,38. Dalla libertà degli antichi a quella dei moderni, dall'uomo religioso arcaico a quello politico: è un viaggio di due millenni che Vernant propone in questo volume, in cui analizza le trasformazioni epocali della politica e dell'immaginario.

EAN: 9788870784992
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Bologna, Il Mulino 1999, cm.16x24, pp.548, brossura Coll.dell'IIst. italiano per gli studi storici. Testi Storici, Filosofici e Letterari,9.

EAN: 9788815067883
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#235042 Facsimili
Edizione Facsimile del manoscritto miniato su pergamena ms. 1853. Autorizzata dalla Biblioteca Civica di Verona. A cura di R. Bini. Modena, Il Bulino Edizioni d'Arte 2007, 2 volumi con legature in pelle, in cofanetto. Facsimile cm.18x25. Commentario cm.17,5x24,5. Tiratura limitata di 600 esemplari. Il nostro esemplare è accompagnato da un ulteriore cartella contenente la preghiera in volgare veronese del XIII secolo, cartella ideata per essere unicamente donata a Sua Santità Benedetto XVI. Il caloroso gradimento espresso dal Ponteficeha indotto l'editore a realizzare altri esemplari da riservare ai collezionisti più affezionati, integrando il testo originale con la trascrizione e con un particolare di una carta miniata del codice. l manoscritto 1853 della Biblioteca Civica di Verona è un codice miniato su pergamena risalente alla seconda metà del XIII secolo. Misura mediamente 17 × 24 cm ed è composto da 42 carte, corrispondenti a 84 pagine. Le prime due carte, in scrittura gotica semicorsiva, contengono la Preghiera alla Vergine, una delle più antiche laudi in volgare veronese. Il resto del codice, interamente illustrato, tramanda i testi, in scrittura gotica rotunda, delle due leggende di San Giorgio di Cappadocia (cc. 3r-26r) e di Santa Margherita d’Antiochia (cc. 27r-37v); in chiusura due miniature a piena pagina: Cristo in maestà con i quattro evangelisti e San Cristoforo. Il manoscritto fu acquistato dalla Biblioteca Civica nel 1881 per 200 lire dell’epoca. Una nota di possesso ne denuncia la provenienza dal monastero di Santa Maria Maddalena, al quale era stato assoggettato fin dal 1350 quello di osservanza francescana di Santa Maria delle Vergini che, fra il Due e il Trecento, accoglieva molte giovani dell’aristocrazia veronese, compresa una fanciulla della famiglia Della Scala, dominante in città, cui era toccata in sorte la vita monastica. Ciò ha fatto supporre agli studiosi che il codice, viatico per una vita di intensa spiritualità, abbia accompagnato nel convento delle clarisse una giovane nobile veronese. Uno straordinario racconto per immagini. L’importanza artistica del manoscritto è dovuta all’eccezionale ciclo delle 78 miniature che illustrano le leggende di San Giorgio e di Santa Margherita. Ne risulta uno straordinario racconto per immagini, la cui peculiarità strutturale è il costante rapporto tra testo e immagine. Se ciò conferma una delle tipicità della miniatura medievale – specie nei manoscritti di carattere religioso e liturgico in funzione anche di una comprensione “in diretta” del messaggio divino – l’apparato miniatorio del codice, peraltro ottimamente conservato, si eleva per l’inusuale e incomparabile ampiezza e per i nessi stilistici con gli affreschi veronesi dello stesso periodo e per la palpabile influenza della pittura bolognese. Leggenda di San Giorgio. Ben cinquantacinque miniature accompagnano la leggenda del tribuno Giorgio di Cappadocia, dal momento in cui dichiara all’imperatore Daciano la propria fede cristiana a quando, dopo sette anni di tormenti, viene decapitato. L’immagine che chiude la leggenda è quella più nota: san Giorgio a cavallo trafigge con una lancia il drago, tenuto al guinzaglio dalla principessa. Più tardi, intorno al 1435, sarà Pisanello a riprendere il tema per l’affresco nella chiesa veronese di Sant’A­nastasia. Leggenda di Santa Margherita. Ventun miniature decorano la leggenda di santa Margherita, pastorella di Antiochia, di cui s’invaghisce il pre­fetto Olibrio. Il rifiuto della fanciulla è considerato atto di ribellione verso il potere imperiale romano e dunque essa è barbaramente tor­turata e man­data a mor­te. La storia della santa ha costituito uno dei sogget­ti prediletti dell’arte cristia­na, sia a O­­rien­te (affreschi del X secolo nelle chiese di Goreme, in Cap­pa­docia) che in Oc­cidente (celebre il dipinto di Tiziano del 1550).

EAN: 9788886251662
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#256317 Filosofia
Bari, Dedalo libri cm.14x21, pp.234, brossura. Contiene:Il dilettante.Il piffero maledetto. Nessun linguista qualificato.Il dominio di Arnheim e altro.
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A cura di Renato Covino. Palermo, Flaccovio 1998, 2 voll. cm.15x21,5, pp.670 complessiva, brossura Coll.Scritti di M.Mineo.

EAN: 9788878041530
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