La tragedia della Francia. Dalla superbia di ieri agli armistizi di oggi (cronache di guerra).

Milano, Ediz. Alpes 1928, cm.14x20, pp.431, 80 tavv.bn.ft.ed una carta ripieg. brossura, copertina figurata a colori,

Milano, Ediz.Alpes 1926, cm.14x19,5, pp.488, 60 tavv.in bn.ft., brossura.

Milano, Mondadori 1942 cm.11x18,5, pp.470, brossura con bandelle. Coll.I Libri per Tutti,2.

cop. anteriore figurata da Veneziani Milano, Ediz.Alpes 1929, cm.14x20, pp.522, 40 tavv.bn.ft. brossura cop.fig.a col.

Introduz.di Giandomenico Amendola. Traduz.di Giuseppe Barletta. Bari, Dedalo 1974, cm.14x21, pp.317, brossura Coll.La Scienza Nuova,24.

Nuova ristampa anastatica con una postfazione e indici a cura di Stefano Zamponi. Roma, Salerno Ed. 2008, 3 tomi, cm.15x21, pp.1700 complessive, brossure copertine figurate. Coll.Biblioteca Storica Dantesca,3. Erudito e bibliografo francese, Paul Colomb de Batines si trasferì nel 1844 a Firenze, dove si dedicò con grande passione agli studi bibliografici danteschi. Dalle sue esplorazioni nacque un'opera eccezionale per i tempi: quella "Bibliografia dantesca", che apparve subito e si conferma dopo oltre un secolo e mezzo uno strumento prezioso, imprescindibile per ogni ricerca storica su Dante e l'opera sua. L'opera si articola in quattro parti, in cui sono registrate, con ampio corredo di notizie: le edizioni della Commedia e gli estratti che ne sono stati fatti, le traduzioni in latino e in altre lingue, i dizionari, i glossari, ecc.; le principali voci della critica dantesca, gli studi sull'origine e la storia del poema, le allegorie, i riferimenti mitologici, ecc.; i commenti a stampa alla Commedia, generali o parziali; i manoscritti contenenti il testo (integrale o per frammenti) del poema e i "commenti inediti" allo stesso.

Traduzione di Maria Nadotti. Milano, Feltrinelli 2000, cm.12,5x19,5, pp.264, brossura copertina figurata. Collana Serie Bianca. La schiavitù non è affatto scomparsa: oggi si stimano circa ventisette milioni di schiavi. Se ne sa però troppo poco ed è proprio l'ignoranza a favorirne sopravvivenza e diffusione. Gli schiavi sono individui privati della libertà, costretti a lavorare senza possibilità di scelta, senza tutela, non pagati, in condizioni spesso disumane. Non si trovano solo nei paesi sottosviluppati, ma sono occultati anche nelle ricche capitali dell'Occidente democratico. Gli schiavi hanno un bassissimo costo, sono "usa e getta", rischiano la vita quotidianamente con lavori pericolosi o nella prostituzione, sono esposti a soprusi di ogni tipo, non più in base alla razza, bensì a causa della miseria.

Milano, Jaca Book 1983, cm.15,5x23,5, pp.280, legatura editoriale, sovraccoperta figurata a colori. Collana Storia delle religioni.