Aspesi,Natalia.
La donna immobile.
Milano, Fratelli Fabbri Editori
1973,
cm.15x21,
pp.176,
legatura ed.cartonata, sovraccop. Esempl.molto ben tenuto.
Seconda edizione.
"La donna, mobile per gli uomini (che hanno inventato la femminilità), è, di fatto, ancor oggi, per responsabilità degli uomini (che hanno stabilito le norme della sua normalità), immobile. Per questo l'inquietudine della donna è esplosa negli anni Settanta come un grande fenomeno sociale. Questo libro parla delle donne, della vita delle donne, della rabbia delle donne, della soggezione delle donne agli uomini, della liberazione delle donne. Non è tuttavia un manifesto femminista. Constatato che la condizione delle donne è una condizione di escluse dal potere (religione, leggi, cultura, storia, istituzioni gerarchiche), Natalia Aspesi costruisce (con intelligenza e senza connivenza, con partecipazione e senza pietismo, con passione e con humour), attraverso una progressione di positivi e negativi cronistici, il racconto di un'ipotesi di convivenza sociale in cui la donna diventa finalmente protagonista del suo ruolo." (dalla IV di cop.).