La ricerca figurativa a Rieti negli anni Sessanta.

A cura di Annibale Zambarbieri. Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti 2008, cm.17x24, pp.288, brossura cop.fig.a col. Biblioteca Luzzattiana, Fonti e Studi,15. [esemplare nuovo] INDICE DEL VOLUME:Giovanni MICCOLI, Ansie di restaurazione e spinte di rinnovamento: i molteplici volti del pontificato di Leone XIII. Luciano MALUSA, Il neotomismo e gli orientamenti della politica di Leone XIII. Annibale ZAMBARBIERI, Roma, «Romanitas»: un'ecclesiologia della visibilità e dell'autorità nel secondo Ottocento. Claude PRUDHOMME, Mission, ambitions universelles et libéralisme sous le pontificat de Léon XIII. Maurilio GUASCO,I seminari e la cultura. Gianfranco SPAGNESI, L'architettura religiosa a Roma durante il pontificato di Leone XIII. Fulvio TESSITORE, Le trasformazioni dello Stato dall'età di Leone XIII alla riflessione di Giuseppe Capograssi. Piero BARUCCI, Il pensiero economico italiano durante il pontificato di Leone XIII; Mauro MORETTI, Sguardi liberali sul mondo cattolico. Alcuni appunti.

Ospedaletto, Pacini Editore 1997, cm 25x34,5, pp. 101, num.figg.bn.nt. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Coll.Storia, memoria, civiltà. Storia e immagine della scienza.

Chivasso, Chiesa Parrocchiale della Madonna del Rosario Fratelli Serassi - organo Genere: Classical - General. Elegia 2009, 1 CD, Playing Time: 74 min. AudioCD,

Firenze, Mauro Pagliai Editore 2009, cm.15x21, pp.240, brossura copertina figurata a colori. Coll.Gli Artisti Raccontati nel Loro Tempo. Jacopo Pontormo (Pontorme 1494 - Firenze 1557) è uno dei più originali e spregiudicati pittori toscani del Cinquecento. "Ghiribizzoso", nevrotico e solitario lo definisce Vasari, con un giudizio che influenzerà per secoli la valutazione dell'artista. Era davvero così? Da una sottile indagine nell'opera e nella vita, emerge un maestro scorbutico ma lucido, infaticabile sperimentatore di tecniche e stili, interprete geniale dell'anticlassicismo e della "maniera". Individualista e capriccioso, ma non misantropo, ha amici tra i maggiori intellettuali del tempo. Vive con parsimonia in una Firenze scossa da lotte politiche, intrighi di corte, liti tra gli artisti ed epidemie di peste. Lavora per i Medici ma anche per committenti repubblicani, con una tensione febbrile, che lo uccide poco più che sessantenne durante l'esecuzione nella chiesa di San Lorenzo di un grandioso ciclo di affreschi.