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#147902 Filosofia

Il millennio del filosofo: chiliasmo e teleologia morale in Kant.

Author:
Publisher: Ediz.ETS.
Date of publ.:
Series: Coll.Filosofia,47.
Details: cm.14x22, pp.232, brossura copertina figurata con bandelle. Coll.Filosofia,47.

Abstract: L’inizio di un nuovo millennio impone di ripensare la questione del senso e del futuro della vicenda storica dell’umanità. Chi forse meglio di ogni altro può aiutarci in questo compito è Kant, il filosofo par excellence del millennio trascorso, che ha collocato la sua riflessione sulla storia (sia politica che religiosa) sotto l’insegna del «chiliasmo». Mentre per lo più la categoria di millenarismo è usata in senso spregiativo, per Kant il richiamo al regno millenario è invece un modo per prospettare un’epoca futura della storia che corrisponda alle attese di libertà, giustizia, pace, compimento morale. Per Kant la storia può essere pensata come un «tutto» solo se in essa, malgrado il «male radicale», è riconoscibile una destinazione e un progresso morale dell’umanità. Egli legge nelle tensioni conflittuali e nei tentativi rivoluzionari del suo tempo i «segni» di un movimento che permette di anticipare una risposta alla domanda: «Che cosa ci è lecito sperare?». La sua concezione teleologica della storia non ha la pretesa di un sapere assoluto, ma assume una «fede eroica nel progresso» come impegno a cambiare le cose in meglio senza cedere alla tentazione dell’accomodamento allo status quo, dello scetticismo più o meno cinico o della disperazione.Questo studio va alla ricerca delle fonti, dei significati, delle implicazioni del «chiliasmo» kantiano sia nell’ambito cosmopolitico sia nell’ambito etico-religioso, collocandolo nell’orizzonte più ampio della questione della finalità e dello scopo finale come quadro trascendentale della «terza domanda» della ragione.Gerardo Cunico [Genova 1949] insegna Filosofia della religione all’Università di Genova. Tra le sue principali pubblicazioni: Essere come utopia. I fondamenti della filosofia della speranza di Ernst Bloch [1976]; Critica e ragione utopica. A confronto con Habermas e Bloch [1988]; Messianismo dionisiaco. Percorsi «apocrifi» per una rilettura di Nietzsche [1992]; Da Lessing a Kant. La storia in prospettiva escatologica[1992]; Messianismo, religione e ateismo nella filosofia del Novecento. Bloch, Kracauer, Benjamin, Horkheimer, Adorno, Habermas [2001]. Ha curato l’edizione italiana di E. Bloch, Experimentum mundi [1980], e l’edizione originale tedesca di E. Bloch, Logos der Materie [2000]. Tra gli altri volumi da lui curati: Kracauer: il riscatto del materiale [1992]; Attualità e prospettive del «principio speranza» [1998].

EAN: 9788846705051
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Milano, SE Ediz. 2018, cm.13x22, pp.228, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Testi e Documenti,175. Sebbene ci siano stati altri tentativi di rendersi conto dell'unità d'indirizzo delle arti e delle lettere nell'ambito di singoli periodi stilistici, unità sentita fin dai tempi antichi e sanzionata dall'appellativo di « arti sorelle», di solito i precedenti studiosi dell'argomento si son limitati a considerazioni di contenuto e di reciproci influssi, in margine al vecchio assioma oraziano ut pictura poesis. Partendo da osservazioni circa la calligrafia e il ductus, o stile di scrittura, l'autore del presente volume ne estende l'applicazione alla creazione artistica, che in grado anche maggiore della calligrafia è un'espressione dell'individuo. « La calligrafia s'insegna, e certe caratteristiche appartengono allo stile generale del periodo, ma la personalità dello scrivente, se è di qualche rilievo, non manca di rivelarsi. Lo stesso accade anche con l'arte. Gli artisti minori mostrano gli elementi comuni del periodo in un modo più accentuato, ma non v'è artista, per originale che sia, che possa evitar di mostrare una qualche dose delle caratteristiche generali ». Analogamente a quanto ha fatto Vladimir Ja. Propp per le fiabe, Praz ha cercato di stabilire una similarità di struttura in mezzi espressivi diversi, sicché opere d'arte d'uno stesso periodo, in campi e con argomenti diversi, rivelano lo stesso pattern o disegno strutturale. La proposizione di Propp, che i personaggi delle fiabe variano mentre la funzione rimane la stessa, troverebbe così riscontro in un'altra proposizione: i mezzi variano, ma la struttura rimane la medesima. Il mito antico, che diede Mnemosine come madre delle Muse, ha suggerito all'autore il titolo di questo libro, il quale in un sintetico panorama delle arti e delle lettere dall'antichità al tempo presente individua e analizza i patterns strutturali che si sono affermati via via nel corso della storia.

EAN: 9788867235179
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Traduz.di Alberto Rollo. Milano, Feltrinelli Ed. 2001, cm.12,5x19,5, pp.478, brossura cop.fig.a col. Coll.Universale Economica. Un romanzo, in cui l'io narrante - lo spaesato scrittore Michael Owen - si muove fra la propria storia di illusioni e trame adolescenziali, di ambizioni azzoppate e di amori frustrati, e quella di una famiglia di rapaci dominatori, gli Winshaw. Saldamente insediati ai posti di comando della finanza e della società inglesi, i componenti della famiglia Winshaw incarnano il delirio di potere che ha segnato gli anni di Margaret Thatcher, portando l'Inghilterra allo sfascio.

EAN: 9788807813825
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#145704 Filosofia
Messina, Casa Editrice D'Anna 1956, cm.14x22, pp.327, brossura Coll.Biblioteca di Cultura Contemporanea,L.
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Firenze, Olschki Ed. 2009, cm 15 x 21, xxxviii-458 pp. Biblioteca di storia toscana moderna e contemporanea - Studi e documenti, 55. Nella convinzione che le strategie difensive siano leggibili solo nel quadro della politica estera, economica e finanziaria, il volume analizza il caso del Granducato di Toscana nei decenni preunitari. Grazie a un’ampia e mai utilizzata documentazione archivistica, vengono ricostruite le linee portanti di questo modello di spesa militare, nonché le scelte e i vincoli che lo determinarono, mostrando come, nonostante il radicato disinteresse per l’intero sistema difensivo, questo abbia rappresentato sempre l’istituzione più onerosa del Granducato. / With the conviction that defensive strategies be legible only within the framework of foreign, economic and financial politics, the volume analyses the case of the Grand Duchy of Tuscany during the decades preceding the unification. Thanks to a vast and never before utilized archival documentation, the major structure of this model of military expenditure is reconstructed showing how, despite the deep-rooted disinterest for the entire defensive system, this has always represented the most onerous institution of the Grand Duchy.

EAN: 9788822258700
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