Verdi colline d'Africa.

Traduz.di Fernanda Pivano. Torino, Einaudi 1947, cm.14x22,5, pp.427, 64 fotogr.bn.di Vandel e Rodero. brossura Coll.Saggi,88.

Traduz.di Giuseppe Trevisani. Torino, Einaudi 1954, cm.13x19,5, pp.337, legatura editoriale con dorso in mezza tela, piatti in cartoncino, cop.fig.a colori. Coll.I Coralli,16.

A cura di Fernanda Pivano. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 2005, cm.10,5x17,5, pp.1165, legatura editoriale cartonata, fregi al dorso. Cofanetto. Collezione. I Meridiani,2.

Traduz.di Attilio Bertolucci e Alberto Rossi. Arnoldo Mondadori Editore 1961, cm.13,5x20, pp.241, brossura con dorso telato, cop.fig. Coll.Il Bosco,94.

Roma, Salerno Editrice 1998, cm.18x25, pp.XII,1028, numerose tavv.in bn.e a col.ft., legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al dorso, sovraccop.fig.a col.

Contiene: D. Girgensohn, Antonio Loschi und Baldassarre Cossa vor dem Pisaner Konzil von 1409 (mit der Oratio pro unione Ecclesiae); M. Davies, An emperor without clothes? Niccolò Niccoli under attack; E. e M. Billanovich, Gli ultimi Estensi di Padova. Bertoldo d'Este e un disegno di Iacopo Bellini (tav. I-III); F. Piovan, Lampridio, Bembo e altri (Schede d'archivio); G. Vagenheim, Les inscriptions ligoriennes. Notes sur la tradition manuscrite (pl. IV- XV); Miscellanea; Indici. A cura di Giuseppe Billanovich, Augusto Campana, Carlo Dionisotti, Mirella Ferrari, Paolo Sambin. Padova, Editrice Antenore 1988, cm.17x25, pp.(2),VI,357,(3), brossura ; intonso.

Tubingen, J.C.B.Mohr 1923, cm.19x26,5, pp.XVIII,448, 83 figg.in bn.nt., hardcover blu clothbound Canceled library stamps. Fist edition.

Language: English, italian, german. A cura di Ammon Barzel. Milano, Federico Motta Editore-- 24 Ore Cultura 2001, cm.24x29, pp.160, illustrazioni a colori legatura editoriale, con sopraccoperta figurata a colori. Franco Ionda è nato nel 1946 a Firenze. Vive a Firenze e lavora a Prato. «Le immagini degli avvenimenti e la loro esposizione in tempo reale scorrono sullo schermo alla stessa velocità dei pensieri, intoccabili come loro. Si dissolvono e tornano per farsi trovare sulle pagine dei quotidiani. È da qui che Ionda le strappa e le allarga fino a sembrare una trama di retino, con uno dei procedimenti più titpi della sua arte. È così che Ionda segue e analizza la cronaca della tragica realtà». (Ammon Barzel)