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#221198 Dantesca

Dante e la paternità del "Fiore".

Author:
Publisher: Salerno Editrice.
Date of publ.:
Details: cm.17x24, pp.143,(1), brossura sopraccoperta applicata al dorso. Pubblicazioni del Centro Pio Rajna. Collana Quaderni,6.

Abstract: Nella storia di tutte le letterature del mondo non esiste altra opera anonima a cui, a pari del Fiore, la critica filologica abbia attribuito tanti possibili autori. Questo testo in 232 sonetti, è stato riconosciuto a Brunetto Latini, Rustico Filippi, Cecco Angiolieri, Folgore da San Gimignano, Antonio Pucci e altri. Ma è Dante che ha calamitato l'attenzione dei filologi. In questo saggio la questione del "Fiore" viene affrontata nella sua complessità, alla luce di tutta la bibliografia critica prodotta dal 1881 a oggi. Il lavoro vuole dissociare definitivamente Dante dal testo del "Fiore". La proposta di un altro rimatore con titoli più solidi ad accollarsene la paternità, le osservazioni critiche sulla lezione del testo vulgato e l'invito a riconsiderare l'effettiva paternità di alcune rime oggi unanimemente riconosciute all'autore della Commedia sono risultati accessori di rilievo, ma tutto sommato secondari rispetto alla finalità di liberare uno dei più grandi poeti della storia dell'umanità del peso di un'opera che attribuita a un autore di secondo piano può risultare anche interessante, ma guardata dall'altezza di Dante risulta irrimediabilmente inadeguata.

EAN: 9788884027245
EUR 14.00
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#309705 Dantesca
A cura di Zygmunt G. Baranski, Theodore J. Cachey jr., Luca Lombardo Roma, Salerno Editrice 2019, cm.17x24, pp.524, brossura copertina figurata a colori. Coll.La Navicella dell'Ingegno. Studi su Dante. Edizione speciale per la Casa di Dante a Roma. Brunetto Latini e Bono Giamboni rivestono un'importanza cruciale nella fioritura della cultura letteraria fiorentina in lingua volgare durante la seconda metà del Duecento: fondamentale risulta infatti il loro apporto alla costruzione di quel paradigma retorico, filosofico e civile che avrebbe delineato l'orizzonte intellettuale laico e borghese entro cui si dispiegherà la prima formazione del giovane Dante. Il volume ? frutto del lavoro congiunto di illustri studiosi italiani e stranieri ? esplora e approfondisce proprio le traiettorie di questa circolazione del sapere in volgare nella Firenze di fine Duecento, allo scopo di ricostruire il milieu intellettuale del periodo e di indagarne il rapporto con Dante prima dell'esilio del 1302.

EAN: 9788869733802
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#309681 Dantesca
Roma, Salerno Ed. 2020, cm.16,5x24, pp.104, brossura sopracoperta. Coll.Pubblicazioni del "Centro Pio Rajna". Quaderni della "Rivista di Studi Danteschi",10. Nella critica dantesca è opinione consolidata che le prime esperienze di Dante rimatore siano avvenute nel segno di Guittone: lo proverebbero anzitutto i sonetti che il giovane Alighieri avrebbe scambiato con il suo omonimo Dante da Maiano, e attestati unicamente dalla "Giuntina di rime antiche", l'antologia dell'antica lirica toscana pubblicata dai Giunta a Firenze nel 1527. Tuttavia, le rime di corrispondenza con Dante da Maiano attribuite all'Alighieri dalla Giuntina, in particolare i due sonetti della tenzone del «Duol d'amore» (Qual che voi siate, amico e Non canoscendo, amico), evidenziano uno stile che è troppo simile a quello del Dante minore per non far sorgere il sospetto che siano una falsificazione di quest'ultimo al fine di accreditare sé stesso come corrispondente dell'autore della Vita nuova e della Commedia. E da un'indagine sistematica condotta col sussidio del corpus elettronico della nostra poesia dei primi secoli risulta che, oltre a quelle del «Duol d'amore», anche altre rime di impianto guittoniano riconosciute tradizionalmente come dantesche, in particolare Se Lippo amico e Lo meo servente core, potrebbero essere derubricate a dubbie, se non addirittura a spurie. Ne uscirebbe di conseguenza fortemente indebolita l'idea di un Dante giovanissimo che, prima di seguire la maniera di Guido Cavalcanti, avrebbe poetato nello stile di Guittone. I sei capitoli che costituiscono il libro, già pubblicati separatamente in veste di saggi autonomi, rappresentano la continuazione di una ricerca che ha prodotto nel 2011 un saggio dello stesso autore apparso nella medesima collana (Dante e la paternità del 'Fiore'). Lì, sulla base di riscontri stilistici stringenti, si ipotizzava che a scrivere il Fiore e il Detto d'Amore potesse essere stato Dante da Maiano e non l'Alighieri. Qui, oltre alle questioni di paternità di singole rime, l'interesse del volume è anche metodologico, ai fini di una riconsiderazione teorica dell'attribuzionismo letterario e delle pratiche filologiche che lo riguardano.

EAN: 9788869734717
EUR 18.00
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#249661 Dantesca
Presentazione di Leonella Coglievina. Roma, Salerno Ed. 2004, cm.17x24, pp.108, brossura con bandelle. Coll.Quaderni di Filologia e Critica,XIX. Le stampe dantesche postillate è il primo volume di una serie di studi che indagano sullo studio e la tradizione delle rare edizioni dantesche a stampa. Questo volume è dedicato alle edizioni della Commedia e del Convivio stampate tra Quattro e Cinquecento che, passate tra le mani di lettori e studiosi anonimi, noti o riconoscibili, sono state studiate e annotate a mano nel corso dei secoli. Il libro è il risultato di indagini condotte nei fondi librari delle Biblioteche Marucelliana, Medicea Laurenziana, Riccardiana, dell'Accademia della Crusca e della Società Dantesca. Ben 73 volumi postillati sono qui catalogati e minuziosamente descritti.

EAN: 9788884024749
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Firenze, Olschki Ed. 2011, cm 17 x 24, pp.XXVI,264, brossura Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 379. Studio di intellectual history che valuta la natura teologico-filosofica e retorico-poetica della cultura dantesca, questo volume ricerca e stabilisce una continuità/discontinua tra la Vita nova, la sua tematica della «loda» e le prime due canzoni che il Convivio commenterà. La capacità di porre relazioni tra contenuti culturali lontani è parte di quanto viene considerato e apre alla metodologia su cui si strutturerà il Convivio e a modelli culturali futuri. / This volume is a study of intellectual history focusing on the theological-philosophical and rhetorical-poetic nature of Dantean culture. It searches for and establishes a continuity-discontinuity between Vita Nova, the theme of the «loda» and the first two canzoni Dante will comment on in the Convivio. Dante’s attempt to find relationships among different cultural models is part of what is researched.The methodology of Convivio seems to be announced.

EAN: 9788822260437
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