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Disincanto ritorno.

Author:
Curator: A cura di Andrea Landolfi.
Publisher: Sellerio Editore.
Date of publ.:
Series: Coll. Il Castello,78.
Details: cm.14x21, pp.202, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. Il Castello,78.

EAN: 9788838911033
ConditionsUsato, buono
Note: Trascurabili bruniture ai tagli.
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Traduz.di Andrea Landolfi. Pordenone, Ediz.Studio Tesi 1988, cm.14x23, pp.653, brossura sopracop.fig.a col. Collez.Biblioteca,70. Salutato al suo apparire come uno dei grandi romanzi del secolo, La morte di mio fratello Abele mette in scena, con una selva di personaggi memorabili, la storia e lo spirito europei in uno spazio temporale che procede dalla fine della prima guerra mondiale sino agli anni '60, con un continuo andirivieni cronologico tra i grandi drammi dell'Europa, cui l'io narrante - uno sceneggiatore cinematografico che attende all'opera letteraria della propria vita - è testimone nel passato della memoria e nel presente di una miriade di appunti, di testi, di documenti, che con tormentato lavorio cerca di ridurre ad unità, trasformandoli nel grande romanzo che deve scrivere. Di questo libro, per la prima volta tradotto in italiano, Italo Alighiero Chiusano scrive: «In quest'unità, ove tutto è presente continuo, sono legittime e necessarie, senza frattura di stile, le più svariate commistioni di scritture e di ritmi: dal resoconto freddo, venato d'un umorismo spesso crudele, alla rievocazione nostalgica, che però non inclina mai a toni sentimentali, dalla "gregueria" rabelaisiana o neoespressionista, tutta tagli acri e pennellate dense, alla miniatura elaboratissima, dove ogni sillaba ha una sua millimetrica, inesorabile precisione e pregnanza che ricorda la miglior lirica. il tono generale è quello di un'aristocratica tristezza, che però ha troppo pudore per manifestarsi tale, e perciò - con un' operazione che vorrei addirittura definire etica - si butta nel giullaresco, nello scanzonato, nel carnale, nel macabro, nello squisitamente volgare».

EAN: 9788876921582
Usato, molto buono
Note: Piccoli difetti e mende alla copertina, data a penna al frontespizio. Interno nuovo.
EUR 16.00
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Pordenone, Studio Tesi 1989, cm.11,5x19, pp.663, legatura in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori. Collez. L'Anello d'Oro.

EAN: 9788876921780
Usato, molto buono
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Traduz.di Gilberto Forti. Prefaz.di Claudio Magris. Milano, A.Mondadori Ed. 1979, cm.11,7,19,5, pp.489, tascabile, cop.fig.a col. Coll.Oscar,Narrativa 5.
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Prefazione di Claudio Magris. Traduzione di Maria Grazia Cocconi Poli ed Elisabetta dell'Anna Ciancia. Milano, Adelphi 2001, cm.14x21, pp.301, brossura con bandellle e copertina figurata a colori. Coll.Narratori della Fenice.

EAN: 9788882461058
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A cura di Gianfranco Contini. Seconda edizione. Torino, Utet 1969,1974, cm.15,5x24, pp.713, legatura ed.in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso. Coll.Classici Italiani.

EAN: 9788802018263
Usato, molto buono
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Con una nota di Attilio Brilli. Traduz.di Simonetta Neri. Palermo, Sellerio Ed. 2001, cm.12x17, pp.108, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,497. Vernon Lee dà vita a una serie di ritratti di luoghi in cui città e scampoli di paesaggio rivelano la fisionomia di esseri viventi, si animano, traggono linfa vitale da leggende lontane, storie popolari, cronache dimenticate. Gli antichi dei e i miti ritornano messaggeri di un'antica carica istintuale, di un ineludibile senso del destino che fatalmente li porta a entrare in collisione con il mondo regolato da leggi ispirate da più recenti religioni. Come Dionea che, riemergendo dagli abissi del tempo, fa affiorare negli uomini quella libertà pulsionale del trasporto amoroso che il vivere civile ha represso. Inglese, aristocratica, cosmopolita, vittoriana, fiorentina d'adozione, studiosa d'arte, assertrice dell'emancipazione femminile, ricercatrice instancabile di cronache e antiquaria, non è difficile prevedere cosa dicessero, all'esteta Vernon Lee, i paesaggi peninsulari, cosa vi cercasse e quali suggestioni ricavasse per trasferirli nei suoi racconti italiani. La nostalgia per le perdute presenze mitiche, per gli antichi dei ed eroi, per il gelido tocco degli inquieti fantasmi locali lasciati da una qualche crudeltà selvatica e primordiale o perversamente raffinata: «soffitta fatidica - diceva dell'Italia in un saggio sulle arti - colma di carabattole misteriose e di ammiccanti fantasmi dove soddisfare gli istinti elementari della finzione e del romanzesco». In numerosa e buona compagnia, sappiamo, in questa ricerca di carabattole nella soffitta dell'immaginario fantastico italiano. Una compagnia che va almeno da Stendhal, passando per le cronache di Croce, fino ai racconti di Tomasi di Lampedusa, e oltre - Patricia Highsmith forse, e addirittura un certo cinema thriller italiano degli anni Settanta e Ottanta (alla Dario Argento e alla Pupi Avati) -, in cui i racconti della Vernon Lee - quelli di Possessioni pubblicati qualche anno fa in questa collana e le quattro finzioni mitologiche e fantastiche di questo Dionea - figurano come non trascurabili. Anzi notevoli per il fervore sensuale investito nel rinvenire un passato dal fascino magnetico: come, in questi racconti, la mitica bellezza della ninfa Dionea che torna dal mare in un villaggio ligure e soggioga e perde; o il sopravvivere di un sanguinario Spirito Ferino pagano nella reliquia di una chiesa cristiana; la storia sigillata in un cassone nuziale; e l'enigma connesso alla statua sepolcrale di Ilaria del Carretto.

EAN: 9788838916915
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