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Les Symboles du Bouddhisme Tibetain.

Author:
Curator: Preface du Dalai Lama. photographies de Laziz Hamani.
Publisher: Editions Assouline.
Date of publ.:
Details: cm.17x22, pp.128, ill.a colori. legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata.

EAN: 9782843231452
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#107699 Filosofia
Traduz.di G.Perrini. Torino, Ediz.Lindau 2006, cm.14x21, pp.262, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.I Pellicani. Figura emblematica della causa del suo popolo e maestro spirituale tra i più ascoltati del nostro tempo, il Dalai Lama occupa un posto di assoluto prestigio nel nostro mondo turbolento, rumoroso, aggressivo. La sua figura è diventata familiare all'opinione pubblica internazionale soprattutto dopo che gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace nel 1989 ma la limpidezza del suo pensiero aveva già prima colpito al cuore persone di culture e fedi anche molto lontane. Immune dalla doppiezza del linguaggio politico di oggi e dalle ipocrisie del politicamente corretto, irremovibile nelle sue convinzioni, il Dalai Lama non si stanca di promuovere il dialogo tra i popoli e le culture. La sua visione della società è radicata in una profonda comprensione della natura umana e ha come obiettivo la piena realizzazione di ogni essere.Particolarmente attenta all'evoluzione della situazione in Tibet e presso la comunità tibetana in esilio, Claude B. Levenson intreccia da più di vent'anni un dialogo serrato e ad ampio raggio con il Dalai Lama, incontrato in tante occasioni più o meno ufficiali a Dharamsala come a Bangalore, a Ulaanbaatar come a Roma, a Spalato come ad Assisi. Da questi incontri privilegiati scaturisce il ritratto di un maestro di saggezza la cui idea del mondo precorre i tempi e la cui acutezza si dimostra una volta di più un patrimonio prezioso per l'esistenza di tutti noi.

EAN: 9788871805702
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Traduz.di Giulio De Angelis e Maria Teresa Ferrari con uno scritto di Gilles Deleuze. Milano, SE Ediz. 2021, cm.13x22, pp.172, brossura copertina figurata a colori con bandelle,. Coll.Testi e Documenti,258. «Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione è sempre riferita al male. O al mondo. È l’artificio del mondo. Questa maledizione si è mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la “liberazione del desiderio”. Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono divenuti promozionali e tutto quel che è stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell’ombra – vi sia definitivamente rientrata. […] La seduzione è sempre all’erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss’anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l’artificio, una magia nera che perverte tutte le verità, una congiura di segni, un’esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso è minacciato da questa improvvisa reversibilità o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. È per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed è qui che seduzione e femminilità si confondono, si sono sempre confuse. L’incubo del maschile è sempre stata la possibilità improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l’esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell’era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, è l’ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione molle, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti, in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe esser più grande della seduzione stessa, neppure l’ordine che la distrugge».

EAN: 9788867236534
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#297025 Storia Antica
Prefazione di Eduard Norden. Wien, Leipzig, Phaidon Verlag 1954, cm.14x22, pp.976, alcune illustrazioni in bianco e nero fuori testo, legatura editoriale in tutta tela, Testo in tedesco.
Da collezione, molto buono
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#305629 Marina Esercito
Prefazione di Michele Vocino. Milano, Omero Marangoni Editore 1940, cm.14,5x19,5, pp.313, alcune tavv.bn.ft. brossura copertina figurata. Collana ella Grande Guerra.
Usato, accettabile
Note: copertina con porzioni mancanti in particolare al dorso.
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#340186 Arte Saggi
--Vol.I:Dipinti, sculture, tarsie, disegni e modelli. A cura di Giovanni Lorenzoni ed Enrico Maria dal Pozzolo. 391. --Vol,.II:Le oreficerie. A cura di Marco Collareta, Giordana Mariani Canova, Anna Maria Spiazzi. pp.238. --Vol.III:I tessuti.A cura di Doretta Davanzo Poli. pp.178. -- Pubblicazione del Centro Studi Antoniani. Padova, Centro Studi Antoniani- Edizioni De Luca 1995, 3 volumi in cofanetto. cm.24x30, Ogni volume è corredato di un ampio apparato iconografico bn.e a colori. brossure copertine figurate a colori. VIII centenario nascita di S. Antonio.
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