Les cafés littéraires: Vies, morts et miracles.

With a Preface by Geneviève Lacambre. English translation by Harriet deBlanco, Peter Field, Françoise Jones, Doris Wolstencroft. Cologne, Könemann 2001, cm.27x31,5, pp.360, ca.300 ill.e tavv.a col.nt., legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori.

Milano, Palazzo Reale, 30 giugno - 8 settembre 1986. Milano, Electa - Comune di Milano 1986, cm.22x24, pp.137, illustraz. bianco e nero e a colori nel testo, brossura. Opere di 22 artisti tra cui Valerio Adami, Ben, Louis Cane, Daniel Dezeuze, Jean Dubuffet, Gérard Gasiorowski, Hans Hartung, Yves Klein, Pierre Klossowski, Robert Malaval, André Masson, Pablo Picasso et al

Ampia monografia dedicata a Jean-François Bory, poeta, scrittore, artista e "autore", nato a Parigi nel 1939, figura di spicco della corrente sperimentale francese degli anni Sessanta. La suddivisione dei materiali è per capitoli: «L'apocalisse di Gutenberg», «I Calligrammi», «L'Oro», «Le Cromie», «I Metalli», «I Libri», «Opere recenti». Testi di Walter Guadagnini, Jacques Donguy, Julien Blaine, David Lespiau, Sarenco. Edizione bilingue italiano/francese. «La genìa deviante e sciamanica dei poeti visivi, attorno all'oggetto libro, ai suoi elementi costitutivi, fisici e simbolici, hanno costruito ben più di una corrente artistica, hanno elaborato una visione del mondo in forma di libro. Jean-François Bory è, tra essi, figura di primo piano, per complessità di elaborazione intellettuale e visiva». (Walter Guadagnini). Brescia, Fondazione Berardelli 2008, cm.23,5x30,5, pp.158, illustrato a colori. legatura editoriale cartonata. Collana Monografie della Fondazione Berardelli. Prima edizione.

Firenze, Alinea Ed. 1997, cm.12x21,5, pp.258, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Secoli d'Oro,6.

Rivoli, Castello, October 10 - January 7, 2006. English text. Milano, Skira 2006, cm.24x28, pp. 368, 50 figg.in bn.e 250 a col.nt., legatura ed.in tutta tela, sovraccop.fig.a col.con bandelle. Fermando la propria attenzione sugli oggetti di uso quotidiano o apparentemente banali, Claes Oldenburg (Stoccolma, 1929) ha contribuito in maniera fondamentale alla nascita della Pop Art americana. Dagli anni Sessanta, le sue sculture, elaborazioni tridimensionali di oggetti di manifattura industriale e soprattutto di cibi venduti nelle catene dei fast-food, espongono le ossessioni della società dei consumi. Insieme a Coosje van Bruggen, a partire dalla fine degli anni Settanta Oldenburg ha sviluppato le opere portandole a dimensioni talvolta colossali, modificando il linguaggio della scultura monumentale destinata agli spazi pubblici. La mostra Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen è una retrospettiva che indaga la stretta relazione esistente tra il loro lavoro e l'architettura. La selezione di opere comprenderà pertanto importanti lavori recentemente realizzati, ambientati nelle sale storiche del Castello di Rivoli. I suggestivi spazi del secondo piano risultano infatti essere la cornice ideale per sottolineare la capacità di Oldenburg e van Bruggen di trasformare le forme del reale in inedite sculture sviluppate secondo la logica architettonica. La retrospettiva includerà anche Three-Way Plug, una nuova grande opera appositamente realizzata per l'occasione. Costruita nella forma di una gigantesca spina elettrica, Three-Way Plug accoglierà i visitatori riunendo all'interno di un unico progetto anche la storia tracciata da Oldenburg fin dalla metà degli anni Cinquanta. Nell'intento di mettere in luce la complessa fase progettuale che si cela dietro a ciascuna opera, Three-Way Plug conterrà infatti una selezione inedita dei modellini e delle maquettes che costituiscono la prima fase di realizzazione di ciascun lavoro.

Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Giugno-Luglio 1955. A cura di Tullia Gasparrini Leporace. Venezia, Milano, Alfieri Ed. 1955, cm.15x21, pp.IX,57, num.ill.bn.nt. brossura con bandelle, cop.fig.

Torino, UTET 1981, cm.24,5x30,5, pp.70, ill.a colori nel testo. legatura editoriale.