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#335207 Firenze

La convenzione di settembre. 15 settembre 1864 alle origini di Firenze capitale.

Curator: A cura di Rogari S.
Publisher: Polistampa.
Date of publ.:
Details: cm.17x24, pp.286, illustrazioni. brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Collana Società Toscana per la Storia del Risorgimento. Studi, 6.

Abstract: Dopo la proclamazione da parte del Parlamento di Roma come capitale predestinata del Regno, Cavour cercò di risolvere con accordo bilaterale la questione romana. Non ci riuscì, ma andò molto vicino ad ottenere il ritiro delle truppe francesi dallo Stato Pontificio. Non si sarebbe trattato della soluzione della questione romana, ma di un passo avanti nella riduzione della presenza francese sulla penisola. Quando giunse da Parigi l'apertura napoleonica alla trattativa, il conte era ormai sul letto di morte. I suoi successori cercarono di risolvere la questione in continuità con l'azione di Cavour, ma fallirono. Poi, dopo il tentativo militare garibaldino segretamente appoggiato da Rattazzi, Napoleone III si irrigidì. Fu possibile riprendere le trattative solo quando corsero voci che la salute precaria di Pio IX avrebbe ben presto riaperto la successione al soglio pontificio con tutti i rischi di destabilizzazione che questo comportava. Tuttavia, ben presto le condizioni poste da Napoleone III per ritirare le truppe francesi da Roma si dimostrarono assai più onerose di quelle che l'Imperatore aveva manifestato al conte tre anni prima.

EAN: 9788859615316
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#89458 Firenze
A cura di Timothy Verdon. Firenze, Centro Di, 1995, cm.17x24, pp.147, numerose illustrazioni bn. nel testo, brossura con bandelle, copertina figurata. Coll.diretta da M.Fossi Todorow.

EAN: 9788870382709
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#335343 Firenze
A cura di Ludovica Sebregondi, Marco Domenico Viola e Marco Coppe. Firenze, Mandragora 2023, cm.23x28, pp.172, illustrazioni a colori. brossura copertina figurata a colori. La basilica di San Lorenzo e i suoi spazi sotterranei hanno rappresentato nel tempo un polo di attrazione per i laici che, riuniti in confraternite, gravitavano attorno alla chiesa. Così è stato per la Compagnia delle Sacre Stimmate di San Francesco le cui prime notizie risalgono al 1591. Il grande interesse e l'affluenza di fedeli fecero sì che il granduca Ferdinando I e il Capitolo laurenziano le concedessero gli ambienti prestigiosissimi sotto la michelangiolesca Sagrestia nuova, sepolcreto della famiglia Medici. Già nel febbraio 1599 la Compagnia ottenne di poter edificare lo spogliatoio e di aprire un portale per accedervi dall'esterno; l'ambiente fu decorato da Niccolò Nannetti con le quadrature di Pietro Anderlini. Nell'Ottocento il sodalizio, pur forte di una vicenda secolare, si ritrovò ad attraversare aspre vicissitudini con il desiderio di conservare il proprio patrimonio spirituale e materiale, e il timore di venire soppresso oppure di dover assistere all'incameramento dei beni del notevole patrimonio fondiario da parte dello Stato italiano. I primi decenni del Novecento videro un travagliato aggiornarsi di statuti e regolamenti con l'obiettivo di "smantellare" l'antica struttura, semplificandola e aggiornandola. Una necessità resa sempre più pressante per le difficoltà economiche della confraternita, il costante calo degli iscritti e una situazione di conflitti interni che andava a detrimento della vita spirituale della congregazione. Fu allora che i beni mobili e le opere d'arte e gli oggetti di culto furono trasferiti nel palazzo arcivescovile, e rimasero in loco solo gli arredi fissi (altari, mobili ecc.) i quali, dopo l'alluvione del 1966, furono rimossi e temporaneamente depositati in un magazzino a Palazzo Pucci da dove se ne persero le tracce. E proprio a dopo l'alluvione risalgono le mutazioni più significative degli ambienti: la cappella di San Giovanni fu trasformata in teatro, mentre la cappella della Santa Infanzia fu nascosta da un muro. Altri arredi lapidei, come le belle acquasantiere in pietra serena, furono spostati in canonica. La confraternita fu poi soppressa il primo marzo 2014 e con essa la sua vita che, per tutto l'Ottocento e per tutta la prima metà del Novecento, era stata scandita sempre dagli stessi ritmi. Questa pubblicazione dà conto della storia della Compagnia e dei lavori di restauro che hanno coinvolto l'area delle Stimmate, restituendola alla pubblica fruizione. Le opere superstiti, quadri, argenterie, tessuti e reliquiari sono ora tornati nella loro precedente sede e offrono, almeno in parte, il percorso artistico e devozionale di una delle più fiorenti e potenti istituzioni laicali fiorentine.

EAN: 9788874616589
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