La carriera di Pimlico.

Milano, Rizzoli Ed. 1980, cm.14,5x22,5, pp.328, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Scala. Prima edizione.

Milano, Rizzoli Ed. 1980, cm.14,5x22,5, pp.328, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori.

Firenze, Bonechi 2008, cm.23x31, pp.410, numerose illustrazioni a colori nel testo, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Toscana paese per paese, volume IV.

A cura di Frediano Sessi. Prefazione di Rita Barisse-Vercors. Genova, Il Melangolo Ed. 1995, cm.10,5x16, pp.71, brossura con bandelle, copertina figurata. Coll.Nugae,74. Scritto nei mesi immediatamente successivi alla liberazione della Francia appare soltanto nel 1947. Lo spunto viene dalla testimonianza di Georges Duhamel sull'eccidio compiuto dai tedeschi in un piccolo paese. Nascosto nella legnaia della sua casa, il protagonista osserva l'ufficiale tedesco mentre dipinge lo splendido paesaggio della campagna, nel medesimo lasso di tempo i soldati passano per le armi l'intera popolazione e incendiano ogni casa. Il quadro è terminato, lo sterminio consumato e il protagonista, terrorizzato e inorridito, ma anche attratto dalla capacità creatrice del soldato, sente nascere in sé, non chiamate, le parole. E saranno proprio le parole che permetteranno di ridare un senso all'orrore e una possibilità al futuro.