Vieri Vagnetti. Testimonianze di Nicola Lisi, Antony De Witt, Carlo Betocchi, Luigi Cavallo, Alfonso Gatto, Raffaele De Grada, et al. Nota biografica. Testo in italiano e inglese.

Bologna, Ediz.Bora 1996, cm.24x22, pp.78,num.tavv.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Cataloghi di Mostre.

Bologna, Ediz.Bora 1995, cm.25x30,5, pp.80, 94 ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Temi d'Arte Contemporanea.

Prato, CAP 1979, cm.23,5x31. pp.102, numerose figg.bn nt. legatura editoriale, soprac.fig.a col.

Firenze, Nicomp Laboratorio Editoriale 2018, cm.16,5x16,5, pp.48, illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura copertina figurata a colori. "Questo è uno degli ultimi scritti a cui Tommaso ha lavorato prima di morire. Nella sua intenzione doveva essere una parte di un racconto più completo dove si parlava di due coppie padre-figlio: Michele e Silvio Loffredo da un lato e Gaetano e Tommaso Paloscia dall'altro. Si sentiva anche lui un figlio d'arte, il padre pittore gli aveva trasmesso in eredità sicuramente più di un gene della pittura, come si vede dalle numerose testimonianze di disegni, caricature, vignette che ha lasciato e che in parte sono state già pubblicate".

Prefazione di Riccardo Nencini. Firenze, Mauro Pagliai 2012, cm.12x17, pp.84, brossura copertina figurata a colori. Coll.Le Non Guide. Settembre 2013: la Toscana si appresta a ospitare i campionati del mondo di ciclismo, il più grande avvenimento sportivo dopo i mondiali di calcio e le Olimpiadi. Febbraio 1870: in Toscana si disputa un'altra gara internazionale su due ruote. Il percorso, tra Firenze e Pistoia, è lo stesso, ma questa è davvero la prima volta. È il giorno del debutto per i pionieri del velocipede, un mezzo che sa di progresso, di velocità spericolata, di futuro. Una gara che è anche l'ultimo grande avvenimento di Firenze capitale, capace di attrarre i primi temerari sportsmen, ma anche una folla di nobili e poveracci, anzi un'intera città incuriosita, preoccupata, affascinata. Al di là del fatto sportivo, una storia di emozioni, divertente e commovente come quelle di altri tempi. Perché con quella mattina gelata, con quelle pedalate tra nebbia e fango, ci si congedò da un'epoca e se ne salutò una nuova, che arriva fino ai nostri giorni.