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#208357 Arte Disegno

Panorama de la bande dessinée.

Autore:
Editore: Editions J'ai Lu.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.11x16,5, pp.221,(3), numerose figg. in bn.nt., brossura, cop.fig. a colori. [buon esemplare.]

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Paris, François Maspero 1971, cm.14x22, pp.465, brossura con bandelle, cop.fig. Coll.Bibliotheque Socialiste,19. Testo in francese. C'est avec une mission officielle très confidentielle que le capitaine Jacques Sadoul part en 1916 en Russie tsariste : Albert Thomas, ministre socialiste dans le cabinet de Clemenceau, veut avoir des renseignements de première main sur les événements politiques qui agitent le pays « allié ». Arrivé le 1er octobre 1917 à Pétrograd et rattaché, avec son grade, à la mission militaire française en Russie, Jacques Sadoul commence, avec Albert Thomas, une correspondance précise et passionnante, qui demeure - plus de cinquante ans après avoir été écrite - l'un des plus importants documents sur la Révolution russe édité en France. Poursuivie jusqu'en janvier 1919, cette correspondance décrit les événements capitaux, rapporte les attitudes, les comportements, les décisions des hommes de la Révolution. Jacques Sadoul est à l'Institut Smolny, le soir du 7 novembre ; il y rencontre, le 8, les responsables bolcheviques, fait connaissance avec Lénine, avec Trotsky. D'abord témoin, très extérieur, d'un bouleversement aux répercussions mondiales, il sympathise de plus en plus avec les révolutionnaires. Les notes sur la révolution bolchevique s'arrêtent à la date du 17 janvier 1919. Leur auteur n'en poursuit pas moins son action. Il adhère au communisme, prend part à la guerre civile, en tant qu'instructeur de l'Armée rouge, accomplit différentes missions en Italie et en Allemagne. En France, ce livre publié en 1919, a fait quelque bruit. Clemenceau veut faire inculper son auteur. Le Parti socialiste présente Jacques Sadoul comme tête de liste aux élections de novembre 1919, dans la deuxième circonscription de Paris. Mais le Conseil de guerre le juge, le 2 novembre, pour désertion et intelligence avec l'ennemi, et le condamne à mort par contumace (ce qui, naturellement, le rend inéligible). Après un second procès, en 1925, il sera acquitté et reprendra son métier d'avocat et sa vie de militant communiste, jusqu'à sa mort en 1956. Cette édition des « Notes sur la révolution bolchevique » est la première à reprendre intégralement le texte de 1919.
Note: Dedica a penna in antiporta.
EUR 23.00
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Pisa, Pacini Ed. 2023, cm.14,5x22,5, pp.298, brossura con bandelle, copertina figurata. Coll.Testi e Culture in Europa,42. Il volume, attraverso l’analisi dei testi originali e editi, studia le autobiografie di scriventi semicolti che da documenti privati sono divenuti libri, pubblicati da piccole e grandi case editrici italiane, e elabora un sistema di interpretazione di questa particolare tipologia testuale. La ricerca studia le diverse forme di un italiano irregolare e marginale eletto a strumento espressivo, segue e tenta di definire la caotica trama sintattica dei diversi flussi scrittori e osserva i principali motivi retorici, la composizione figurativa, spesso ricca e variegata, con cui questi testi provano a dare forma al mondo che vogliono raccontare. Un percorso linguistico che conduce a contemplare l’irriducibile margine di creatività individuale e a pedinare queste opere nel contesto in cui sono nate, analizzando l’esistenza di una letteratura minuscola che ha costituito un fenomeno editorialmente rilevante e antropologicamente significativo nel panorama culturale italiano.

EAN: 9791254862070
EUR 30.00
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#309414 Arti Applicate
Editions Polichinelle 2013, cm.21x29, pp.125 ill.a colori. legatura editoriale cartonata copertina figurata a colori. Elie Martin, génial inventeur, de la poupée nageuse au Panorama Lilliput est une biographie exhaustive qui retrace la vie et l?oeuvre de ce génial inventeur que fut Elie MARTIN, issu d'une ancienne famille de La Rochelle, créateur de la poupée nageuse en 1878 mais aussi de l'incroyable «Panorama LILLIPUT, ses rencontres avec les personnalités et artistes de son époque parmi lesquelles Victor Hugo. Son fils, Maurice, artiste peintre, poète fut le Pygmalion de la dernière secrétaire de Rodin, avant de devenir le continuateur de l?entreprise jusquà la Seconde Guerre Mondiale. Une plongée dans le temps que les jeunes de vingt ans ne peuvent pas connaître. Une vraie histoire pleine d?humanité. Une partie technique complète l'ensemble.

EAN: 9782910858186
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Firenze, Vallecchi Editore 1958, cm.17x24, pp.336, numerose figg.in bn.nt., legatura ed.cartonata sopraccop.fig.a col.
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A cura di Claudio Moreschini, con la collaboraz.di Chiara Ombretta Tommasi. Torino, Utet 2007, cm.15x23,5, pp.596, 4 tavv.bn.ft. legatura editoriale in tutta tela, fregi e titoli in oro al dorso. Coll.Classici Latini.
EUR 45.00
Disponibile
A cura e con un saggio di Giancarlo Gaeta. Milano, Adelphi 1982, cm.14x22, pp.403,(13), brossura con bandelle e copertina figurata. Coll.Biblioteca,118. I «Quaderni» di Simone Weil cominciano oggi ad apparirci per ciò che sono: un’opera unica e solitaria, senza ascendenze, senza discendenze, un cristallo perfetto composto di molteplici cristalli. Simone Weil riempì sedici grossi quaderni fra l’inizio del 1941 e l’ottobre 1942: aveva poco più di trent’anni, la guerra era nel suo momento più cupo, la vita la trascinava, come tanti rifugiati, fra Marsiglia, gli Stati Uniti, Londra, dove sarebbe morta nel 1943, dopo aver tentato in ogni modo di farsi paracadutare dietro le linee tedesche. Con prodigiosa intensità, trasmettendoci quasi il pulsare del pensiero stesso nel momento in cui si fissa, Simone Weil annotò in quel periodo questa «massa non ordinata di frammenti»: tutti i temi delle sue riflessioni precedenti, che erano state soprattutto filosofiche e sociali, vi riappaiono e alcune decisive scoperte sono qui testimoniate, come la lettura dei grandi testi sanscriti, fatta con René Daumal. Ma ciò che subito colpisce è l’invisibile presupposto che irraggia la sua luce su queste pagine. Qui, più che mai prima in lei, parla un pensiero trasparente e durissimo, caparbiamente concentrato su un esile fascio di parole che la Weil incontrava interrogando pochi testi inesauribili (le «Upani?ad», la «Bhagavad Gita», i Presocratici, Platone, Sofocle, i Vangeli, san Paolo): amore, forza, necessità, equilibrio, bene, desiderio, sventura, bellezza, limite, sacrificio, vuoto. Nulla come il contatto con queste parole può rendere evidente la miseria della filosofia, della scienza, della religione, della politica abbandonate al loro «karman» occidentale. Mentre proprio dinanzi a queste parole si accende il pensiero della Weil, che è l’esperienza stessa di «agganciare il proprio desiderio all’asse dei poli». La Weil sapeva perfettamente che quelle parole sono altrettante ordalie, perché fanno traversare il fuoco a chi le pronuncia. Chi può pronunciarle, in quanto sa a che cosa esse si riferiscono, ne esce illeso. Ma quasi nessuno ne esce illeso. Nella bocca di quasi tutti quelle parole sono carcasse deformi. Sotto la penna di Simone Weil tornano a essere cristalli misteriosi. Per osservare quei cristalli con attenzione – e l’attenzione è appunto la suprema virtù praticata dalla Weil, quella che riassume in sé tutte le altre – bisogna essere almeno un matematico dell’anima: Simone Weil lo era

EAN: 9788845904837
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Traduzione di Ada prospero. Milano, Unità-Garzanti 1996, cm.13x20,5, pp.820, brossura. Coll. I Libri dell'Unità.
Note: Tagli macchiati.
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A cura della Società Italiana di Musicologia. Torino, EDT 1991, cm.14x21, pp.XIV,310, brossura. Coll. Storia della Musica,8. Biblioteca di Cultura Musicale.

EAN: 9788870631050
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