Storielle ebraiche.

Introduzione, scelta e note a cura di Ferruccio Folkel. Milano, Rizzoli 1988, cm.11x17,5 pp.220, brossura copertina figurata a colori. Coll. I Classici della BUR, L678. Seconda edizione. Il fiore dell'umorismo Yiddish.

Torino, Einaudi 1998, Cm.12x19,5, pp.224, brossura copertina figurata a colori. Coll.Stile Libero,581

Pisa, Pacini Editore 2021, cm.15x21, pp.198, brossura copertina figurata. Coll percorsi di Antropologia e Cultura Popolare,4.

Novara, Edipem 1975, cm.13,5x19,5, pp.274, legatura ed. Coll.La Nostra Biblioteca. Classici di Tutti i Paesi in Cento Volumi,95.

London, Longmans Green and Co. 1932, cm.14,5x22,5, pp.724, num. cartine ripieg.nt. legatura ed.in tutta tela.

Prima edizione. Milano, Adelphi Edizioni 1989, cm.10,5x18, pp.66, brossura. Coll.Piccola Biblioteca,238. "Una storia semplice" è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai – ed è un vero tour de force – l’autore si trova costretto a nominare sia l’una sia l’altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l’opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l’unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi – un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. È forse questo l’estremo azzardo concesso a chi vuole «ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia».

Illustraz.di Alecos Fassianos. Traduz.di Aurelio Valesi. Genova, Il Melangolo 1990, cm.13,5x20,5, pp.56, brossura, cop.con bandelle. Stato di nuovo. Coll.Opuscola,35.

Intr.,prefazioni, trad.e note di N.D'Agostino. Testo inglese a fronte. Prefazione e traduzione e note di Silvano Sabbadini. Milano, Garzanti Ed. 1993, cm.11,5x19, pp.L,221, brossura cop.fig.a col. Coll.I Grandi Libri. Nell'intera vicenda del dramma si proiettano le tortuose incertezze della figura del re, in un'atmosfera inquieta di incompletezza, di intenzioni contraddette, di azioni che non dintano mai del tutto atto, di una realtà che inesorabilmente muta se stessa, a cui non sfugge a tratti lo stesso Bastardo di Faulconbridge, antesignano dell'immagine dell'eroe trionfante, Enrico V, sorta di metafora della "virtus" della nazione inglese.