L'ispettore Alì al villaggio.

A cura di Giovanni Mariotti. Traduz.di Romano Costa. Parma-Milano, Franco Maria Ricci Ed. aprile 1974, cm.12x22,5, pp.XV,171, brossura sopraccop.fig. Coll.La Biblioteca Blu,24.

Traduz.di Giulia Colace. Firenze, Giunti Ed. 2007, cm.14x22, pp.184, brossura cop.fig.col. Coll.Super Astrea. Protagonista di questo romanzo esilarante è il famoso scrittore marocchino Brahim O'Rourke, opportunamente corretto dal suo editore in B. O'Rourke, ideatore del personaggio dell'ispettore Alì. O'Rourke, palese alter ego di Chraibi, fa ritorno in patria insieme all'amatissima moglie scozzese dopo venticinque anni di esilio, per mettere mano alla prossima fatica letteraria. Sullo sfondo di un recente conflitto che ha opposto ancora una volta Islam e Occidente, si preannuncia, risibilmente terrifica, la visita dei suoceri. Il loro arrivo nella rutilante El Jadida mette sottosopra la famiglia e mobilita gli abitanti del quartiere in un'affannosa gara di ospitalità. Con un delizioso gusto per il nonsense e il paradosso, con lucidità e spietata ironia, l'autore mette in scena il suo travaglio di Homo arabicus in bilico fra mondi e culture.

Traduz.di Giulia Colace. Milano Marcos y Marcos 1997, cm.13x20,5, pp.124, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Le Foglie,56. L'ispettore Alì, jeans sbrindellati, citazioni poetiche e sigarette mefitiche costantemente tra le labbra, scioglie, con metodi poco ortodossi ma ben sperimentati, l'ennesimo enigma, questa volta di tenore internazionale. Ad entrare in scena è nientemeno che la C.I.A., sulle tracce di un serial killer politico "d'alto bordo", approdato verosimilmente in Marocco. Alì deve dunque lasciare le delizie del suo paese per inoltrarsi fin nel cuore degli States. L'indagine si avvita nei meandri delle più spinose inchieste internazionali, ma si rivela anche un pretesto per entrare nelle manie e nelle abitudini della società americana, viste con l'occhio di chi, malgrado le apparenze, si ritrova erede della più profonda eredità mediterranea.

Traduzione di Giulia Colace. Firenze, Giunti 1999, cm.14x21, pp.186, brossura copertina figurata con bandelle. Coll. Collana Antipodi.

A cura di Antonio Marzo. Roma, Salerno Ed. 2003, 3 tomi in custodia, cm.17,5x25, pp.1770, legature editoriali in tutta tela, sopracoperte. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi,45 . A Verona, centro propulsore della ripresa degli studi danteschi tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, furono date alle stampe, tra il 1824 e il 1826, le Bellezze della ‘Commedia’ di Dante Alighieri dell’abate Antonio Cesari. Strutturata in trentaquattro dialoghi (undici rispettivamente per l’Inferno e il Purgatorio, dodici per il Paradiso), l’opera affida la sua importanza storico-critica a un’originale analisi linguistica e stilistica della Divina Commedia, della quale, coerentemente con una visione unitaria del poema dantesco, viene riproposto il testo integrale. Pertanto, il lavoro del Cesari, volto com’è a riconoscere e a rivalutare nella parola la poesia di Dante, contribuendo a superare i limiti dei contemporanei commenti storico-eruditi, si segnala come uno dei momenti iniziali della moderna critica dantesca. Rilevante l’interesse anche sul piano piú strettamente filologico. Le Bellezze, infatti, costituiscono una sintesi della filologia dantesca del tempo, ma senza rinunciare a un autonomo riscontro del testo della Commedia sui manoscritti all’epoca considerati piú antichi e autorevoli.

Paris, Hachette 1964, cm.14x20,7, pp.(48),377,(7), ca 100 ill. nella sez.iniziale n.n. e 2 tavv.a col.ft., legatura ed.in tutta tela completamente illustrata, sopraccop.trasparente. [copia in stato eccellente.] Série "Art et Destin".

Traduzione di Bruno Berni. Milano, Mondadori Ed. 1998, cm.14,5x22,5, pp.366, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Omnibus.

Roma, Datanews 2002, cm.13x21, pp.80, brossura copertina figurata. Biblioteca.